Nuova Sabatini 4.0, in arrivo nuove risorse

Il sottosegretario al ministero delle Imprese e al Made in Italy, Massimo Bitonci, intervenuto al Forum dei Commercialisti e degli Esperti Contabili, ha sottolineato che sono in arrivo i fondi per la Nuova Sabatini Formazione 4.0. Ecco chi potrà ottenere le agevolazioni.

Nuova Sabatini 4.0: occorrono nuove regole per semplificare l’accesso

Il Forum dei Commercialisti e degli Esperti Contabili è sempre un’occasione di incontro importante e mette a disposizione innumerevoli spunti. La prima cosa sottolineata da Massimo Bitonci  nel suo intervento è che, in uno scenario di crescita delle imprese, è necessario rivedere la disciplina della Nuova Sabatini in modo che non insorgano più controversie con l’Agenzia delle Entrate. Vi devono quindi essere regole semplici che non abbiano bisogno di interpretazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Questa dichiarazione va nella stessa direzione indicata da Maurizio Leo, sottosegretario al ministero dell’Economia e delle Finanze che nell’introdurre la riforma fiscale ha sottolineato che vi è bisogno di semplificare e ridurre il ricorso a istanze di interpello.

Leggi anche: Riforma fiscale: pronta la nuova bozza. Ecco cosa contiene

Credito di imposta per la formazione dei dipendenti

Le imprese che vogliono innovare potranno continuare quindi a usufruire del riconoscimento di un credito di imposta per le imprese che decidono di portare innovazione al loro interno attraverso un adeguato piano di formazione. Le spese agevolabili sono:

  • costi del personale relativo alle ore di formazione 4.0;
  • spese connesse al progetto di formazione, ad esempio spese di viaggio, spese per i formatori, materiali comunque connessi alla formazione stessa;
  • esborsi a titolo di consulenza;
  • spese indirette relative al progetto di formazione.

Per potersi avvalere del credito di imposta è necessario indicarlo nella dichiarazione dei redditi inerente al periodo in cui la spesa è stata sostenuta, ad esempio nella dichiarazione 2023 per le spese sostenute nel 2022, e negli esercizi successivi fino alla completa copertura del credito di imposta maturato. Il credito di imposta può essere fatto valere esclusivamente a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di sostenimento delle spese ammissibili utilizzando i modello F24, generalmente utilizzato per la compensazione dei crediti di imposta.

Nuova Sabatini 4.0 e green: arrivano nuovi fondi

Il sottosegretario Bitonci ha annunciato lo stanziamento dei fondi per la Nuova Sabatini a partire dal mese di marzo 2023.

La Nuova Sabatini prevede il riconoscimento del credito di imposta per l’acquisto o il leasing di nuovi macchinari dotati di tecnologia 4.0. Tra i “macchinari” agevolabili vi sono anche software, hardware, beni strumentali, attrezzature. Questi devono però incidere sulla produzione andandola a migliorare, inoltre la legge di bilancio 2020 ha previsto una specifica dotazione finanziaria volta ad agevolare gli investimenti in tecnologie green, cioè capaci di ridurre l’impatto ambientale della produzione. Per tali operazioni la domanda può essere presentata a partire dal 1° gennaio 2023 dalle PMI (Piccole e Medie Imprese).

Si ottiene un contributo in conto impianti determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento ad un tasso d’interesse annuo pari al 3,575 per cento.

Leggi anche: Contributi Nuova Sabatini Green per le imprese. Domande dal 1° gennaio

Contributi Nuova Sabatini Green per le imprese. Domande dal 1° gennaio

Le imprese anche per il 2023 potranno ottenere le agevolazioni legate alla Nuova Sabatini, si tratta di contributi legati all’acquisto o al leasing di macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo, ma nel caso in cui si tratti di prodotti green, è prevista una maggiorazione del 30%. Ecco come funzionerà la Nuova Sabatini Green.

Nuova Sabatini Green: cos’è?

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy con la circolare 410823 del 6 dicembre 2022 ha provveduto a ufficializzare l’entrata in vigore della Nuova Sabatini Green rivolta a tutte le imprese, comprese quelle del settore agricoltura e pesca che generalmente sono escluse da molti benefici. La Nuova Sabatini Green sostiene le operazioni di acquisto o leasing di macchinari,  impianti e attrezzature nuovi di fabbrica, tali contributi sono maggiorati del 30% se trattasi di prodotti a basso impatto ambientale.

Generalmente il contributo previsto è pari al valore degli interessi calcolati su un finanziamento di durata quinquennale con un tasso di interesse calcolato sul valore dell’investimento pari a 3,575 per cento. Si ottiene la maggiorazione del 30% nel caso in cui l’impresa beneficiaria sia in possesso di un’idonea certificazione ambientale di processo o di prodotto o un’autodichiarazione rilasciata dai costruttori, importatori o distributori del bene.

Come accedere alle agevolazioni per imprese della Nuova Sabatini Green?

Le domande di agevolazione possono essere presentate dal 1° gennaio 2023 in via telematica attraverso il sito https://benistrumentali.dgiai.gov.it/

Una volta compilata la domanda il richiedente riceverà il CUP, Codice Unico di Progetto, che deve poi essere riportato nelle fatture elettroniche (di acconto e di saldo) riguardanti i beni per i quali si chiede il beneficio, in modo che possa essere riconosciuta l’agevolazione in conto impianti. Per completare la domanda è necessario apporre la firma digitale e indicare un indirizzo PEC.

Si ricorda che le domande per accedere alla Nuova Sabatini Green possono essere presentate dal 1° gennaio 2023, ma la piattaforma sarà accessibile dal 28 dicembre 2022 per il compimento delle attività propedeutiche, è possibile trovare tutte le informazioni al link https://www.mise.gov.it/it/incentivi/agevolazioni-per-gli-investimenti-delle-pmi-in-beni-strumentali-nuova-sabatini

Non possono accedere al beneficio le imprese che sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali, o che comunque si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà. Inoltre non possono accedere se hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea.