Smart & Start per imprese, rifinanziato il fondo per le imprese innovative

Per la nascita e la crescita di imprese innovative è stato rifinanziato dal Mimit (Ministero per imprese e made in Italy), guidato da Adolfo Urso,  il fondo Smart & Start destinato a finanziare gli investimenti delle imprese innovative. Arrivano 108 milioni di euro. Ecco chi potrà accedervi.

Smart & Start, fondi differenziati tra Nord e Sud

Il rifinanziamento per gli incentivi Smart & Start arriva attraverso due decreti, il primo vale 8 milioni di euro ed è destinato a Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Marche e Abruzzo.

Il secondo decreto ha maggiore valore e mette a disposizione ben 100 milioni di euro del Programma nazionale “Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027”, diretti ad imprese collocate in Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.

Quali spese possono accedere a Smart & Start?

Con Smart & Start potranno essere finanziati progetti di valore compreso tra 100 mila euro e 1,5 milioni di euro. I progetti dovranno prevedere:

  • acquisto impianti, macchinari e attrezzature tecnologiche che siano coerenti e funzionali con l’attività di impresa;
  • investimenti per l’acquisto di beni immateriali come brevetti, marchi e licenze, certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate, correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
  • servizi per la realizzazione del piano di impresa come consulenze specialistiche, collaudo di soluzioni architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi e simili, servizi forniti da incubatori, marketing digitale;
  • spese per il personale dipendente e collaboratori che lavorino al piano di impresa.

Il fondo Smart & start è gestito da Invitalia, questo implica che le istanze per aderire devono essere inviate attraverso la piattaforma di Invitalia.

Possono accedere all’incentivo le start up costituite da meno di 60 mesi, soggetti che vogliono realizzare una start up e le imprese straniere, che si impegnano a istituire almeno una sede in Italia.

Come già visto, la maggioranza dei fondi è destinata a imprese del Sud Italia.

Leggi anche: Smart & Start: aiuti per le imprese ad alto valore tecnologico

Contributi a fondo perduto per imprese, la lista

Incentivi auto ecologiche 2023: la piattaforma apre il 10 gennaio

Sono nuovamente disponibili i fondi per accedere agli incentivi auto per l’acquisto di veicoli non inquinanti, ecco l’ammontare e le caratteristiche.

Incentivi auto ecologiche 2023: ripartizione del fondo

Con circolare del 30 dicembre 2022, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha reso noto il rifinanziamento del fondo “Riconversione, ricerca e sviluppo del settore automotive” per l’annualità 2023. Il fondo avrà in dotazione 610 milioni di euro così ripartiti:

a) 190 milioni di euro per l’acquisto di auto per il trasporto di persone con almeno 4 posti omologati in una classe non inferiore ad Euro 6, con emissioni comprese nella fascia 0-20 g/Km CO2 e prezzo di listino pari o inferiore a 35.000 euro IVA esclusa;

b) 235 milioni di euro per l’acquisto di automobili omologate in una classe non inferiore ad Euro 6, con emissioni comprese nella fascia 21-60 g/Km CO2 e prezzo di listino pari o inferiore a 45.000 euro IVA esclusa;

c) 150 milioni di euro per l’acquisto di veicoli omologati in una classe non inferiore ad Euro 6, con emissioni comprese nella fascia 61-135 g/Km CO2 e prezzo di listino pari o inferiore a 35.000 euro IVA esclusa;

d) 5 milioni di euro per l’acquisto dei veicoli di categoria da L1e a L7e ( motocicli e ciclomotori) non elettrici;

e) 15 milioni di euro per l’acquisto dei veicoli di categoria da L1e a L7e elettrici;

f) 15 milioni di euro per l’acquisto dei veicoli commerciali di categoria N1 e N2 ( veicoli commerciali per trasporto merci)ad alimentazione esclusivamente elettrica.

Per tutte le categorie viste è previsto che debba trattarsi di veicoli nuovi di fabbrica.

Una quota pari al 5% del fondo è destinata ad attività di car sharing o attività di autonoleggio con finalità commerciali.

Come richiedere gli incentivi auto ecologiche 2023

La prenotazione degli incentivi avviene su piattaforma e la stessa sarà possibile a partire dal giorno 10 gennaio alle ore 10:00.

Affinché si possano prenotare gli incentivi auto è necessario, se trattasi di persona fisica, la dichiarazione di presa d’atto del mantenimento della proprietà del veicolo acquistato per almeno 12 mesi. Nel caso in cui l’acquisto sia finalizzato a car sharing o noleggio è invece necessario allegare la dichiarazione la finalità dell’acquisto per le attività in oggetto, in ogni caso è necessaria la dichiarazione di mantenimento del veicolo per almeno 12 mesi.

Tutti i moduli per le dichiarazioni possono essere trovati sul sito http://ecobonus.mise.gov.it .

Ricordiamo che gli incentivi per l’acquisto di auto ecologiche sono disponibili fino a esaurimento dei fondi.

Leggi anche: Incentivi auto ecologiche estesi anche al 2023. Come funzioneranno?

 

Contributi Nuova Sabatini Green per le imprese. Domande dal 1° gennaio

Le imprese anche per il 2023 potranno ottenere le agevolazioni legate alla Nuova Sabatini, si tratta di contributi legati all’acquisto o al leasing di macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo, ma nel caso in cui si tratti di prodotti green, è prevista una maggiorazione del 30%. Ecco come funzionerà la Nuova Sabatini Green.

Nuova Sabatini Green: cos’è?

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy con la circolare 410823 del 6 dicembre 2022 ha provveduto a ufficializzare l’entrata in vigore della Nuova Sabatini Green rivolta a tutte le imprese, comprese quelle del settore agricoltura e pesca che generalmente sono escluse da molti benefici. La Nuova Sabatini Green sostiene le operazioni di acquisto o leasing di macchinari,  impianti e attrezzature nuovi di fabbrica, tali contributi sono maggiorati del 30% se trattasi di prodotti a basso impatto ambientale.

Generalmente il contributo previsto è pari al valore degli interessi calcolati su un finanziamento di durata quinquennale con un tasso di interesse calcolato sul valore dell’investimento pari a 3,575 per cento. Si ottiene la maggiorazione del 30% nel caso in cui l’impresa beneficiaria sia in possesso di un’idonea certificazione ambientale di processo o di prodotto o un’autodichiarazione rilasciata dai costruttori, importatori o distributori del bene.

Come accedere alle agevolazioni per imprese della Nuova Sabatini Green?

Le domande di agevolazione possono essere presentate dal 1° gennaio 2023 in via telematica attraverso il sito https://benistrumentali.dgiai.gov.it/

Una volta compilata la domanda il richiedente riceverà il CUP, Codice Unico di Progetto, che deve poi essere riportato nelle fatture elettroniche (di acconto e di saldo) riguardanti i beni per i quali si chiede il beneficio, in modo che possa essere riconosciuta l’agevolazione in conto impianti. Per completare la domanda è necessario apporre la firma digitale e indicare un indirizzo PEC.

Si ricorda che le domande per accedere alla Nuova Sabatini Green possono essere presentate dal 1° gennaio 2023, ma la piattaforma sarà accessibile dal 28 dicembre 2022 per il compimento delle attività propedeutiche, è possibile trovare tutte le informazioni al link https://www.mise.gov.it/it/incentivi/agevolazioni-per-gli-investimenti-delle-pmi-in-beni-strumentali-nuova-sabatini

Non possono accedere al beneficio le imprese che sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali, o che comunque si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà. Inoltre non possono accedere se hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea.