A Forlì Cesena un accordo per le imprese creditrici degli enti pubblici

Il 13 maggio 2011 alla Camera di Commercio di Forlì Cesena è stato rinnovato per i secondo anno consecutivo l’accordo per assicurare liquidità alle imprese creditrici dei Comuni e delle Province dell’Emilia-Romagna attraverso la cessione pro-soluto dei crediti a favore di banche o di intermediari finanziari.

Il Presidente dell’Ente Camerale, Dott. Alberto Zambianchi, commenta: “L’accordo è stato riproposto per la seconda volta visti i considerevoli risultati ottenuti nell’anno passato. Infatti, dalla fine di luglio 2010 al 31 dicembre, a fronte di un’erogazione complessiva di oltre 43.000 euro per 22 imprese, sono stati “smobilizzati” crediti per più di 8.200.000 euro. Grazie a questo strumento anche nel 2011 sarà possibile alle imprese incassare i crediti, rafforzando la propria liquidità. L’azione congiunta tra le diverse realtà istituzionali e bancarie, sia a livello regionale che provinciale, Camere, enti, banche e imprese, che si muovono tutte, ancora una volta, secondo una logica “di rete”, concorre a sostenere le imprese supportandole in questa delicata fase di superamento della crisi economica“.

L’accordo prevede la costituzione di un fondo nel quale far confluire risorse camerali, nella misura di 25.000 euro, destinate ad abbattere il 50% degli oneri finanziari della cessione delle imprese aventi sede o unità locali in provincia, fornitrici di enti della regione; saranno inoltre accolte “risorse” provenienti da enti pubblici che hanno sottoscritto l’accordo: il Comune di Forlì e di Cesenatico hanno stanziato, rispettivamente, 25.000 e 10.000 euro per integrare la contribuzione della Camera alle imprese della provincia fino alla copertura totale e per abbattere il 50% dei costi delle imprese fuori regione.

M.Z.

Credito: le imprese italiane hanno bisogno di maggiore liquidità

Nel primo trimestre 2011 salgono al 14,2% (precedentemente erano il 9,2%) le imprese che non riescono a far fronte al proprio fabbisogno finanziario secondo i dati forniti dall’Osservatorio sul credito per le imprese del commercio, del turismo e dei servizi nel primo trimestre del 2011 realizzato da Confcommercio-Imprese per l’Italia in collaborazione con Format Ricerche di Mercato. Il problema del credito appare quanto mai grave a fronte di un numero elevato di imprese a cui le banche rifiutano finanziamenti (si è passati dal 4% all’8,9%), solo il 53,9% ha visto accettare la domanda di fido o rinegoziazione di un fido esistente (la percentuale più bassa da due anni a questa parte).

La fiducia che le imprese ripongono sugli istituti di credito è scarsa. D’innanzi a questi problemi di liquidità le imprese possono solo contare sul rimboccarsi le maniche e cercare di far “economia”. La percentuale di pmi che hanno tentato di fronteggiare autonomamente il proprio fabbisogno finanziario è passata dal 51,1% al 52,7%. Come se non bastasse l’aumento del costo dei finanziamenti, delle altre condizioni, dei servizi bancari e il peggioramento delle garanzie richieste hanno contribuito ad un peggioramento di tutti i corrispettivi indicatori congiunturali.

M.Z.