Finanziamenti per le imprese innovative in Sardegna

 

Puntare sull’innovazione per uscire dalla crisi. La Regione Sardegna offre un bando per favorire la crescita delle piccole imprese innovative già presenti sul territorio, mirato a coprire fino al 70% delle spese sostenute dall’azienda per portare avanti progetti di innovazione e ricerca.

I soggetti beneficiari sono le imprese innovative costituite da meno di 6 anni dalla partecipazione al bando, che rientrano nella categoria di piccole imprese e presentano sede legale ed operativa nel territorio della Sardegna. Le imprese, per fare domanda del finanziamento, dovranno altresì dimostrare di aver destinato almeno il 15% del totale dei costi operativi a spese di ricerca e sviluppo in almeno uno dei tre anni precedenti la concessione dell’aiuto, Nel caso si trattasse di “start-up” i costi di ricerca e sviluppo di almeno il 15% dovranno risultare nella revisione contabile del periodo fiscale corrente.

Il finanziamento messo a disposizione della Regione dovrà essere utilizzato per la realizzazione di un piano di sviluppo aziendale – investimenti e spese di gestione – finalizzato alla crescita produttiva e commerciale dell’azienda, nonché alla realizzazione di attività di R&S funzionali all’avvio delle attività produttive. Tale piano di sviluppo aziendale dovrà essere superiore a 200.000 euro: il finanziamento mira a coprire fino ad un massimo del 70% delle spese  ammissibili, e in ogni caso, non potrà superare il valore di 1 milione di euro per azienda.

Le spese ritenute ammissibili dovranno essere sostenute entro 30 mesi dalla data di concessione e non oltre la data del 30 giugno 2015.

Ma quali sono le spese ammissibili?

Per il piano di sviluppo produttivo e commerciale dell’impresa:

  • spese riguardanti impianti, macchinari e attrezzature
  • acquisizione di licenze di sfruttamento o di conoscenze tecniche brevettate o non brevettate, acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne a prezzi di mercato
  • spese per personale dipendente, inclusi oneri sociali obbligatori, che dovranno riferirsi, per una quota pari ad almeno il 40%, a dipendenti o collaboratori di nuova acquisizione
  • spese per l’acquisizione di consulenze tecniche e servizi (per un valore non superiore al 30%)
  • spese di gestione e funzionamento connesse con la realizzazione del Piano di sviluppo produttivo e commerciale dell’impresa
  • locazione di immobili destinati all’esercizio di impresa
  • locazione finanziaria di macchinari e attrezzature
  • utenze connesse con l’utilizzo dei locali (energia elettrica, gas, acqua, servizi di telecomunicazione)
  • spese per la progettazione e realizzazione di materiale promozionale
  • spese per la partecipazione a fiere ed eventi nazionali ed internazionali

Per il Progetto di R&S, il cui ammontare non dovrà però superare il 30% delle spese ritenute ammissibili dal Piano di sviluppo aziendale

  • spese per personale tecnico e di ricerca
  • strumenti e attrezzature di ricerca
  • prestazioni di terzi (per un valore non superiore al 30%)

E’ possibile inviare la domanda di adesione al bando Imprese Innovative tramite il sito Sardegna Ricerche compilando l‘apposito form on-line. Tre le scadenze previste per l’invio della domanda:

I Call – a partire dalle ore 12.00 del 05/10/2012 e fino alle ore 12.00 del 30/11/2012
II Call – a partire dalle ore 12.00 del 03/12/2012 e fino alle ore 12.00 del 28/02/2013
III Call – a partire dalle ore 12.00 del 01/03/2013 e fino alle ore 12.00 del 30/04/2013

La richiesta di adesione al bando compilata on line dovrà essere poi trasmessa in formato cartaceo a Sardegna Ricerche entro 15 giorni consecutivi dalla data di trasmissione telematica all’indirizzo: Sardegna Ricerche, Loc. Piscinamanna, Ed. 2 – Polaris, 09010 Pula (CA).

Per ulteriori informazioni è possibile visionare il Bando Nuove imprese innovative.

Lazio: 58 milioni di euro alle PMI innovative

Imprese innovative, start up e spin off. Sono questi i destinatari del fondo di 58 milioni di euro stanziato dalla regione Lazio, tramite la Filas e grazie ai fondi europei Por Lazio 2007-2013.

I fondi sosterranno piccole e medie imprese, nonché microimprese del Lazio impegnate nella realizzazione di progetti altamente innovativi. Le aree interessate dal Bando dell’Asse I sono ricerca, innovazione e rafforzamento della base produttiva.

Diverse le entità degli stanziamenti: 4 milioni saranno a disposizione per lo start up di nuove realtà imprenditoriali e di spin-off che valorizzino i risultati di ricerche condotte da università e organismi di ricerca del Lazio, sia pubblici che privati. L’obiettivo è incentivare le spin-off, fenomeno di nascita recente ma che vede la regione Lazio al primo posto per il Centro-Sud e al quinto in Italia. Ai vertici troviamo infatti Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Piemonte, che nell’ultimo decennio hanno dato vita a 46 nuove aziende a partire da progetti di ricerca nati tra università e centri di ricerca italiani.

20 milioni di euro saranno invece destinati al bando co-research, mirato a sviluppare forti sinergie tra sistema della ricerca pubblica e privata e mondo produttivo. I protagonisti in questo caso cono le PMI e le piccole ‘nuove imprese innovative‘, che riceveranno un finanziamento fino ad un massimo di 300.000 euro per azienda. Grazie al bando co-research infatti, le PMI e le piccole e nuove imprese innovative di produzione e di servizi alla produzione – in collaborazione con gli organismi di ricerca – potranno presentare progetti di sviluppo sperimentale e ricerca industriale fortemente innovativi della durata massima di 24 mesi.

Il bando legato alla microinnovazione riceverà invece una fetta di 30 milioni di euro destinati sempre alle micro e piccole imprese. Lo scopo è supportare le aziende con un aiuto pari al 70% dell’investimento ritenuto congruo per realizzare progetti, della durata di 12 mesi, di alta innovazione di prodotto, processo, innovazione organizzativa e marketing. Anche gli investimenti materiali per l’attuazione di progetti d’innovazione potranno essere finanziati con uno stanziamento pari al 50%.

I restanti 4 milioni di euro riguarderanno invece i voucher per l’innovazione delle piccole imprese di produzione o di servizi. Si tratta di un finanziamento pari al 70% da impiegare nell’acquisto di diverse tipologie di servizi: dalla gestione della proprietà intellettuale ai servizi tecnologici, dai sevizi di supporto per utilizzare al meglio il design a quelli per l’aggiornamento gestionale e per la crescita dell’impresa, fino ai servizi per la ricerca dei nuovi mercati.

A.C.