I 10 profili professionali che avranno più opportunità di lavoro fino al 2026

Le offerte di lavoro, dal 2022 al 2026, produrranno un fabbisogno addizionale di assunzioni tra 1,3 e 1,7 milioni di nuove opportunità. A fare la stima sono le proiezioni di Unioncamere – Anpal, Sistema Informativo Excelsior. A fronte di tanti posti messi a disposizione dalle imprese italiane, circa il 40% delle nuove offerte di lavoro risulteranno inattese. I motivi riguardano la mancanza degli skill e dei profili professionali richiesti. A presentare le maggiori difficoltà di reperimento di candidati in linea con le competenze richieste, soprattutto il settore dell’Industria 4.0, della transizione ecologica e di quella digitale, punti fermi del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (Pnrr).

Mercato del lavoro dal 2022 al 2026: dalle imprese oltre 1,5 milioni assunzioni di medio-alto profilo

Nel quinquennio dal 2022 al 2026 le imprese e la Pubblica amministrazione daranno la caccia a oltre 1,5 milioni di lavoratori ma, secondo le stime di Unioncamere e Anapal, il 40% dei posti di lavoro non troverà la collocazione del relativo profilo professionale e di competenze richiesto. Si tratta, soprattutto, di profili tecnici e scientifici, di periti, di diplomati Its  e di laureati nelle discipline Stem. È possibile dunque fare una classifica di quali saranno le competenze e i lavori che avranno maggiori possibilità di facile assunzione, proprio per la mancanza di candidati ideali.

Assunzioni, come si muove il mercato del lavoro nei prossimi 5 anni e quante possibilità di impiego ci sono

In totale, tra nuovi posti di lavoro e ricambio generazionale (2,8 milioni di lavoratori andranno a sostituire il personale in uscita dal mondo del lavoro), il numero totale delle assunzioni nel quinquennio dal 2022 al 2026 sarà compreso tra 4,1 e 4,5 milioni di lavoratori. L’intervallo da 1,3 a 1,7 milioni di lavoratori riguarda il surplus occupazionale, ovvero quante assunzioni e posti di lavoro sono previsti in più per le misure messe in campo dagli investimenti della Next Generation Eu e dal Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (Pnrr). Le maggiori difficoltà che avranno le imprese nel reperire i profili giusti riguarderà le competenze medie e alte, ma anche i tecnici specializzati saranno ambiti nei prossimi cinque anni. Inoltre, secondo la ricerca, già al termine del 2022 il mercato del lavoro dovrebbe registrare numeri in ripresa che riporteranno le assunzioni ai livelli pre-Covid di fine 2019.

Quali saranno le competenze più richieste dalle imprese nei prossimi cinque anni?

In linea con gli obiettivi dei maggiori programmi di investimento europei, le competenze green e digitali saranno tra le più richieste nei prossimi cinque anni. Le competenze nel campo della transizione ecologica, in particolare, richiederà capacità nel campo del risparmio energetico e della sostenibilità ambientale da 2,4 a 2,7 milioni di nuovi occupati. Per il 60% di questi nuovi posti di lavoro (pari a 1,5-1,6 milioni di lavoratori), inoltre, si richiederanno competenze elevate, come ad esempio, l’informatico ambientale (chiamato a sviluppare applicazioni e software di difesa del patrimonio ambientale), o come l’avvocato ambientale. Ci sarà notevole richiesta anche di altre figure professionali nel campo, come quella del mobility manager, dell’energy manager, dell’ecodesigner, dell’esperto in acquisti verdi e dell’esperto di marketing ambientale.

Quali competenze digitali saranno richieste dalle imprese fino al 2026?

Parallelamente alla transizione ecologica, le imprese e la Pubblica amministrazione chiederanno sempre più profili con competenze digitali. Dall’indagine Unioncamere e Anpal emerge che il settore privato e la PA assumeranno tra il 2022 e il 2026 da 2,1 a 2,3 milioni di lavoratori con competenze digitali. Si chiederanno, in particolare, professionalità come tecnici informatici, sviluppatori di software, analisti programmatori. Ma anche figure emergenti come il cloud computing specialist, i big data specialist, gli esperti in IoT, specialisti nell’Intelligenza artificiale e lo specialista in robotica. Gli ambiti per i quali queste figure lavoreranno saranno la trasformazione digitale, il cloud, il mobile, i big data e la cyber security.

