Dall’UE arriva l’accordo sul fallimento ordinato delle banche

Frutto di due notti di contrattazioni, l’accordo sul fallimento ordinato delle banche è stato raggiunto dai ministri delle Finanze dell’Unione Europea.
Ciò significa che gli Stati non dovranno pagare in situazioni di evidente criticità, come è avvenuto nel caso di Cipro.

Di conseguenza, se una banca fallisce, a pagare saranno in primis gli azionisti, poi gli obbligazionisti meno assicurati e alla fine i depositi, tranne quelli sotto i centomila euro.

Per Fabrizio Saccomanniè un buon compromesso nella direzione dell’unione bancaria, contribuisce a spezzare il circolo vizioso tra rischio sovrano e rischio bancario”, e alla sua dichiarazione hanno fatto seguito le parole del francese Pierre Moscovici, secondo il quale l’accordo “aumenta la stabilità finanziaria in Europa”.

L’intesa rappresenta un compromesso tra chi come Francia e Gran Bretagna voleva più flessibilità, cioè la possibilità di scegliere da soli a chi far pagare il conto delle banche che falliscono, e quelli che come la Germania invece volevano regole uguali per tutti.

Il ministro irlandese Michael Noonan sostiene che questa decisione porta l’UE dal salvataggio da parte degli Stati alla suddivisione delle perdite all’interno della banca stessa, “tutelando così i contribuenti”.

Parole soddisfatte sono arrivate anche dal commissario UE al mercato interno Michel Barnier, autore della direttiva originale, al quale si è aggiunta Angela Merkel: “Questo è quello che davvero è necessario. Una questione centrale è come le banche europee possano recuperare fiducia”.

Vera MORETTI

Una sola Banca per l’Europa

 

IERI

Berlusconi indeciso: mossa del cavallo o ennesimo coup de théatre per il Cavalier Berlusconi? Ieri l’ex Premier, durante la presentazione del libro di Bruno Vespa, ha fatto sapere che se “Monti si candidasse a fare il leader farei il passo indietro. Non credo che gli convenga, ma se volesse fare il leader di un rassemblement dei moderati io mi occuperei del mio partito” , pavantando poi l’eventualità che “se Monti decidesse di aderire a questa richiesta vi aderirebbe tutto lo schieramento moderato”. Insomma prima Monti no, poi Monti si, poi la svolta: c’è già chi vede nella mossa del Cavaliere di ieri il tentativo di impedire l’avvento della più pericolosa delle fronde, quella dell’ampia area dei moderati del suo partito, pronti a sostenere la candidatura di Monti in contrapposizione alla sua. Ma, e qui è proprio il caso di dirlo, domani del resto è un altro giorno.

Il primo cinguettìo del Papa: “Cari amici è con gioia che mi unisco a voi su Twitter“. Nel giorno in cui i Maya profetizzarono la fine del mondo (o era il 21?!) il Santo Padre compone i suoi primi 140 caratteri: niente passi biblici, niente messaggi evangelici ma solo una benedizione cinguettante.

OGGI

Una sola Banca per l’Europa: dal 1 marzo 2014 la Bce avrà il potere di monitorare 100 banche della zona euro. La decisione è stata presa questa notte dopo 17 ore di consiglio nei Palazzi di Bruxelles. Si tratta del primo fondamentale passo verso l’unione bancaria in Europa: fra le 100 banche monitorate rientrano quelle con asset per almeno 30 miliardi di euro o che rappresentano il 20% del Pil del Paese; a queste si aggiungono gli istituti di credito dei Paesi fuori dalla zona euro che aderiranno alla Ue. Una manovra che ha l’obiettivo di “restaurare la fiducia nel sistema e interrompere il circolo vizioso tra banche e crisi dei debiti”, ha detto Michel Barnier, commissario Ue al mercato Interno. L’accordo finirà quest’oggi sul tavolo dei 27 capi di Stato e di Governo per ottenere il placet finale, prima di approdare al Parlamento europeo. La supervisione unica aprirà la strada alla ricapitalizzazione diretta delle banche da parte del fondo salva-Stati Esm: si tratta di un passo fondamentale per non far pesare sui debiti pubblici le operazioni di sostegno alle banche in difficoltà,dal momento che oggi gli aiuti finanziari sono destinati agli Stati e non direttamente alle banche.

Al Madison Square per Sandy: ad aprire il concerto storico ospitato questa notte al Madison Square Garden di New York non poteva che essere lui: The Boss, Bruce Springsteen sulle note di ‘Land of hope and dreams’. A raggiungerlo sul palco gremito di star della musica internazionale, prima Jon Bon Jovi, anche lui del New Jersey, per il duetto ‘Born to Run’, poi è stata la volta di Roger Waters, fondatore dei Pink Floyd che si è esibito in ‘Another Brick in the Wall’. Ma il momento più atteso della serata è stata l’esibizione di Mick Jagger e dei suoi Rolling Stones sulle note di ‘Crossroads’, insieme alla performance dei Nirvana, con un inedito Paul McCartney nei panni di Kurt Cobain. E ancora Alicia Keys, i The Who e Eddie Vedder dei Pearl Jam, per un evento unico che è riuscito a raccogliere oltre 30 milioni di dollari da destinare al ‘Robin Hood Relief Fund’, un fondo creato per aiutare le persone colpite dall’uragano.

