Il made in Italy in mostra a Abu Dhabi

 

La mostra “Architetture del Made in Italy”, è stata inaugurata oggi ad Abu Dhabi, organizzata dall’Istituto Nazionale di Architettura, e curata da Luca Zevi.

L’esposizione rappresenta la sezione centrale della mostra allestita per il Padiglione Italia alla 13. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia 2012 dalla Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.

La mostra documenta l’attività di molte imprese del Made in Italy, caratterizzate da una “tipologia olivettiana” quanto a dimensioni e produzione specializzata nel proprio settore, che negli ultimi quindici anni hanno scelto di costruire i propri stabilimenti e i propri centri direzionali secondo un progetto architettonico d’eccellenza.

Nella ristorazione il Made in Italy è senza rivali

Il gusto italiano a tavola, si sa, è uno dei punti di forza del made in Italy. Negli ultimi mesi sono sempre di più le attività imprenditoriali aperte all’estero dai nostri connazionali in questo settore: dai ristoranti ai wine bar, dalle formaggerie alle salumerie.  A novembre Barilla aprirà a New York, nell’inconfondibile location di Madison avenue, il primo ristorante Academia; Rosi ha avviato la seconda salumeria a Manhattan, sempre nella Grande Mela; Vladimir Dukcevich (titolare del prosciutto San Daniele King’s) ha tagliato il nastro alla prima osteria a New York e insieme alla famiglia Zonin ha inaugurato il secondo ristorante-wine bar a Tokio; il celeberrimo Giovanni Rana ha alzato la saracinesca a New York al Chelsea market (140 coperti, laboratorio e Take away) e l’offensiva di Eataly è al rush finale per i negozi di Detroit, Istanbul e Dubai.

L’industria alimentare italiana quest’anno dovrebbe fatturare, secondo Federalimentare, 133 miliardi di euro, con una crescita del 2,3%. Numeri impressionanti, in controtendenza rispetto alla crisi economica attuale, che certificano sempre più il valore inestimabile del brand Italia.

Bloccata nuova legge sul Made in Italy. Parla il Confartigianato Sarti

Era stata approvata quasi all’unanimità dal Parlamento lo scorso aprile, é stata di fatto congelata, sebbene nelle intenzioni dovesse partire dal primo ottobre 2010. Eppure potrà considerarsi effettivamente applicabile solo dopo l’adozione dei decreti interministeriali di attuazione previsti dal provvedimento.

Mi auguro che questa situazione di incertezza si sblocchi al più presto” – é stato il commento di Rosalba Acquistapace, presidente della categoria Tessile e Abbigliamento di Confartigianato imprese Sondrio e presidente nazionale di Confartigianato sarti e stilisti, dopo che la nuova legge sul “Made in Italy”.

Per Acquistapace, “la difesa del made in Italy e la tracciabilità del prodotto sono necessarie non solo per la competitività delle nostre aziende, ma soprattutto per la tutela dei consumatori che hanno diritto di essere correttamente informati sulla reale provenienza delle merci”.

Ad oggi, però, lo stop arriva anche dall’Unione Europea che ne ha negato, per il momento, il via libera contestando il provvedimento che violerebbe i principi della libera circolazione delle merci costituendo un ostacolo ingiustificato al commercio e al funzionamento del mercato unico europeo .