Montenapoleone, crescita a due cifre sotto l’albero

 

Natale 2012 sotto il segno più per le scintillanti boutique del Quadrilatero della Moda milanese. Se è vero che Natale viene una volta all’anno, meglio approfittarne, almeno per la clientela di Montenapoleone: tanti gli italiani, tantissimi i turisti stranieri che sceglieranno i loro regali da mettere sotto l’albero tra via Sant’Andrea e Via della Spiga.

Infoiva ha intervistato Guglielmo Miani, Presidente dell’Associazione di Via MonteNapoleone per parlare di trend di acquisti, tempo di saldi e cosa aspettarsi per il 2013.

Avete già delle previsioni su quali saranno i trend dei consumi nel Quadrilatero della Moda per il prossimo Natale?
Partiamo da un dato relativo al Natale 2011 piuttosto negativo, con una flessione degli acquisti che si era attestata attorno al -5%, dovuto principalmente all’introduzione della Legge Monti sul tetto dei 1000 euro imposto a chi utilizza contanti per il pagamento. Alla flessione natalizia è seguita, da gennaio a ottobre 2012, una crescita dei consumi di oltre il 30%, grazie soprattutto agli stranieri. Il fattore straniero ha controbilanciato un calo di spesa degli italiani, dovuto soprattutto al fattore psicologico. Mi spiego meglio: la clientela tipica di Montenapoleone non ha dei problemi di spesa, ma più che altro a giocare a sfavore è stato il fattore psicologico legato alle azioni della guardia di finanza; anche i consumatori e i clienti in regola si sono sentiti intimoriti dai continui controlli. Venendo al Natale 2012, e alle previsioni di spesa, le stime sono più che positive: crediamo in un segno più, che si dovrebbe attestarsi tra il 5 e 10%.

Come mai prevete un segno più?
Perché da un lato viene meno quel freno psicologico di cui parlavo prima, e dall’altro per un senso di ‘solidarietà’ verso il momento: i clienti che si sono trattenuti e hanno speso nei 6 mesi precedenti, adesso vogliono riprendere a spendere.

Ritorniamo alla questione sul tetto imposto dei 1000 euro per la spesa in contanti. E’ notizia di qualche giorno fa, che grossi brand del lusso come LVMH e Damiani hanno dichiarato un calo delle vendite del 20% in Italia nel 2012, imputando in gran parte la flessione al limite per la spesa in contanti imposto dal decreto Salva Italia. Confermate questo dato? E che conseguenze ha avuto o avrà sugli acquisti (soprattutto di compratori stranieri) nel Quadrilatero della Moda?
Montenapoleone è cresciuta grazie agli stranieri e invece ha perso italiani: in primo luogo perchè entrano in gioco le dinamiche psicologiche a cui accennavo prima, che hanno come conseguenza un rallentamento dei consumi interni, e dall’altro lato una legge che impone un tetto sull’uso dei contanti di certo non li stimola. Faccio un esempio: soprattutto sotto Natale molte coppie o famiglie che hanno conti cointestati non gradiscono il fatto di non poter pagare in contanti, e quindi essere costretti a far conoscere al coniuge entità e tipologia dell’acquisto. Non solo: il tetto imposto all’uso dei contanti penalizza soprattutto la clientela straniera. Grazie all’Associazione Montenapoleone la legge è stata derogata a febbraio 2012, innalzando il tetto massimo di spesa in contanti a 15 000 euro, per i clienti stranieri extra Cee, che però include una complessa procedura, dove lo straniero si trova a compilare numerose autocertificazioni, a fornire dati personali, che certo non facilitano e invogliano l’acquisto. Credo che se vogliamo essere europei dobbiamo allinearci all’Europa, per facilitare i consumi in un momento di crisi, è impensabile ‘autopunirsi’ con una legge restrittiva che non stimola i consumi e ha l’unico effetto di favorire il turismo in altri Paesi dove non vi siano limiti imposti.

Ma confermate anche voi i dati sulle perdite dei grandi marchi del lusso?
Confermo la perdita dei grandi gruppi stranieri che chiaramente, facendo valutazioni prettamente di business, se investono in un Paese l’investimento deve essere remunerativo. Una legge come quella sul tetto ai contanti ha come conseguenza ulteriore, sul lungo termine, di inibire gli investimenti di capitali stranieri, non solo dei grandi gruppo ma anche dei clienti, che preferiscono puntare su Londra e Parigi.

In che percentuale le boutique di Montenapoleone aderiranno all’ iniziativa delle promozioni anticipate pre Natale? Secondo lei si tratta di una valida iniziativa?
No, come associazione abbiamo mantenuto la linea tradizionale dei saldi a gennaio, così come hanno fatto i nostri marchi, con qualche eccezione perchè alcuni grandi marchi hanno deciso di fare promozioni speciali, magari per i loro clienti più affezionati. Non avere saldi anticipati permette ai clienti che hanno acquistato prima di sentirsi tutelati e ai marchi di vedere salvaguardato il valore dei propri prodotti. Le promozioni anticipate non rappresentano assolutamente per noi un’opportunità interessante, perchè è bello poter iniziare i saldi tutti insieme, perché è una tradizione per Milano, perché la maggior parte degli stranieri prenota con mesi di anticipo voli e soggiorno per recarsi a Milano proprio nella settimana di inizio dei saldi.

Capitolo saldi: sono ancora il salvagente di una stagione, o la gente non ne ha più nemmeno per aspettare il 5 gennaio?
Il saldo nasce con l’obiettivo di tutelare la merce invenduta a fine una stagione. La clientela dei saldi è abbastanza specifica perché i consumatori dedicano un budget preciso a questa tipo di spesa: secondo le nostre previsioni i saldi di quest’anno saranno in linea con quelli dell’anno precedente. La zona di Montenapoleone continua a crescere a due cifre, nonostante la crisi, sicuramente il nostro è un dato in controtendenza.

Il 2013 sarà l’anno delle elezioni. Quali politiche chiedete al governo attuale, nella sua ultima fase, e a quello nuovo per rilanciare il sistema Paese?
Una su tutte: promozione del turismo, che vuole dire la cancellazione di una legge miope come quella sul tetto ai contanti e l’impulso all’incremento di attività e iniziative che abbiamo l’obiettivo di promuovere il turismo in Italia di cittadini provenienti dai Paesi in maggiore crescita. Due Paesi in particolare, Cina e Russia, hanno fatto registrare nel solo 2012 numeri importanti nelle vendite: la Cina ha segnato una crescita del 60% del fatturato, mentre la Russia del 35%, in aumento.

Alessia CASIRAGHI

Giorgia la ‘rottamatrice’

IERI

Monti vola in Qatar: e fa affari con l’emiro. Il Premier stringe le mani agli uomini di Hamad bin Khalifa Al Thani, l’emiro del Qatar, e salta fuori una joint venture da 2 miliardi di euro. E’ quella siglata ieri tra il Fondo strategico italiano (Fsi) e la Qatar Holding, la stessa società del Qatar che aveva soffiato il marchio Valentino all’Italia per un ‘capriccio’ di una delle 3 mogli dell’emiro. La joint venture si chiamerà “Iq Made in Italy Venture”, e verrà dotata di 300 milioni di euro iniziali e un capitale complessivo fino a 2 miliardi, “che sarà versato pariteticamente da Fsi e Qh nel corso dei primi quattro anni”. Ma qual è lo scopo di questa nuova alleanza da mille e una notte? La neonata joint venture investirà nelle società italiane che operano in alcuni settori del Made in Italy: dall’ alimentare alla moda e lusso, e ancora arredamento e design, turismo, stile di vita, tempo libero. Ma perché un accordo proprio con il fondo sovrano del Qatar? L’Emiro, almeno di questi tempi, è meglio tenerselo alleato, che ritrovarselo come concorrente. Valentino docet.

Il vino in polvere ‘made in Italy’:  cosa succede se Amazon spaccia come vino rigorosamente ‘made in Italy’ della polvere colorata in kit? Coldiretti ha denunciato ieri il sito di e-commerce mondiale per aver inglobato e commercializzato nella sua ‘enoteca on line’ wine kit, ovvero confezioni di vini in polvere, che utilizzano impropriamente i nomi di denominazioni protette italiane, dal Barolo al Valpolicella, al Montepulciano e Chianti. E pensare che una volta c’era chi disprezzava il vino in cartone…

Napolitano difende Monti: “vedremo come si esprimeranno i cittadini e in base al risultato elettorale si troveranno le soluzioni per governare stabilmente il Paese, mettendo a frutto il lavoro del Governo Monti le cui decisioni hanno segnato il cammino dal quale l’Italia non potrà discostarsi” è fiducioso il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano circa l’operato dell’attuale Premier Monti. A margine del vertice con i Presidenti della Repubblica tedesca e polacca a Napoli, il Presidente, parlando di pronostici sulle prossime elezioni ha fatto sapere che “quando sono libere nessuno può prevedere il risultato. C’è sempre un certo grado di rischio quando si vota, vogliamo per questo non votare?”.

Gaza: Stop alle violenze: lo ha chiesto il presidente americano Barack Obama telefonando al presidente egiziano Mohamed Morsi, al quale ha domandato di intervenire su Hamas per fermare il lancio di razzi dalla Striscia di Gaza su Israele. e al premier israeliano, Benyamin Netanyahu. Secondo alcune fonti,Israele sarebbe intenzionato a chiedere un cessate il fuoco, dalle 24 alle 48 ore, come richiesto dal Governo egiziano, per permettere a entrambe le parti di elaborare i termini di un accordo per una tregua. E intanto oggi Ban Ki-moon incontrerà il segretario generale della Lega Araba Nabil el Araby, mentre in serata sarà a Il Cairo per incontrare il Presidente Morsi e il premier Hisham Qandil.

