Aiuto, come faccio a trovare clienti online?

Una volta che ho trovato un nome a dominio coerente e costruito il sito internet della mia attività, ora arriva il bello: devo fidelizzare la mia utenza e farmi conoscere in rete, per poter puntare ad allargare il bacino di contatti e acquisire nuovi clienti. Per quanto bello e ricco possa essere il mio sito, infatti, se resta un bruscolino nell’universo del web non avrò fatto un lavoro efficace. Se mi si passa la metafora, è come se avessi costruito un bellissimo castello in mezzo alla campagna: finita l’opera, devo creare le strade perché la gente possa venire a vedere quanto è ben fatto.

Farsi conoscere e farsi trovare in rete – e di conseguenza acquisire nuovi, potenziali clienti – significa essere ben posizionati sui motori di ricerca, Google in primis. Già l’aver scelto un nome a dominio coerente con la mia attività è un primo passo, come abbiamo visto nella scorsa puntata. Ora, per rafforzare ancora di più questo buon inizio, devo popolare il mio sito con tanti contenuti che abbiano attinenza con quanto faccio. Se, per tornare all’esempio della scorsa puntata, ho un’attività di vendita camicie online, inserirò nel sito contenuti che parlano di storia della camicia, dei diversi tagli del collo, di moda e tendenze della camicia, di segreti sartoriali ecc… e, magari, anche un blog. In questo modo, sarò meglio indicizzato da Google e dai motori di ricerca, che vedranno il mio sito come una risorsa ricca e aggiornata, premiandomi nel posizionamento dei risultati. Senza contare che anche il mercato mi vedrà come un sito affidabile e di valore.

Per essere più incisivi in questa azione di posizionamento sui motori, Google stessa mette a disposizione degli strumenti semplici ed efficaci: si tratta di spazi a pagamento tramite l’attività di keyword advertising, che consentono di inserire annunci pubblicitari testuali sul motore e sui siti che ospitano gli annunci di Google. Nulla di complesso, anzi… Chi non ha dimestichezza con questo tipo di dinamiche, e magari ancora non possiede un sito, può infatti andare sul sito di Google AdWords e verificare facilmente quali parole chiave sono più adatte alla propria attività inserendole nel campo di sinistra. Se invece ha già un sito, può inserire l’indirizzo nel campo di destra e otterrà le parole chiave più efficaci da utilizzare per i suoi annunci su Google.

Un tool ulteriore per gli utenti più smaliziati lo dà sempre Google AdWords con il cosiddetto Strumento stima traffico, raggiungibile da questa pagina. Inserendo nel campo di sinistra una frase che individua bene la mia attività (tipo “vendita camicie online”), nel campo centrale la cifra massima che sono disposto a spendere per ogni visitatore portato sul mio sito dalle AdWords e nel campo di destra il budget massimo giornaliero che posso investire per questa attività, lo strumento mi calcola quanti visitatori avrà il mio sito in base a quanto sono disposto a investire per attirarli. Come dire, un calcolo rapido per capire se il gioco (utenti guadagnati) vale la candela (denaro investito).

Come vedete, dunque, fare attività di Search Engine Marketing (o SEM, come si dice comunemente) non è, almeno per i fondamentali, roba da smanettoni. Basta avere una idea chiara di business, un sito ben fatto e sempre aggiornato, un dominio efficace e un minimo di capacità di giocare con le keyword. Tutti strumenti che, per inciso, LAMIAIMPRESAONLINE.IT di Google mette a disposizione a costo zero a chi vuol fare business in rete. Perché il fai da te, specialmente nella new economy, è spesso premiante, ma se ci si mette nelle mani di chi certe cose le fa di mestiere ed è leader nel farle… beh, il business probabilmente ci guadagna.

Paolo DI STEFANO (esperto di webmarketing e SEO)

Dimmi che dominio hai e ti dirò chi sei

Per chi ha un’attività e vuole creare un proprio sito a essa dedicata, la scelta del nome a dominio, così come quella dell’estensione, è importantissima per far sì di essere trovati facilmente dai motori di ricerca, Google in primis, e trarre così beneficio per il proprio business.

