Invalidità civile 2023: quando diventa definitiva?

L’assegno di invalidità civile viene erogato a coloro ai quali viene riconosciuta da una commissione un’invalidità con percentuale compresa tra il 74% al 99%. Una volta ottenuta l’invalidità civile, la stessa non è però per sempre, infatti in sede di riconoscimento può comunque essere predisposta una revisione, oppure la stessa può essere richiesta successivamente, ma molti si chiedono: l’invalidità civile 2023 quando diviene definitiva? Può diventare definitiva? Ecco come funziona.

Il riconoscimento dell’invalidità civile 2023 può essere definitivo?

L’invalidità civile è disciplinata dalla legge 698 del 1994, questa prevede che dopo 3 riconoscimenti consecutivi della minorazione, l’assegno di invalidità viene confermato in modo automatico. Le revisioni possono essere predisposte con una distanza temporale che dipende dalla tipologia di patologia, ad esempio dopo un anno, due o tre anni.

Questo principio però non vale nel caso in cui a generare l’invalidità sia una patologia comunque suscettibile di miglioramento. In questo secondo caso non vi sono limiti alle revisioni periodiche. Questo vuol dire che non dovrebbero più essere predisposte visite per chi ha patologie non suscettibili di miglioramento e per costoro e non vi è più il rischio di sospensione dell’erogazione. Vi è però una piccola postilla, infatti la stessa norma dice “salvo facoltà di revisione”, la norma è stata inserita per contrastare il malcostume dei falsi invalidi che purtroppo in Italia è abbastanza diffuso. La stessa però non elenca una casistica o non detta punti di riferimento da tenere in considerazione al fine di predisporre ulteriori controlli dopo la terza revisione, cioè dal momento in cui l’assegno di invalidità civile dovrebbe essere definitivo.

Chi può predisporre i controlli successivi al terzo?

A rispondere a questa domanda è l’articolo 5 comma 4 della legge 698, questo stabilisce che gli organi preposti alla concessione dei benefici economici dell’invalidità civile hanno facoltà in ogni tempo di accertare la sussistenza delle condizioni per il godimento dei benefici previsti.

Cosa succede se in seguito a revisione non viene riconosciuta la percentuale di invalidità civile necessaria per l’erogazione?

Nel caso in cui in seguito a revisione la commissione dovesse valutare che le condizioni di salute sono migliorate o che comunque non sussistono le condizioni per il riconoscimento dei benefici economici, l’erogazione viene immediatamente sospesa in modo cautelativo. La decisione viene naturalmente notificata alla parte entro 30 giorni dal provvedimento di sospensione dell’erogazione. Viene quindi adottato il provvedimento di revoca del beneficio a partire dalla data in cui è stata accertata la decadenza del beneficio. Non finisce qui, infatti se la commissione dovesse ritenere esservi gli estremi per danno erariale, il prefetto dovrà inviare una copia del provvedimento alla Corte dei Conti al fine di accertare la sussistenza del danno erariale e le responsabilità.

Appare quindi evidente che l’assegno  l’invalidità civile 2023 difficilmente può essere considerata definitiva

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Invalidità civile 2023: nuovi importi e limiti di reddito

L’assegno di invalidità è una prestazione economica erogata in favore di coloro che hanno un’invalidità riconosciuta con percentuale che varia dal 74% al 99%. Viene erogata in favore di persone di età compresa tra i 18 e i 67 anni di età, cioè prima che maturi il requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia.

Invalidità civile 2023: aggiornati gli importi in base all’inflazione

I percettori dell’assegno di invalidità riscuotono lo stesso ogni mese per 13 mensilità annue. L’importo dell’assegno varia in base alla tipologia di patologia che ha portato al riconoscimento del diritto. In alcuni casi la corresponsione è legata anche a requisiti reddituali. In ogni caso l’importo viene di anno in anno aggiornato in base all’andamento del costo della vita e come sappiamo per il 2023 l’inflazione è stata registrata al 7,3% di conseguenza sono stati aggiornati gli importi. I nuovi importi sono:

  • per i ciechi civili assoluti l’importo dell’assegno è di 339,48 euro, mentre il limite reddituale è fissato a 17.920 euro;

  • per i ciechi civili assoluti ricoverati presso strutture di assistenza l’importo mensile è di 313,91, il limite di reddito è 17.920 euro di reddito,

  • i ciechi civili parziali, gli invalidi civili totali e i sordo muti ricevono un importo di 313,91 euro fino a un reddito di 17.920 euro;

Nel frattempo è bene ricordare che l’Inps ha reso note anche le patologie che più frequentemente in Italia portano al riconoscimento dell’invalidità civile e purtroppo i dati non sono incoraggianti, infatti nel 22% dei casi i soggetti riconosciuti invalidi con una percentuale minima del 74% sono purtroppo afflitti da patologie tumorali. Al secondo posto di questa particolare classifica si pongono invece le patologie psichiche che rappresentano il 21,5% delle istanze per il riconoscimento dell’invalidità civile.

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