OGGI

Redditest al via: presentato questa mattina dall’Agenzia delle Entrate lo strumento che scoverà gli evasori di tutta Italia. Il Redditest è uno strumento di auto valutazione online da parte del contribuente per verificare se il suo reddito è compatibile con le sue spese, una sorta di autodiagnosi pre 730 e modello Unico. Il Redditest voci di spesa divise in sette macro-categorie: abitazione, mezzi di trasporto, assicurazioni e contributi, istruzione, tempo libero e cura della persona, investimenti immobiliari e mobiliari netti. Lo strumento online affiancherà il Redditometro vero e proprio: solo nel caso il Redditest evidenzio uno scostamento superiore al 20% rispetto alla dichiarazione, scatteranno gli accertamenti del fisco.

Clinton a Gaza: il governo israeliano ha “sospeso provvisoriamente” ogni progetto di offensiva via terra sulla Striscia di Gaza: lo scopo è dare tempo alla mediazione egiziana in corso. Intanto sono attesi in Israele il segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, inviato dal Presidente Barack Obama, che ieri ha telefonato al Premier egiziano Morsi, e il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon, allo scopo di trovare una trattativa per fermare il conflitto. Conflitto che secondo il bilancio aggiornato a questa notte, quando sono continuati i raid aerei, ha mietuto 109 vittime palestinesi dall’inizio dell’offensiva.

Moody’s declassa la Francia: la più temuta agenzia di rating ha tagliato il rating della Francia declassandolo a AA1 dalla precedente tripla A. Lo ha reso noto l’agenzia in una nota in un cui spiega di aver anche mantenuto sul Paese l’Outlook negativo. “Le riforme annunciate dalla Francia sono state insufficienti per ristabilire la competitività” fa sapere Moody’s.

Giorgia Meloni ‘rottamatrice’: ‘lasciare spazio a una nuova generazione’. E’ questo il diktat della neocandidata alle Primarie del Pdl Giorgia Meloni: ex ministro della Gioventù durante il Governo Berlusconi, la Meloni ha il piglio della rottamatrice, soprattutto nei confronti di quelli che ”stanno lì dal ’94 o persino da prima. Chi oggi vota per la prima non ha mai visto altre facce. Tra il tutti a casa e la palude c’è spazio per un ricambio fondato sul merito”. Ricambio che secondo la Meloni potrebbe giocare a vantaggio anche del superfavorito, nonché segretario del partito, Angelino Alfano: “una competizione vera può rappresentare un’occasione anche per Alfano per smarcarsi dall’ immagine di leader ostaggio dell’apparato. Per lui puo’ essere l’occasione per tirare fuori quel coraggio che molti di noi hanno sperato trovasse in questo anno e mezzo da segretario”.

Vittoria della Roma: Torino battuto 2 a 0 all’Olimpico ieri sera da una Roma in stato di grazia post delusione derby: le 2 reti portano le firme di Osvaldo su rigore e di Pjanic.

Beckham lascia i Los Angeles Galaxy: il centrocampista più famoso del Manchester United pronto ad attaccare le scarpette al chiodo. Sembra proprio che Mr Beckham sia intenzione a chiudere con il calcio: secondo alcune indiscrezioni giocherà la sua ultima partita il prossimo 1 dicembre nella finale della Mls Cup contro lo Houston Dynamo. Ma c’è già chi sussurra che l’ex capitano della nazionale inglese sarebbe pronto a trasferirsi in un altro Continente, il terzo per l’appunto: stavolta a tentarlo sarebbero le offerte ricevute dall’Australia. E chissà che non diventi vicino di casa di Del Piero.

DOMANI

Legge di Stabilità: occorrerà attendere domani per tre voti di fiducia della Camera alla Legge di stabilità e Ddl Bilancio, che passerà in Aula invece giovedì, per la discussione generale. Oggi intanto, intorno a mezzogiorno, si è svolta l’apposizione delle tre fiducie da parte del Governo, votate in successione a partire dalle 12.

Camusso a Palazzo Chigi: incontro fra il Governo e le parti sociali domani sera alle 18.30 a Palazzo Chigi. Al tavolo delle trattative sull’accordo per la produttività siederà Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, poco propensa a mettere la firma sul testo definitivo del confronto tra le parti sociali sulla produttività, lo stesso a cui hanno aderito Cisl e Uil e le associazioni d’impresa. Per la Cgil il testo contiene “contiene elementi non condivisibili”, sottolineando che “il giudizio della Cgil resta negativo su alcune parti sostanziali del testo”.
La Uil, che ha invece siglato l’intesa sulla produttività, chiede al Governo la detassazione strutturale dei premi di produttività applicando un’imposta, sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali, al 10% sui redditi da lavoro dipendente fino a 40.000 euro lordi annui.

Anderlecht Milan: trasferta belga domani sera per i rossoneri di Allegri, che incontreranno l’Anderlecht nella fase di ritorno del Girone di Champions League. Vietato sbagliare per il Milan, pena il mancato accesso alla fase ad eliminazione diretta della Champions e una perdita pecunaria non indifferente: il premio economico offerto dal superamento del turno, che, in tempi di magra, a Via Turati non farebbe certo scomodo.

 

Alessia CASIRAGHI