Fondi di Garanzia per le pmi dal 7 novembre

L’estensione degli investimenti del Fondo di Garanzia pmi a copertura dei mini bond sarà operativa dal 7 novembre.
Si tratta delle operazioni di sottoscrizione di obbligazioni o titoli similari emessi da piccole e medie imprese.

Le disposizioni operative appositamente aggiornate con le integrazioni relative alla concessione della garanzia su singole operazioni di sottoscrizione di mini bond e le modalità operative relative alla concessione di garanzie su portafogli di mini bond sono state pubblicate sul sito del Fondo di Garanzia per le pmi e del Ministero dello Sviluppo Economico.
Poiché le nuove disposizioni entrano in vigore il quindicesimo giorno successivo alla loro pubblicazione, la data è quella del prossimo 7 novembre.

Le richieste di garanzia relative ai mini bond dovranno essere inviate al Gestore del Fondo utilizzando l’apposito modulo inviato mediante fax, posta (raccomandata A/R) o PEC (Posta Elettronica Certificata).

Il Fondo di Garanzia per le pmi ha lo scopo di favorire l’accesso al credito delle pmi mediante la concessione di una garanzia pubblica che si affianca e spesso si sostituisce alle garanzie reali portate dalle imprese.
Il Fondo può concedere le garanzie fino ad un massimo di risorse impegnate pari a 50 milioni di euro, da ripartirsi per il 40% per le garanzie per singole operazioni di sottoscrizione di mini bond e per il 60% per le garanzie su portafogli di mini bond.

Possono richiedere la garanzia diretta del Fondo, le banche, gli intermediari finanziari e i gestori relativamente a mini bond con le seguenti caratteristiche:

  • finalizzati al finanziamento dell’attività d’impresa;
  • non avere a oggetto la sostituzione di linee di credito già erogate al soggetto beneficiario finale;
  • la sottoscrizione e la messa a disposizione delle somme al soggetto beneficiario finale devono essere successive alla data di delibera del Consiglio di gestione di accoglimento della richiesta di garanzia del Fondo;
  • durata compresa tra 36 e 120 mesi;
  • non essere presenti altre garanzie, reali o assicurative, per la quota coperta dalla garanzia del Fondo;
  • non devono prevedere l’obbligo di conversione.

Vera MORETTI

Operazione Mini-bond in Lombardia

La Regione Lombardia ha messo a disposizione voucher per le aziende del valore complessivo di 2 milioni e mezzo di euro, nell’ambito dell’Operazione Mini-bond.

Il progetto si pone come un canale alternativo a quello bancario e si offre alle imprese per recuperare fondi sul mercato e per emettere obbligazioni.

Una stima recente operata dall’Assessorato alle attività produttive conferma che sono circa 11mila le imprese, medie e grandi, interessate all’iniziativa in tutta la Lombardia, anche nella provincia di Pavia.

A questo proposito, Alberto Cazzani, presidente di Confindustria Pavia, ha dichiarato: “E’ una buona iniziativa, all’estero funziona. In provincia di Pavia, però, il 90% del tessuto produttivo è formato da aziende di piccole dimensioni che non hanno molte possibilità di attivare un’operazione di questo tipo. Confindustria chiede con forza da tempo incentivi per le aggregazioni delle imprese. Facendo rete aumentano le possibilità di innovare e differenziare i mercati“.

La Regione ha approvato venerdì in giunta il progetto che parte con il supporto di Finlombarda.
Verranno individuate le imprese lombarde che hanno la potenzialità per emettere obbligazioni, assistendole sia nella strutturazione delle operazioni di emissione, sia nell’acquisto di quote di obbligazioni.
Alle imprese emittenti verrà concesso un voucher per coprire i costi di emissioni, mettendo a disposizione 2,5 milioni.

Mario Melazzini, assessore regionale alle Attività produttive, ha commentato: “Vogliamo creare un ambiente favorevole alle imprese, mettendo in campo azioni di sistema innovative e integrate, che rispondano concretamente ai loro bisogni e adottando strumenti finanziari adeguati. Con il progetto Minibond diamo attuazione a quanto previsto dalla legge 11 Impresa Lombardia”.

Ha poi concluso Mauro Parolini, assessore regionale al Commercio: “Se Regione Lombardia partecipa con un quota importante tramite Finlombarda, vuol dire che ci crede e così ci possono credere anche gli investitori. Facilitiamo l’accesso delle aziende medie, ma non così grandi, a questo strumento, scendendo anche sotto il taglio minimo dei 5 milioni. Noi pensiamo che questo mercato dei minibond finalmente possa partire, dando una mano a un sistema che, per le regole di “Basilea 3”, vedrà nei prossimi anni una riduzione del credito pari a 100-150 miliardi di euro. Con questo sistema alternativo diamo una mano alle aziende per reperire fondi sul mercato. Inoltre, spesso l’emissione di minibond è anticamera alla quotazione in Borsa“.

Da una prima analisi della Regione le imprese potenziali per questo tipo di intervento sono per oltre il 30% in Lombardia, due su tre con credito positivo.

Vera MORETTI