Auto aziendali e imprese italiane

Che rapporto hanno aziende e dipendenti con le auto aziendali e in che direzione va, in Italia, il mondo delle flotte di proprietà? A queste domande ha provato a rispondere LeasePlan attraverso un sondaggio effettuato su aziende italiane con veicoli di proprietà.

L’indagine di LeasePlan sulle auto aziendali è stata erogata a marzo 2015 ad aziende con flotta superiore alle 10 unità. Alla fine hanno aderito 112 società i cui dipendenti hanno risposto in forma anonima alle domande sottoposte.

Il questionario sulle auto aziendali è stato suddiviso da LeasePlan in 8 aree: car sharing, percezione e ruolo della flotta, car policy, modalità di gestione, controllo dei costi, consumi ed emissioni, telematica e infomobilità, sicurezza.

I principali obiettivi che le aziende si attendono dalla loro flotta di auto aziendali, secondo quanto emerso dai risultati del sondaggio, sono la riduzione del costo totale (73,1%), la riduzione del costo di acquisto dei veicoli (61,5%), la sicurezza di chi utilizza le auto aziendali (47,1%), la riduzione di emissioni e consumi (46,2%). Infatti, i risultati del sondaggio hanno messo in luce l’utilizzo in larga parte lavorativo dei veicoli di proprietà (90,5%) rispetto a quello motivazionale per i dipendenti (23,8%).

Entrando nel dettaglio delle aree in cui era suddiviso il sondaggio, quello che ha colpito gli analisti di LeasePlan è stato soprattutto il fatto che, a fronte di tre quarti delle aziende che ritiene utile l’impiego della telematica per il controllo in tempi reale delle auto aziendali, circa la metà dei rispondenti al questionario ha sostenuto di non ritenerla prioritaria per la gestione della propria flotta aziendale.

Auto aziendale, meglio se è piccola

L’ auto aziendale? La voglio piccola, la voglio bianca. Questi, almeno, sono i desiderata della clientela italiana in fatto di auto aziendale secondo un’indagine condotta dall’osservatorio LeasePlan Mobility Monitor e dall’istituto di ricerca internazionale TNS. L’indagine è stata realizzata su un campione di guidatori di auto a noleggio a lungo termine appartenenti a 20 Paesi diversi.

Ebbene, dall’indagine emerge che il 13% degli italiani che attualmente guida un’ auto aziendale a noleggio di piccole dimensioni vorrebbe continuare a condurre un’auto compatta anche nei prossimi anni. Il 20% di loro si è persino detto interessato a sostituire la propria auto aziendale con una più piccola, una volta scaduto il leasing. È del 29%, invece, la quota degli intervistati ai quali l’auto piccola non interessa.

C’è poi l’aspetto del colore. In questo caso il bianco straccia la concorrenza con il 29% delle preferenze, seguito dal grigio (26%) e dal nero e dal blu, entrambi con un 10% di preferenze. Chiudono la graduatoria il rosso (6%), che per il suo retaggio racing mal si concilia con una clientela business, e il marrone (1%).

In sostanza, quindi, gli automobilisti italiani scelgono la propria auto aziendale soprattutto in base alle dimensioni (38%), dopo le quali viene l’aspetto (34%), seguito dai valori di emissione di Co2 e dalle performance motoristiche. E la marca? È un fattore molto residuale nella scelta della propria auto aziendale, dal momento che nella maggior parte dei casi (73%) l’utilizzatore finale può scegliere in un elenco chiuso di case fornito dall’azienda, azienda che 33% dei casi prenderà poi la decisione finale di acquisto. A conti fatti, solo l’11% dei guidatori può scegliere l’ auto aziendale della marca preferita. Poco male… l’importante è che sia piccola e bianca.

Auto aziendali, l’Italia è in ritardo

La fiscalità sulle auto aziendali è, in Italia, una tra le più penalizzanti d’Europa. Ne sanno qualcosa gli operatori che si muovono nel mercato delle flotte aziendali, del noleggio a lungo termine, del leasing.

Una di queste, LeasePlan, ha condotto un’analisi proprio per far emergere tutti gli aspetti che, nel nostro Paese, penalizzano la scelta e la fruizione delle auto aziendali da parte di imprese e dipendenti.

Dall’analisi di LeasePlan emerge che in Italia il freno più pesante sulle auto aziendali è dato dal costo del carburante, nettamente più alto rispetto ad altri Paesi europei, soprattutto a causa delle accise. Del resto la stessa Federazione Italiana Gestori Impianti Stradali Carburanti ha sottolineato come, nel decennio 2005-2014, le imposte hanno inciso al rialzo sui prezzi del carburante per il 49%, contro la media Ue del 36%.

C’è poi il fattore della tassazione e della deducibilità Irpef o Ires e della detraibilità Iva sulle auto aziendali, settori nei quali l’Italia è in una posizione di svantaggio. Se, in Italia, la percentuale di detrazione o di deduzione dipende dal fatto che il veicolo sia acquisito o meno relativamente all’attività d’impresa svolta e da quale forma giuridica pertiene all’attività svolta da chi usa le auto aziendali, in Europa le cose sono più facili: si considerano solo l’inerenza all’attività di impresa e il livello di emissioni di CO2: le auto aziendali meno inquinanti hanno infatti maggiori agevolazioni.

In sostanza, dall’analisi di LeasePlan è evidente come in Italia sia necessario rivedere soprattutto la fiscalità delle auto aziendali, non potendo intervenire sulle accise del carburante, per uniformare la situazione del nostro Paese a quella dei partner europei. Pena l’ennesimo ritardo, anche sulla gestione e la fruizione delle auto aziendali.