Fermo amministrativo auto, perché arriva in questi giorni?

Molti contribuenti in questi giorni stanno ricevendo, o riceveranno a breve comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate di fermi amministrativi auto, o ganasce fiscali. Perché questi invii massivi?

Perché contribuenti stanno ricevendo il fermo amministrativo auto?

Il fermo amministrativo auto, o ganasce fiscali, è un provvedimento adottato dall’Agenzia delle Entrate nel caso in cui risultino delle cartelle di pagamento non regolarmente pagate. Ciò che in questi giorni sembra strano è l’invio massivo da parte dell’AdE, quindi molti si chiedono come mai vi è tale particolare concentrazione in questo periodo.

Sappiamo ormai bene che entro il 30 settembre 2023 l’Agenzia delle Entrate ha comunicato ai contribuenti che hanno chiesto l’adesione alla rottamazione quater il prospetto delle cartelle che possono essere rottamate. Nello stesso sono indicati le rottamazioni totali, parziali e le cartelle che invece non possono rientrare nella rottamazione quater. Inoltre sono indicate le rate da pagare con le relative scadenze.

Cosa succede alle cartelle per le quali è stata chiesta la rottamazione quater e non sono state incluse perché non rientranti nella normativa prevista? Semplicemente riprendono vita e devono essere pagate regolarmente con il loro carico di sanzioni e interessi.

Non solo, per le stesse dove è possibile si possono applicare misure come il fermo amministrativo. Questo è il motivo per il quale molti contribuenti stanno ricevendo ora avvisi di fermo amministrativo.

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Cosa fare quando si riceve un avviso di fermo amministrativo?

Ricordiamo che quando si riceve un provvedimento con preavviso di fermo amministrativo si hanno 30 giorni di tempo per versare il dovuto oppure chiedere chiarimenti in merito se si ritiene che le somme non siano dovute.

Vi sono inoltre dei limiti alle ganasce fiscali, infatti se il veicolo è in uso a un disabile non è possibile applicare il fermo amministrativo, inoltre vi sono limiti nel caso in cui il veicolo sia utilizzato per attività di impresa.

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In genere quando vi è il fermo amministrativo auto, la stessa non può circolare su strada, non può essere rottamata, ma può essere vendita. Inoltre vi è il divieto di esportazione. Chi viene sorpreso alla guida di un veicolo sottoposto a fermo rischia una sanzione pecuniaria da 1.988 euro a 7.953 euro.

Nuova rottamazione quater, come scoprire se la propria cartella rientra

La nuova rottamazione quater prevede delle agevolazioni, ecco come capire se la cartella esattoriale di cui si è titolari rientrerà tra le nuove regole.

Nuova rottamazione quater, la pace fiscale

Nella nuova legge di bilancio è stata inserita una nuova pace fiscale per chi è titolare di cartelle esattoriali. In particolare i debiti affidati all’Agenzia delle entrate riscossione dal primo gennaio 2020 al 30 giungo 2022. Ma anche uno stralcio per i debiti con importo fino a mille euro risalenti dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2015 se già affidati all’ente riscossione. Queste infatti sono le regole principali inserite nella legge di Bilancio 2023 (legge n.197/2022).

Nuove regole che comunque permettono ai cittadini di mettersi in regola con i pagamenti. Anche perché solo attraverso questo tipo di misure è possibile pagare i debiti che si sono accumulati, spesso durante il periodo di difficoltà economica. Ed in ogni caso permette al Fisco di recuperare parte dei propri crediti nei confronti del cittadino, e quindi fare cassa.

Nuova rottamazione quater, tra pagamenti e stralcio

Lo stralcio dei debiti 2023 prevede il pagamento di parte capitale del debito senza interessi, delle cartelle affidate all’Agenzia delle entrate riscossione dal primo gennaio 2000 al 30 giungo 2022. La procedura non sarà automatica, ma il contribuente dovrà presentare un’apposita domanda entro il 2 maggio 2023. 

Gli importi possono essere pagati in due molti diversi. In unica soluzione entro il 31 luglio 2023. Oppure in un massimo di 18 rate di cui le prime due con scadenza il 31 luglio ed il 30 novembre 2023. Le restanti 16 rate, andranno saldate a decorrere dal 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2024. Sarà quindi pagare i propri debiti in 5 anni.

A differenza di quanto avviene per il pagamento a rate dei debiti, che prevede una domanda apposita, nel caso dello stralcio la procedura è automatica. Nel caso dello stralcio totale la procedura è automatica e sarà direttamente l’agente di riscossione a provvedervi entro il 31 marzo 2023. Saranno stralciate le cartelle che hanno un importo inferiore a mille euro,

Come verificare se la propria cartella è inclusa nella rottamazione?

La procedura è più semplice di quella che si pensa. Basta collegarsi al sito dell’Agenzia delle entrate ed accedere con lo Spid, CIE o CNS.  A questo punto occorre accedere alla sezione “Controlla la tua situazione”. Sarà possibile verificare le cartelle esattoriali a partire dal 2000, controllare le rateizzazione e le procedure in corso su tutto il territorio nazionale. Com’è intuitivo la procedura riguarda tutte le cartelle esattoriali che sono gestite dall’Agenzia delle entrate riscossione. In ogni caso è possibile conoscere la propria situazione debitoria e capire anche se la propria cartella esattoriale sarà eliminata.