Arnaldo Pomodoro premiato a New York: lo scultore italiano più apprezzato ha ricevuto il “Grand Award of Merit”, il premio che l’American Society of the Italian Legions of Merit assegna a italiani e italo-americani che rappresentano l’eccellenza italiana nel mondo. A ricevere il riconoscimento sono stati anche Fabrizio Michelassi, primario chirurgo al Presbyterian/Weill Cornell Medical Center di New York, Antonin Scalia, giudice della Suprema Corte degli Stati Uniti, Ronald Spogli, ex ambasciatore degli Usa in Italia.

DOMANI

Il futuro delle Generali: l’ad Mario Greco ha convocato per domani il consiglio di amministrazione delle Generali, giocando d’anticipo sul piano industriale a 3 anni per la società che verrà presentato a Londra il prossimo 14 gennaio, in occasione dell’investor day. L’ad del Leone varerà domani, nel cda convocato nel pomeriggio a Milano, lo schema del piano di rilancio e investimenti del gruppo assicurativo triestino: secondo le prime indiscrezioni Greco ha previsto di sfruttare in primis il brand Generali, affiancato da quelli di Alleaenza e Genertel. Lo scopo è anche quello di procedere alla semplificazione anche degli assetti societari del gruppo entro il 2015, con riferimento a Ina-Assitalia, Toro e Fata.

Niente sciopero per venerdì 14 dicembre: salta l’agitazione sindacale che avrebbe compromesso i trasporti pubblici nelle principali città italiane prevista per domani. Lo sciopero generale dei trasporti sarà rinviato all’8 febbraio 2013. “Riteniamo positiva l’istituzione di un fondo nazionale per il Tpl – ha commentato Giovanni Luciano, segretario generale della Fit-Cisl – la destinazione “blindata” delle risorse per il trasporto, la definizione di una progressività dell’incremento tra ricavi da traffico e costi operativi”. Il tram prende la strada dell’accordo?

 

Alessia CASIRAGHI

Lavorare in Europa? Arriva il ‘Passaporto’

di Alessia CASIRAGHI

Un certificato elettronico per lavorare ovunque nell’Ue. Una tessera professionale riconosciuta da tutti i Paesi della Comunità Europea che ha lo scopo di semplificare le regole per la mobilità dei professionisti all’interno dell’Ue. Una sorta di passaporto per muoversi più liberamente alla ricerca di una nuova occupazione nei Paesi Europei aderenti alla Ue.

“L’Europa sta affrontando numerose sfide – ha commentato Michel Barnier, commissario al Mercato interno ed ai Servizi finanziari. – Una di esse sarà l’aumento della domanda di personale altamente qualificato in tutta l’Ue. La proposta odierna sulle qualifiche professionali risponde all’esigenza di disporre di un buon sistema di riconoscimento delle qualifiche per sostenere la mobilità dei professionisti di tutta Europa”.

Per coloro che disporranno del ‘passaporto’ del lavoro sarà più facile trasferirsi dove si prospettano maggiori offerte di lavoro, dando così un contributo alla crescita dell’economia europea. “Sono convinto che l’idea di una tessera professionale europea, sotto forma di certificato elettronico, sia la giusta via da seguire – continua Barnier. – Consentirà di semplificare e accelerare le procedure di riconoscimento per i professionisti disposti a trasferirsi per lavoro”.

Ue: firmato accordo contro la vendita di merci contraffatte online

A Bruxelles, alla presenza di Michel Barnier, Commissario Europeo per il Mercato Interno ed i Servizi,  è stato firmato poche ore fa il Memorandum d’intesa per bloccare la vendita di beni contraffatti su Internet. Con l’accordo, titolari dei diritti e delle piattaforme internet promettono di collaborare per contrastare la vendita di merci contraffatte online.

Aice – Associazione Italiana Commercio Estero in rappresentanza delle aziende italiane impegnate in attività di commercio con l’estero, ha aderito all’iniziativa partecipando, ai lavori preparatori del memorandum, lavorando a stretto contatto con i soggetti coinvolti.  Il Commissario Barnier ha dichiarato che “l’accordo rappresenta una significativa pietra miliare e dimostra la volontà dei soggetti interessati a lavorare insieme nella lotta contro la vendita di merce contraffatta online. Esso stabilisce per la prima volta una serie di principi riconosciuti a livello europeo. Semplicemente, le merci contraffatte non sono gradite nel mercato interno. Questo è un eccellente esempio di ciò che l’Europa realmente intende fare: collaborare per il rispetto dei diritti di proprietà intellettuale, e promuovere allo stesso tempo l’e-commerce. I consumatori, i titolari dei diritti, le piattaforme internet e l’economia europea ha tutto da guadagnare da questo approccio cooperativo“.

A firmare l’accordo sono state: Adidas, The Anti-Counterfeiting Group (ACG), Amazon, BIEM (Bureau des Sociétés gérant les Droits d’Enregistrement et de Reproduction Mécanique) Burberry, Business Action to Stop Counterfeiting and Piracy (BASCAP), eBay, The European Textile and Clothing Confederation (EURATEX), Federazione Moda Italia, Interactive Software Federation of Europe (ISFE), International Video Federation (IVF), Associazione Italiana Commercio Estero (AICE), Lacoste, Lego group, LVMH group, Microsoft, MIH group, Motion Picture Association (MPA) , Nike, Nokia, PriceMinister/Rakuten, Procter & Gamble, Richemont, UNILEVER.

Mirko Zago