La ripresa sorride al franchising

Ottimismo da parte di Confimprese nel leggere i segnali di ripresa dell’occupazione che arrivano dall’Istat e dal ministero del Lavoro, anche per quanto riguarda il settore del franchising.

Avevamo previsto già da tempo la ripresa occupazionale segnalata dai dati Istat – ha commentato Mario Resca, presidente di Confimprese, – in particolare nel settore del franchising e del commercio. Le nostre catene prevedono 735 aperture di nuovi punti vendita per un totale di 3.700 nuovi addetti, assunti anche grazie alle agevolazioni del Jobs Act”.

Una ripresa che, per il settore del franchising, ha trovato carburante anche in Expo 2015, dove parecchie delle catene presenti hanno assunto nuovo personale non solo per il periodo dell’Esposizione, ma anche con prospettiva di assunzione in seguito.

Oltre che con Expo, la Lombardia darà il proprio contributo occupazionale al settore del franchising anche grazie a “Fare impresa in franchising in Lombardia”, il Progetto pilota partito lo scorso mese e realizzato dalla Regione con la partecipazione di Confimprese (che riunisce 450mila punti vendita e 30mila addetti in Italia) per sostenere lo sviluppo del franchising nei centri storici lombardi, grazie a un plafond di 500mila euro.

Expo 2015, un’occasione per il franchising

Expo 2015 è un’occasione anche per le imprese del retail e del franchising. Secondo quanto comunica Confimprese, infatti, alcune delle catene associate alla confederazione e presenti nei padiglioni di Expo hanno dato finora occupazione ad almeno 500 persone.

In realtà non sono tantissimi i brand in franchising aderenti a Confimprese e presenti a Expo (sono il 12% tra quelle attive nel food), ma il meccanismo virtuoso che hanno innescato promette di avere un seguito. Delle 500 persone di cui sopra, una parte sarà occupata per i sei mesi dell’Esposizione, ma un’altra parte verrà impiegata successivamente nei negozi delle catene in franchising. La parte del leone la fa Cir-Food che, in qualità di concessionario ufficiale per la gestione dei servizi di ristorazione, ha assunto ben 400 persone, tra cui 65 cuochi e 170 donne.

Secondo Mario Resca, presidente di Confimprese, sono “due le evidenze emerse: l’impiego massiccio del tempo determinato, grazie anche ad alcune facilitazioni introdotte dal Jobs Act e gli importanti investimenti stanziati per la formazione delle risorse assunte nei tre mesi precedenti Expo, affinché arrivassero preparate all’evento e conoscessero le singole specificità delle aziende. Utilizzato soprattutto dalla ristorazione anche il contratto a lavoro intermittente, cioè a chiamata, che permette la massima flessibilità a entrambe le parti contraenti. Il retail, dunque, nonostante la crisi fa sentire il suo peso e fa valere l’importanza di operare a rete”.

Del resto, secondo quanto comunica Confimprese, per il 2015 gli associati hanno in programma 735 aperture di nuovi punti vendita in franchising Italia, che porteranno a ben 3.700 assunti. E sono buone anche le previsioni sull’estero, con circa 300 aperture in programma.

Ecco perché, conclude Resca, “Expo può essere una vetrina per l’estero e rappresentare un volano formidabile per attrarre gli investimenti delle multinazionali straniere che l’attuale governo e le nostre stesse imprese invocano da più parti e da tempo”.

Confimprese promuove il franchising anche nel 2015

Ormai non è una novità. Anche per il 2015 il franchising si presenta come antidoto alla crisi. Secondo un’analisi di Confimprese, quest’anno registreranno una buona tenuta i franchisor che operano in settori fortemente colpiti, quali moda e ristorazione. La prima, declinata in abbigliamento donna, bambino intimo e calzature, coprirà ben il 23,3% del totale delle aperture che saranno realizzate nel 2015 e il 35,1% delle nuove assunzioni.

La ristorazione – intesa come food, dolciario, caffetteria e bio -, varrà rispettivamente il 15,1% di aperture e il 27,4% in termini di occupazione. A seguire, rileva Confimprese, l’intrattenimento (6,9% e 8%), e a pari merito arredamento/oggettistica ed elettronica di consumo (4,9% del totale aperture).

Il presidente di Confimprese Mario Resca commenta: “Anche in presenza dello stallo dei consumi i nostri associati continuano ad aprire nuovi negozi, forti del fatto di operare a rete, elemento che dà vantaggi evidenti per affrontare questa lunga e difficile recessione”.

Secondo Confimprese saranno due i punti fondamentali per continuare nel rilancio del franchising: il restyling del punto vendita, con piani di investimento rilevanti da parte di molti retailer, e la formula dei corner all’interno di un grande magazzino, di 100 mq al massimo, dove esporre la merce e venderla utilizzando il personale del multistore.