Agevolazioni Irpef sui trasferimenti di residenza per motivi professionali

Alcune novità riguardanti l’Irpef sui dipendenti che decidono di trasferire la propria residenza per motivi professionali o nel comune di lavoro o nel comune limitrofo entro tre anni dalla richiesta della detrazione.

Il contribuente deve essere titolare di un qualunque tipo di contratto di locazione di unità immobiliari che costituisca la sua abitazione principale e che si trovi nel comune di residenza a non meno di 100 Km di distanza dal precedente e comunque fuori dalla propria regione.

A costui  spetta una detrazione di imposta così ripartita solo nei primi 3 anni di trasferimento della residenza:
– 991,60 euro per il reddito complessivo entro i 15.493,71 euro;
– 495,80 euro per il reddito compreso tra i 15.493,71 e i 30.987,41.

Ciò significa che il contribuente che, ad esempio, abbia cambiato residenza e Comune nel mese di ottobre 2007, ha diritto alle detrazioni d’inmposta per gli anni 2007, 2008 e 2009.

In questo periodo di crisi del lavoro, però, è da considerare anche la situazione in cui il contribuente cessi di essere lavoratore dipendente.

In tal caso, nel corso del periodo di spettanza della detrazione, il contribuente perde il diritto alla detrazione a partire dall’anno successivo a quello nel quale non sussiste più tale qualifica.

Infine, ecco in che come compilare il modello per la dichiarazione dei redditi.

Parliamo naturalmente del modello 730: bisogna compilare il rigo E42 e in particolare

nella colonna 1 il numero dei giorni nei quali l’unità immobiliare locata è stata adibita ad abitazione principale;

nella colonna 2 la percentuale di spettanza della detrazione nel caso in cui il contratto di locazione è cointestato a più soggetti.

Paola Perfetti

Gli Italiani guadagnano meno di 35.000 euro all’anno.

Il 27% dei 30,5 milioni di contribuenti che presentano la dichiarazione dei redditi non pagano l’Irpef, o per effetto del basso reddito, o perchè l’imposta dovuta è compensata da deduzioni e detrazioni. È quanto si rileva dall’Analisi delle dichiarazioni dei redditi del 2008, relative ai redditi 2007, delle quali sono state diffuse oggi dal ministero dell’Economia le statistiche complete. Dalle elaborazioni emerge che la metà dei contribuenti non supera i 15.000 euro e che più in generale il 91% dei contribuenti dichiara redditi non superiori a 35.000 euro. Poco meno dell’1% dei contribuenti ha redditi superiori ai 100.000 euro annui. In media i contribuenti italiani hanno pagato nel 2008 un’Irpef pari al 18,4% del proprio reddito, versando 4.670 euro pro-capite. Il tipo di reddito dichiarato – è scritto nella nota diffusa dal dipartimento – deriva per il 78% da redditi da lavoro dipendente e da pensione, per il 5,5% da redditi da partecipazione, per il 5% da redditi di impresa e per il 4,2% da redditi da lavoro autonomo. Tuttavia, i redditi da lavoro autonomo presentano un valore medio più alto (pari a 37.120 Euro, circa il doppio del reddito complessivo medio), mentre i redditi da pensione quello più basso (pari a 13.436 euro).

fonti: ansa.it | finanze.it

Le scadenze fiscali di Febbraio

  • Scadenze del 01 febbraio 2010
    IVA – Elenchi Intrastat Trimestrali
    INPS – Modello DM10/2
    INPS – Denuncia Emens
    IVA – Elenchi Intrastat Annuali
  • Scadenze del 16 febbraio 2010
    IVA – Dichiarazione d’intento
    IRPEF – Ritenute redditi di lavoro autonomo
    IRPEF – Ritenute
    IVA – Liquidazione mensile
    IRPEF – Addizionali
    INTRATTENIMENTI – Imposta
    ENPALS – Contributi mensili
    INPGI – Contributi
    INPS – Gestione Separata
    INPS – Contributi mensili
    Inps – Contributi IVS Artigiani e Commercianti
    INAIL – Autoliquidazione
    LAVORO – Libro Unico
    T.F.R. – Imposta sostitutiva sulla rivalutazione
  • Scadenze del 20 febbraio 2010
    IVA – Elenchi Intrastat Mensili
  • Scadenze del 22 febbraio 2010
    ENASARCO – Contributi
  • Scadenze del 25 febbraio 2010
    ENPALS – Denuncia dei contributi