La prima cosa da tenere presente nella scelta di un nome a dominio efficace è che questo sia il più possibile rispondente alla mia attività o alla mia ragione sociale. Se, per esempio, possiedo un hotel che si chiama Miramonti a Cortina, dovrò cercare di acquistare prima di tutto il dominio hotelmiramonti (con quale estensione, lo vedremo più avanti). Siccome però i nomi a dominio sono ormai milioni e milioni, non è infrequente constatare che quello che corrisponde alla mia ragione sociale sia già occupato da qualche omonimo e, quindi, indisponibile. In questo caso posso articolare meglio il mio nome a dominio o scomporlo utilizzando segni come il “-“, cercando quindi di accaparrarmi nomi come hotelmiramonticortina o hotel-miramonti ecc…

Laddove la mia attività preveda anche un e-commerce, è invece meglio cercare di fare mio un dominio che abbia a che vedere non tanto con la mia ragione sociale, quanto con l’attività di vendita che esercito. Se, per esempio, ho una società che si chiama Camiceria Marisa, che esercita anche la vendita di camicie anche online, meglio puntare su un dominio come venditacamicieonline piuttosto che su uno come camiceriamarisa; questa scelta ha un duplice vantaggio: da un lato, la persona che non mi conosce ma che vuole comprare online una camicia, più facilmente inserirà nel motore di ricerca la query “vendita camicie online” e, in questo modo, il mio sito sarà sicuramente tra i primissimi risultati (se non il primo), in quanto la sua sintassi coincide esattamente con quella della ricerca; dall’altro, sono quasi certo, in questo modo, di aver acquisito un cliente, perché questo troverà sul mio sito quello che sta cercando – dando per scontata l’ottima qualità del mio assortimento e del mio servizio ;-).

In sostanza, dunque, se voglio comunicare con una clientela fidelizzata, che già mi conosce e apprezza la mia attività, è più conveniente scegliere un nome a dominio vicino alla mia ragione sociale; se invece apro un sito per cercare nuovi mercati e nuovi clienti, meglio scegliere un nome a dominio che richiami l’attività che svolgo, utilizzando parole chiavi che identifichino il mio business.

Ultimo, ma non meno importante, nella scelta del mio nome a dominio è meglio che utilizzi un nome facile da memorizzare e ricordare. Visto che siamo in casa sua, Infoiva è un caso di questi: un nome breve, che include in sé già l’essenza del sito ed è facilmente memorizzabile. Un requisito indispensabile per finalizzare l’utenza: chi conosce Infoiva digita nel browser l’indirizzo perché se lo ricorda, chi cerca su un motore notizie relative alle partite IVA lo trova ai primi posti e lo ricorda senza difficoltà.

Passiamo ora alla scelta dell’estensione. Il consiglio è quello di registrare il proprio dominio con il maggior numero di estensioni possibili o, almeno, quelle più utilizzate in Italia, il .it e il .com. La prima fa parte di quel gruppo di estensioni legate a un’area geografica (.it per l’Italia, .co.uk per la Gran Bretagna, .jp per il Giappone ecc…), la seconda individua più precisamente un sito di natura commerciale.

Altre estensioni piuttosto utilizzate sono il .net (che indica una rete, un’estensione di servizio), il .org (pensato per enti e no profit), il .info, in rapida espansione negli ultimi tempi.

Ci sono poi il .eu, che identifica la zona geografica dell’Europa, e ultimamente anche il .co, estensione commerciale analoga al .com che serve a creare nuovi domini in quanto il classico .com è ormai troppo inflazionato. In ogni caso, è sempre bene proteggere il proprio brand partendo, come detto, dall’accaparrarsi il proprio .it e .com, a cascata poi gli altri.

Sconsigliamo invece di acquistare domini territoriali diversi dal .it (.es, .co.uk, .ru ecc…) se la propria attività ha un business o un e-commerce confinati solo in Italia. Diversamente, se si pensa di espandere il proprio business all’estero, meglio mettere le mani avanti e acquistare le estensioni relative ai mercati in cui si prevede di entrare per il futuro.

Sia per la registrazione del proprio nome a dominio sia per quella della relativa estensione, ci sono degli enti appositi cui rivolgersi. La soluzione più easy oggi, però, è offerta da  LAMIAIMPRESAONLINE.IT, il nuovo servizio lanciato da Google, Pagine Gialle, Register.it, Poste Italiane. Grazie a questi attori, ciascuno leader nella fornitura di servizi e soluzioni di propria competenza, è possibile registrare il proprio dominio e, successivamente, creare in modo facile e intuitivo il proprio sito. Senza contare che il servizio offerto da LAMIAIMPRESAONLINE.IT è completamente gratis.

Per concludere, quando volete scegliere il vostro nome a dominio e la sua estensione, seguite i nostri consigli e, magari, aprite “Il nome della rosa” di Umberto Eco all’ultima pagina; troverete questa frase: “Stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus” (“la rosa primigenia esiste in quanto nome, noi possediamo i semplici nomi”). Dal Medioevo un suggerimento per esserci da protagonisti nel mondo digitale.

Paolo DI STEFANO (esperto di webmarketing e SEO)