Un bando per le pmi toscane attive nell’Ict

La Regione Toscana ha pubblicato un bando che stanzierà ben 3 milioni di euro per finanziare progetti di investimento in innovazione delle micro, piccole e medie imprese, nei settori “Ict e fotonica, fabbrica intelligente, chimica e nanotecnologia“.

I settori prioritari sono quelli indicati nella “Strategia di Ricerca e Innovazione per la Smart Specialisation in Toscana” e l’innovazione può essere mirata a prodotti, servizi e processi nuovi o significativamente migliorati rispetto a quelli precedentemente disponibili, in termini di caratteristiche tecniche e funzionali, prestazioni, facilità d’uso.

Il progetto può riguardare mutamenti significativi nelle pratiche di gestione aziendale, nell’organizzazione del lavoro o nelle relazioni con l’esterno e nuove strategie di marketing sostanzialmente diverse da quelle già adottate dall’impresa.

Tra le spese finanziabili ci sono quelli che riguardano brevetti, acquisto di nuovi strumenti e attrezzature ed assunzione di personale qualificato.

L’investimento totale ammissibile di ciascun progetto non deve essere inferiore a 50mila euro e superiore a 500mila e il contributo, in conto capitale, è del 30% della spesa.

Le domande devono essere inoltrate tramite il sistema informatico di Sviluppo Toscana spa entro il 31 ottobre.

Vera MORETTI

Alta tecnologia nell’empolese

Un Centro sperimentale di alta tecnologia per supportare le diverse filiere produttive locali è stato presentato alla stapma dal sindaco di Empoli, Luciana Cappelli e da Tiziano Cini, direttore dell’Agenzia per lo Sviluppo Empolese Valdelsa.

Particolare attenzione sarà data alle opportunità fornite dalle nanotecnologie per la messa a punto di nuovi materiali e nuovi processi in settori produttivi di interesse del territorio, come:
– biomedico,
– farmaceutico,
– vetro e ceramica altamente performanti,
– settore plastico,
– settore della depurazione e della catalisi,
– energia alternativa,
– tessile innovativo,
– edilizia sanitaria avanzata.

Sede dei laboratori sarà l’edificio di via Paladini, che fino a poco tempo fa ospitava l’ospedale vecchio. I locali individuati per il laboratorio risultano particolarmente adeguati all’idea progettuale, in quanto la stessa sede ospiterà il polo universitario locale: una contiguità che potrà agevolare il raccordo stabile del Centro con risorse umane e intellettuali provenienti dal mondo accademico (laureandi, giovani ricercatori, dottorandi, ecc.). L’investimento è davvero importante, che per lavori edili ed attrezzature vale quattro milioni di euro.