Il testamento protagonista di una mostra a Modena

Il testamento è un atto che tutti dovremmo avere il buon senso di far redigere. Ma ci sono personaggi il cui testamento vale come testimonianza storica di inestimabile pregio. Ne sa qualcosa il Consiglio Nazionale del Notariato che, insieme alla Fondazione Italiana del Notariato cura la mostra “IO QUI SOTTOSCRITTO. TESTAMENTI DI GRANDI ITALIANI”, ospitata dal 18 settembre al 18 ottobre a Modena, nella Sala del Fuoco e nella Sala del Vecchio Consiglio del Palazzo Comunale, in occasione del Festival della Filosofia di Modena dedicato al tema “Ereditare”.

La mostra, organizzata a Roma per la prima volta nel 2012 in occasione dei festeggiamenti dei 150 anni dell’Unità d’Italia, racconta, attraverso la raccolta di testi originali o in riproduzione, i volti umani di personaggi noti principalmente per le loro virtù pubbliche.

Oltre a nomi illustri come Garibaldi, Pirandello, Cavour, Verga, De Nicola, per l’evento è stato recuperato il testamento di eminenti personaggi modenesi come Formiggini, Borelli e Focherini, oltre a quello di Enzo Ferrari.

Ogni testamento rivela tanto la situazione familiare ed economica del suo autore, quanto il suo animo, le sue scelte morali e civili, le sue propensioni e il suo carattere, regalando ai visitatori una inedita opportunità di approfondimento.

La mostra, un vero omaggio al testamento si terrà con i seguenti orari:

Durante il Festival della Filosofia: venerdì 18 settembre dalle 9 alle 23; sabato 19 settembre dalle 9 alle 24; domenica 20 settembre dalle 9 alle 20.

Orari mostra: da lunedì 21 settembre a domenica 18 ottobre: lunedì-sabato, dalle 9 alle 18; domenica dalle 9.30 alle 12.30.

Un lascito a sostegno della Fondazione Don Carlo Gnocchi

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Hai mai pensato di fare testamento?”: prova a riflettere su quale potrebbe essere la tua reazione di fronte a questa domanda. Sicuramente in molti, come avviene ogniqualvolta ci si trova di fronte ad una tematica o una situazione poco conosciuta, l’argomento potrebbe scatenare timore, titubanza e spesso anche reazioni scaramantiche. Anche perché il testamento, oltre ad essere un argomento poco trattato o relegato nelle mani degli esperti, è considerato, nella coscienza comune, una prerogativa di chi possiede notevoli ricchezze o di chi non ha eredi.

Per scardinare questi luoghi comuni, diffondere una maggiore conoscenza dell’unico strumento che consente di organizzare il proprio patrimonio per il futuro e diffondere la cultura della solidarietà testamentaria, la Fondazione Don Carlo Gnocchi ha realizzato il minisito www.ilmiolascito.it uno strumento che permette di approfondire alcuni aspetti legati a questo delicato tema.

Il testamento garantisce il rispetto della volontà di chi lo scrive e permette di aiutare i parenti nei modi ritenuti migliori, ma può anche rappresentare un gesto di sensibilità sociale attraverso un contributo lasciato ad un’opera, come la Fondazione Don Gnocchi, che possa valorizzarlo negli anni futuri.

Il mio lascito vuole diffondere tra i donatori, tre i professionisti del settore, (notai e avvocati), la cultura del testamento e in particolare l’utilizzo delle quote disponibili del patrimonio per un significativo sostegno alle organizzazioni non profit. Vuole evidenziare le motivazioni che potrebbero indurre a indicare Fondazione Don Gnocchi quale beneficiario di un lascito testamentario.

Grazie ai lasciti la Fondazione Don Gnocchi può garantirsi una sostenibilità di medio-lungo periodo per alcune delle sue attività o per le costanti necessità di sviluppo e ammodernamento, offrendo quella garanzia di impegno che gli oltre sessant’anni di storia “accanto alla vita, sempre” hanno permesso di assicurare agli affezionati sostenitori.