Alitalia, Montezemolo designato presidente

Il Consiglio di amministrazione di Alitalia, riunitosi mercoledì, secondo quanto si apprende, ha individuato Luca Cordero di Montezemolo, presidente della Ferrari dal 1991 fino a poche settimane fa, come presidente designato della nuova Alitalia. Designato, invece, vice presidente il ceo di Etihad, James Hogan. Il cda ha anche richiesto il versamento dell’anticipo di 80 milioni di prestito ponte sui 300 milioni di aumento di capitale deciso quest’estate fondamentale per proseguire le attività in attesa del conferimento delle attività nella nuova compagnia. La nomina dovrebbe arrivare dopo l’approvazione della fusione da parte delle autorità europee, attesa entro il 17 novembre. Montezemolo, comunque, non avrà deleghe operative, che saranno tutte attribuite all’amministratore delegato Silvano Cassano.

Montezemolo: «Abbassare le tasse è una scelta obbligata»

In una lettera indirizzata al Corriere il presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo torna a indicare la via per la ripresa economica: «occorre un piano straordinario e di ampio respiro (un piano industriale, si direbbe in un’azienda), che parta dall’unico vero obiettivo in grado di salvare il Paese, far ripartire la crescita attraverso uno shock di competitività». Il fondatore della NTV e vicepresidente di Unicredit da fine 2012 continua: «la stagione dei tagli lineari della spesa pubblica si è conclusa con un fallimento. La spesa è aumentata costantemente e l’efficienza delle politiche pubbliche non è migliorata. Bisogna prenderne atto e da oggi in poi cambiare approccio, mettendo al centro dell’azione dei ministri la responsabilità sulla gestione dei propri dicasteri, con obiettivi misurabili e il massimo di trasparenza sul loro raggiungimento».

Per il dirigente d’azienda bolognese non ci sarà la tanto sospirata ripresa economica se non verranno messe in campo «risorse consistenti per gli investimenti e soprattutto per diminuire le tasse su imprese e lavoro» perché «agganciare la ripresa adesso deve diventare il nostro unico obiettivo. Per farlo bisogna agire su più fronti e con provvedimenti articolati inseriti in un unico piano coerente, misurabile e credibile».