Sempre più italiani vanno in rete

Ha avuto luogo il 6 marzo, al Mart di Rovereto, l’incontro sulle Reti d’Impresa organizzato da Manageritalia.

A questo proposito, i dati riguardanti l’Italia sembrano positivi, poiché dal 31 marzo al 30 novembre 2013, si è assistito ad un aumento del 69% dei contratti d’impresa, che sono passati da 768 a 1.298, con un conseguente aumento delle imprese in rete del 61%, passate infatti da 3.964 a 6.385.
Il trend si conferma in crescita anche in Trentino Alto Adige: Trento è in testa e passa da 20 a 32 contratti ( 60%) e da 32 a 50 imprese ( 56%), mentre Bolzano triplica da 3 a 8 contratti e da 5 a 15 imprese.
Durante l’incontro sono stati trattati i punti di forza di queste forme contrattuali insieme ad esponenti del mondo economico e delle professioni che stanno sperimentando direttamente i contratti di rete.

Tra gli ospiti, il notaio Andrea Cimino; Enrico Cacino del Centro regionale Assistenza per la Cooperazione Artigiana di Mestre (Venezia); Enrico Pollini, commercialista dello studio Matuella Monti di Rovereto, Roberto Saliola, project leader nazionale Innovazione Organizzativa per le imprese.

Il contratto di rete rappresenta un modo concreto per innovare collaborando, unendo expertise differenti, e dove la figura dei manager è determinante per far funzionare le imprese coinvolte come un team affiatato e con obiettivi strategici chiari.

Vera MORETTI

Reti d’Impresa: bilancio al Mart di Rovereto

Lo scorso 6 marzo si è tenuto presso il Mart di Rovereto l’incontro organizzato da ManagerItalia sulle Reti d’Imprese.
In generale, i dati relativi ai contratti di rete in Italia sono positivi, poiché, dal 31 marzo al 30 novembre 2013, sono passati da 768 a 1.298, pari a +69%, con un’impennata delle imprese in rete del 61%, passando da 3.964 a 6.385.

Nel Trentito Alto Adige, i numeri sono in positivo e Trento è in testa, poiché passa da 20 a 32 contratti ( 60%) e da 32 a 50 imprese ( 56%), mentre Bolzano triplica da 3 a 8 contratti e da 5 a 15 imprese.

Durante l’incontro sono stati trattati i punti di forza di queste forme contrattuali insieme ad esponenti del mondo economico e delle professioni che stanno sperimentando direttamente i contratti di rete.

Il contratto di rete rappresenta un modo concreto per innovare collaborando, unendo expertise differenti, e dove la figura dei manager è determinante per far funzionare le imprese coinvolte come un team affiatato e con obiettivi strategici chiari.

Vera MORETTI

Manageritalia unita per il bene del Paese

Si è appena concluso il congresso quadriennale di Manageritalia, la federazione nazionale dei dirigenti italiani che vanta 35mila associati. Temi centrali del convegno sono stati concretezza ed impegno attivo al fine di collaborare con Stato ed Istituzioni e superare insieme la crisi.

A questo proposito, il presidente di Manageritalia Guido Carella parla di una crisi a livello globale, e non solo economica, che coinvolge anche gli organismi di rappresentanza e, ovviamente, la politica. Per uscire da questa situazione, Carella ha proposto di cambiare modelli, per poter finalmente coniugare interessi e benessere della categoria con quelli della collettività. Parole importanti, dunque, che si auspica vengano seguite a largo raggio, in un momento così delicato del nostro Paese.

I temi “caldi” inseriti nel programma dei due giorni di congresso sono stati suddivisi in tre categorie, ovvero rappresentanza e politica, lavoro e welfare, sostenibilità e crescita, accomunate, comunque, dalla voglia di concretezza, confermata dalle parole del presidente: “La crisi ci impone di prendere decisioni che siano efficaci nel presente ma abbiamo assoluto bisogno anche di decisioni che guardino con lungimiranza al futuro. Non possiamo permetterci, così come e’ stato negli ultimi quarant’anni, di mettere a serio rischio il futuro di due generazioni“.

A completare il concetto, e a proiettarlo nel prossimo futuro, è stato Enrico Giovannini, presidente dell’Istat, ospite della prima giornata del congresso: “Dobbiamo riuscire a dare anche una prospettiva di medio termine in nome della quale pagare un prezzo oggi per stare meglio in futuro“. E ciò prevede di accantonare, almeno in parte, i propri interessi in favore di un obiettivo comune, come è emerso dai dibattiti del congresso dal titolo “I manager per l’Italia”.

A Manageritalia ha partecipato anche Silvestre Bertolini, presidente di Costituente Manageriale, un nuovo soggetto unitario nato lo scorso agosto che comprende quasi un milione di dirigenti, quadri e alte professionalità del pubblico e del privato e del quale Manageritalia fa parte. Bertolini ha commentato l’apertura dei lavori congressuali: “Ritengo che questo periodo di crisi che stiamo affrontando nasconda anche eccellenti opportunità. Di fronte a una crisi come questa non si può fare altro che pensare allo sviluppo e non si possono mantenere privilegi acquisiti nel tempo, ed e’ questo che Mangeritalia si pone come obbiettivo“.

Insomma, le responsabilità del periodo di difficoltà del Paese vanno spartite tra politici, classe dirigente e manager. Solo così tutte le categorie potranno rialzare la testa e riconquistare terreno in Europa.

Vera Moretti