Assunzioni nella Pubblica amministrazione, le previsioni dal 2022 al 2026

L’indagine Unioncamere e Anpal fornisce previsioni anche sulle assunzioni della Pubblica amministrazione. Tra il 2022 e il 2026 si prevede che verranno assunti fino a 770 mila nuovi dipendenti del pubblico impiego. Oltre il 90% sarà la percentuale del ricambio generazionale e di sostituzione del personale, pari a 726 mila nuovi lavoratori nei cinque anni. L’incremento di lavoratori per gli investimenti del Pnrr e della Next Generation Eu è stimato in 44 mila nuove unità. In particolare, i flussi in ingresso più consistenti nella Pubblica amministrazione si registrano nella Giustizia e nel supporto della gestione dei processi inerenti l’attuazione del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza.

Quali saranno i titoli di studio che saranno maggiormente richiesti dal 2022 al 2026?

Gli orientamenti della domanda di lavoro delle imprese e della Pubblica amministrazione vanno nella direzione di profili sempre più tecnici e specializzati. Di conseguenza crescerà la richiesta sia dei diplomati che dei laureati. Ma proprio tra questi potenziali candidati si riscontra la maggiore difficoltà nel reperire le figure maggiormente richieste. Soprattutto per quanto riguarda le materie Stem (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica). Il mismatch evidenzia un gap tra domanda e offerta di circa il 40%, con i profili diplomati e laureati capaci di coprire il 60% appena delle richieste provenienti dalla Pubblica amministrazione e dalle imprese. Il gap tra offerte di lavoro e profili con le competenze adeguate sussiste anche per gli indirizzi dell’edilizia, della logistica e della meccanica.

Quali sono i 10 profili più introvabili per mancanza di competenze?

In definitiva, le 10 figure professionali che avranno più chance di essere assunte per mancanza sul mercato del lavoro delle competenze richieste saranno, nell’ordine:

  • gli elettrotecnici con il 74,7% di difficoltà nel reperire le figure adeguate;
  • gli ingegneri elettrotecnici con il 74,1% di difficoltà;
  • gli installatori, i manutentori e i riparatori di apparecchiature con il 74,4% di difficoltà;
  • i meccanici collaudatori con il 69,8% di difficoltà;
  • i saldatori e i tagliatori a fiamma con il 68,6% di difficoltà;
  • gli agenti immobiliari con il 68,4% di difficoltà;
  • i tecnici programmatori con il 67% di difficoltà;
  • gli specialisti di saldatura elettrica e a norme Asme con il 66,8% di difficoltà;
  • i meccanici artigianali e i riparatori di automobili con il 64% di difficoltà;
  • gli agenti assicurativi con il 62,3% di difficoltà.

I 10 lavori più richiesti fino a giugno 2022

Nei tre mesi di aprile, maggio e giugno del 2022 saranno 1.379.830 le nuove assunzioni previste dalle imprese. La stima, in ogni modo, comincia a risentire delle difficoltà per le imprese causate dal caro dei prezzi delle materie prime e dell’energia. In particolare, il rallentamento si percepisce nella riduzione delle assunzioni di settori come la manifattura e le costruzioni. Già nel mese di aprile, rispetto a marzo scorso, sono stimate seimila assunzioni in meno nella manifattura. Il calo risulta evidente anche nel confronto con i dati di marzo del 2021: -5,9% delle opportunità di lavoro nel settore.

Perché molte delle offerte di lavoro non corrispondono a nuove assunzioni effettive?

Penalizzanti, inoltre, risultano essere le difficoltà delle imprese a scovare i profili ritenuti più idonei per competenze e professionalità. La difficoltà di ricerca degli skill ideali è la causa per la quale circa 4 nuove offerte di lavoro su 10 rimangono insoddisfatte. I dati sono stati elaborati da Unioncamere e da Anpal nell’ambito del Sistema Informativo Excelsior.

Assunzioni previste ad aprile, maggio e giugno 2022: impiegati e addetti ai servizi e attività commerciali

Nei tre mesi di aprile, maggio e giugno 2022 sono 1.379.830 le nuove assunzioni stimate nel mondo del lavoro in Italia. Di questa cifra, una prima grande classificazione delle esigenze occupazionali delle imprese porterà alla chiesta soprattutto di impiegati (110.980 nuove assunzioni ad aprile, maggio e giugno 2022) e di addetti alle professioni commerciali e di personale nei servizi (431.750 nuove assunzioni).

