A Roma, inaugurato uno sportello per chiarimenti su questioni giuridiche

Grazie ad una collaborazione tra Roma Capitale e gli Ordini Professionali degli Avvocati, dei Commercialisti e dei Notai della città è stato aperto uno sportello gratuito al quale i cittadino possono rivolgersi per quesiti su tematiche giuridiche, legali e tributarie.

Alla presentazione del nuovo sportello, avvenuta il 17 aprile durante l’incontro pubblico tra professionisti e istituzioni “Gli Ordini professionali per Roma Capitale”, presso la Camera di Commercio di Roma, sono intervenuti:
Giancarlo Cremonesi, Presidente Camera di Commercio di Roma
Mauro Vaglio, Presidente Ordine degli Avvocati di Roma
Mario Civetta, Presidente Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Roma
Maurizio D’Errico, Presidente del Consiglio Notarile dei distretti riuniti di Roma, Velletri e Civitavecchia
Gianni Alemanno, Sindaco di Roma

Roma Capitale ritiene questi tre Ordini professionali essenziali per lo sviluppo dell’economia della città e la fornitura di servizi ad alto valore aggiunto ai cittadini ed alle istituzioni.

I notai si impegneranno, a seguito della costituzione di questo sportello, a fornire consulenza su materie attinenti all’acquisto di immobili, alla stipula di mutui, alle successioni e donazioni, alla famiglia, alla costituzione di imprese o società; gli avvocati sulle prestazioni professionali offerte dagli avvocati e sulle modalità di protezione dei diritti e degli interessi di fronte all’autorità giudiziaria e i commercialisti, su problematiche di natura aziendale, societaria e tributaria.

Lo sportello sarà attivo con cadenza settimanale, previa prenotazione, presso il Dipartimento Risorse Economiche di Roma Capitale, in Via Ostiense 131/L. Gli incontri avranno una durata di circa 20 minuti ciascuno e per l’appuntamento bisognerà chiamare il servizio “Chiama Roma” (tel. 06/0606).

Vera MORETTI

Avvocati: no alle multe, si ai ricorsi

La notizia arriva da Roma: l’avvocato Fabrizio Bruni, presidente dell’Associazione degli Avvocati Romani, si è rifiutato di pagare il cosiddetto “contributo unificato“, dopo aver presentato un ricorso nei confronti di una multa a lui notificata, per un’infrazione del Codice della strada.
Il “contributo unificato” consiste in una tassa di 38 euro che il ricorrente deve versare all’amministrazione per l’avvio della pratica di ricorso, il cui scopo è scoraggiare i frequenti ricorsi contro le sanzioni amministrative, istituito dall’art. 212 della Finanziaria 2010.

Il motivo addotto dall’avvocato? Contestare gli errori della pubblica amministrazione è un diritto del cittadino contribuente e non deve certo essere scoraggiato, quanto piuttosto tutelato. “Ho scelto di non versare il contributo unificato – ha dichiarato il presidente dell’Associazione degli Avvocati Romani – per poter sollevare innanzi alla Commissione Tributaria la questione di costituzionalità della norma che ha introdotto il tributo anche per la cause di opposizione a sanzioni amministrative, necessità fatta rilevare da due ordinanze della Corte Costituzionale (numeri 143 e 195 del 2011) che avevano dichiarato l’inammissibilità delle questioni di costituzionalità sollevate dai Giudici di Pace, in particolare per carenza di interesse in caso di avvenuto pagamento del contributo. Ciò vale anche per i ricorsi contro le multe per infrazioni al codice della strada”.

A sostenerlo un gruppo di avvocati dell’ Ordine di Roma che sono intervenuti per fare in modo che questo principio venga rispettato. “E’ necessario che gli avvocati mostrino ai cittadini che si battono per loro contro leggi ingiuste e vessatorie, rischiando propri denari e provvedimenti sanzionatori” ha ribadito l’avvocato Bruni.

A confermare la sua posizione anche l’avvocato Mauro Vaglio, consigliere più votato dell’Ordine degli Avvocati di Roma: “Anche se il Consiglio dell’Ordine non può esprimersi come istituzione su una questione all’esame dei Giudici, – ha precisato Vaglio – come rappresentante degli Avvocati ho a cuore i diritti costituzionali dei cittadini.” L’iniziativa dell’avvocato Bruni mira a ripristinare, a suo dire, “il diritto di chi viene ingiustamente colpito da una sanzione amministrativa di modico valore”.

Alessia Casiraghi