Bene l’export made in Italy nei Paesi extra Ue

Ormai lo sappiamo: l’export gode di buona salute, tanto da essere un vero e proprio traino per un’economia, quella italiana, davvero in grave crisi.

A determinare la crescita delle esportazioni è l’aumento di interesse nei confronti dei prodotti Made in Italy da parte dei Paesi extra Ue (+3,9%), che hanno contribuito all’incremento di esportazione di beni di consumo durevoli (+5,2%), prodotti intermedi (+3,8%) e beni strumentali (+3,2%).

A gennaio, in particolare, l’export verso i mercati fuori dalla Comunità Europea è incrementato 17,6%, ovvero molto più della media, ferma all’8,7%.
La diminuzione delle importazioni (-1,8%) è imputabile al calo degli acquisti dai paesi extra Ue (-5,6%), mentre gli acquisti dai mercati Ue sono in crescita (+2,4%).

I settori di maggior interesse si sono dimostrati i mobili, cresciuti del 34,8%, seguiti da altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (24,2%), gli articoli in pelle e simili (23,9%), e gli articoli in gomma (23,2%).
Bene anche i prodotti tessili e i metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (entrambi +15,4%) e gli articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) (+13,7%).

Non così eclatanti, invece, le esportazioni verso i paesi europei, dove a registrare segno positivo sono stati gli articoli in pelle e simili (+6,9%), gli articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) (+2,2%), i prodotti tessili (+0,9%) e gli articoli in gomma (+0,7%).
Nessuna crescita per i mobili, mentre negative sono risultate le esportazioni di metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (-4,0%), e altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (-0,7%).

Per quanto riguarda le importazioni, i settori ad aver fatto registrare segno positivo sono i prodotti tessili (+4,0% paesi UE, + 1,6% extra-UE) , gli articoli in gomma (+3,6% paesi UE, +5,5% extra-UE), i metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+0,3% paesi-UE, +14% paesi extra UE) e gli articoli in pelle e simili (-1,8% paesi UE, +13,4% paesi extra-UE).

In negativo gli articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) (-6,9% paesi UE, -9,5% paesi extra-UE), i mobili (-0,7% paesi UE, -10,6% paesi extra-UE) e gli altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (-4,6% paesi UE, -0,7% paesi extra-UE).

Vera MORETTI

Firenze: le imprese guardano ai mercati d’Oriente

La Camera di Commercio di Arezzo e METROPOLI – Azienda Speciale della CdC di Firenze, con il contributo di Unioncamere Nazionale organizzano la seconda edizione dell’’incoming Italia @ casa2  rivolto alle aziende italiane del settore illuminazione, tessile per la casa, arredo bagno, complemento d’arredo artistico e oggettivistica di design e mobili.

L’evento che si svolgerà nei giorni 18 e 19 giugno a Firenze ha lo scopo di avvicinare le imprese italiane al mercato cinese e giapponese dell’arredamento e del complemento d’arredo. Saranno coinvolti ed invitati 10 operatori selezionati tra i principali importatori e distribuitori nonché studi di architettura ed interior design.Per ulteriori  informazioni contattare il Dott. Francesco Bigazzi (0575303839,francesco.bigazzi@ar.camcom.it), la Dott.ssa Annamaria Quaranta (0552671631). La scheda di adesione e il company profile devono essere inviati entro il prossimo 2 maggio. In allegato la lettera di presentazione dell’iniziativa.  

Fonte: camcom.gov.it

Il legno ‘made in Brianza” alla conquista della Russia

Mobili, oggetti di design e complementi d’arredo. Sono le creazioni “made in Brianza” ad avere affascinato gli algidi Russi ai Saloni Worldwide di Mosca. Secondo i dati raccolti dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza su dati Istat-Coeweb, il legno brianzolo ha conquistato le 60 imprese presenti alla manifestazione di riferimento per il sistema casa-arredo della Russia e dei mercati limitrofi.

Ecco i numeri: 1 milione e 200 mila euro il valore dell’investimento economico delle piccole e medie imprese della Brianza ai Saloni Worldwide di Mosca (di cui il 20% stanziato dalla Camera di commercio di Monza e Brianza), 60 milioni di euro il giro di esportazioni avviate nei primi 6 mesi del 2011 dalle imprese dell’arredo di Milano e della Brianza allargata, tra Monza e Como, con il mercato sovietico.

La crescita delle esportazioni rispetto al 2010 è del 12,6%, pari al 22,6% dell’interscambio totale di mobili tra Italia e Russia. Delle 59 imprese accompagnate dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza e Promos ai Saloni Worldwide di Mosca ben 54 sono del “distretto Brianza”. Artigianalità delle lavorazioni e cura dei materiali caratterizzano le imprese dell’eccellenza nella produzione del “mobile classico”, che hanno rappresentato oltre l’80% degli espositori al Salone, aziende manifatturiere dove i complementi d’arredo si trasformano in vere e proprie “opere d’arte” della tradizionale manifattura della Brianza.

Presenti anche le piccole e medie imprese della produzione del design moderno, con mobili “gioielli” dal gusto contemporaneo.

Alessia Casiraghi