Operai e professioni non qualificate, quante assunzioni servono nel secondo trimestre del 2022?

Non mancherà la richiesta delle imprese degli operai specializzati (193.190 nuove assunzioni nel trimestre); dei conduttori di impianti e degli operai addetti ai macchinari fissi e mobili (173.770 nuove opportunità di lavoro nel trimestre). Inoltre, le imprese avranno bisogno di figure con skill elevati, come professioni intellettuali, scientifiche e ad alta specializzazione (76.200 nuove assunzioni nel secondo trimestre del 2022); nei tre mesi, ci sarà necessità anche di dirigenti per 3.390 unità. Infine, le professioni non qualificate saranno ambite per 225.640 nuove unità.

Offerte di lavoro, quali sono le 10 professioni più cercate dalle imprese nel secondo trimestre 2022?

Tra le necessità occupazionali delle imprese, è possibile stilare una classifica dei 10 lavori più ricercati nel secondo trimestre del 2022. Nel dettaglio:

  • addetti nelle attività di ristorazione sono ricercati per 257.580 opportunità di lavoro;
  • personale non qualificato nei servizi di pulizia e in altri servizi alle persone per 132.270 nuovi posti di lavoro;
  • addetti alle vendite sono ricercati per 105.730 nuove offerte di lavoro;
  • conduttori di veicoli a motore per 75.340 nuovi posti di lavoro;
  • personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna delle merci per 48.850 nuove offerte di lavoro;
  • operai specializzati e artigiani delle costruzioni e nel mantenimento delle strutture edili per 46.340 nuove offerte di lavoro;
  • impiegati addetti alla segreterie e agli affari generali richiesti per 44.420 nuovi posti di lavoro;
  • gli impiegati addetti all’accoglienza e all’informazione della clientela ricercati per 40.030 nuovi posti di lavoro;
  • tecnici dei rapporti con i mercati per un totale di 30.900 nuovi posti di lavoro;
  • tecnici della salute per un totale di 30.680 nuove assunzioni previste nel secondo trimestre del 2022.

Quali sono gli altri profili più ricercati nelle offerte di lavoro?

Altre professioni e profili risultano, inoltre, maggiormente richiesti dalle imprese. Tra queste:

  • artigiani e operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni con 30.560 nuove opportunità di lavoro;
  • meccanici artigianali, montatori, riparatori e manutentori di macchine fisse e mobili per 27.320 nuove offerte di lavoro;
  • conduttori di macchine per movimento terra, per il sollevamento e per il maneggio dei materiali con 23.560 nuove offerte di lavoro;
  • professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali con 22.580 nuove opportunità di lavoro;
  • tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni per 20.320 nuovi posti di lavoro;
  • ingegneri e professioni assimilati per 18.000 nuove opportunità di impiego;
  • tecnici dell’organizzazione e dell’amministrazione delle attività produttive per 15.420 nuove opportunità di lavoro
  • tecnici in campo ingegneristico con 14.850 nuovi posti di lavoro;
  • professioni qualificate nei servizi personali e alle persone con 14.710 nuove offerte di lavoro;
  • operai addetti all’assemblaggio di prodotti industriali con 14.020 nuove opportunità di lavoro.

Offerte di lavoro, quali sono i profili che le imprese hanno più difficoltà a trovare?

Accanto alle richieste e alle offerte di lavoro, le imprese fanno presente delle difficoltà nel reperire i profili e le competenze richieste. Ragione per la quale, in vari settori, 4, 5 o 6 nuovi posti di lavoro rimangono vacanti. Mancano o i candidati o la preparazione adeguata degli stessi. In particolare, per il solo mese di aprile 2022, ecco le professioni per le quali le imprese hanno le maggiori difficoltà a trovare i profili richiesti:

  • dirigenti e direttori con il 70,3% di difficoltà a trovare i candidati ideali;
  • farmacisti, biologi e altri specialisti delle scienze della vita con il 68,10% delle offerte di lavoro che rimarrà vacante;
  • operai elle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche con il 60,1% di difficoltà;
  • medici e altri specialisti della salute con il 58,7% di difficoltà nel reperire gli skill adeguati;
  • conduttori di mezzi di trasporto (58,5% di difficoltà);
  • specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche (55,7% di difficoltà);
  • operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici (54,6% di difficoltà);
  • tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione (54,1% di difficoltà);
  • operai specializzati nelle industrie del legno e della carta (54,1% di difficoltà);
  • tecnici della sanità, dei servizi sociali e dell’istruzione (54% di difficoltà).
  • operai nelle attività metalmeccaniche richiesti in altri settori (52,9% di difficoltà).

Offerte di lavoro, in quali parti d’Italia ci sono più possibilità?

L’indagine di Unioncamere e Anpal classifica anche le zone d’Italia dove è stimato il maggior numero delle offerte di lavoro. In particolare, per il solo mese di aprile, il maggior numero delle offerte di lavoro è previsto per le regioni del Nord Ovest; a seguire le regioni del Sud e dalle Isole, quelle del Nord Est e quelle del Centro Italia.

Quali sono le città italiane con più offerte e posti di lavoro?

Milano si conferma la provincia con le maggiori opportunità di lavoro ad aprile, seguita da:

  • Roma con 25.960 nuove offerte di lavoro;
  • Napoli con 16.550 nuove opportunità di lavoro;
  • Torino con 12.080 nuovi posti di lavoro;
  • Brescia con 10.460 nuove opportunità di lavoro;
  • Venezia con 10.580 nuovi posti di lavoro.
  • Verona con 9.070 nuove offerte di lavoro;
  • Firenze con 7.430 nuove opportunità di lavoro;
  • Bari con 7.380 nuovi posti di lavoro.

I 10 lavori più cercati dalle imprese

Ad aprile 2022 saranno 368 mila circa le nuove assunzioni programmate dalle imprese. Il dato, però, inizia a risentire del caro prezzi delle materie prime e dell’energia. In particolare, il settore che mostra la riduzione delle assunzioni più evidente è quello della manifattura. Rispetto al mese di marzo, infatti, sono previste 6 mila assunzioni in meno. La riduzione è evidente anche rispetto a marzo del 2021: -5,9% delle offerte di lavoro nel settore. Pesano, infine, le difficoltà delle imprese a trovare i profili giusti. La mancanza degli skill ricercati causerà la condizione per la quale circa il 40% dei posti disponibili rimarranno vacanti. I dati sono stati elaborati da Unioncamere in collaborazione con Anpal nell’ambito del Sistema Informativo Excelsior.

Assunzioni previste ad aprile impiegati e addetti ai servizi e attività commerciali

Ad aprile 2022 sono 367.720 le entrate previste nel mondo del lavoro. Di questi, una prima grande classificazione porterà alla ricerca soprattutto di impiegati, di addetti alle professioni commerciali e nei servizi di 132.910 unità. In particolare, gli impiegati ricercati saranno 30.790, rispetto alle professioni commerciali e nei servizi che richiederanno assunzioni per 102.130 posti. Altri 104.390 saranno le assunzioni tra gli operai e i conduttori di impianti e di macchine.

Operai e professioni non qualificate, quante assunzioni servono?

Nel dettaglio, gli operai specializzati ricercati ammontano a 54.730, più dei conduttori di impianti e gli operai di macchinari fissi e mobili (49.660 assunzioni previste dalle imprese). Le professioni più elevate offriranno oltre 72 mila nuove opportunità di impiego. In particolare, le imprese avranno bisogno di assumere in professioni tecniche per 49.010 unità; le professioni intellettuali, scientifiche e ad alta specializzazione per 22.120 nuove unità; i dirigenti per 960 unità. Infine, le professioni non qualificate saranno ambite per 58.320 nuove unità.

Offerte di lavoro, quali sono le 10 professioni più cercate dalle imprese?

Tra le offerte di lavoro delle imprese, è possibile stilare una classifica dei 10 lavori più ricercati dalle imprese ad aprile 2022. Nel dettaglio:

  • cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici offrono 57.590 opportunità di lavoro;
  • personale non qualificato nei servizi di pulizia e in altri servizi alle persone per 34.220 nuovi posti di lavoro;
  • operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici per 23.660 nuove offerte di lavoro;
  • conduttori di mezzi di trasporto per 21.740 nuovi posti;
  • commessi e altro personale qualificato in negozi ed esercizi all’ingrosso con 20.140 nuove opportunità di lavoro;
  • operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche per 18.210 nuove offerte di lavoro;
  • tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione per 16.860 nuove opportunità di lavoro;
  • personale di amministrazione, di segreteria e dei servizi generali per 16.200 nuovi posti di lavoro;
  • i tecnici delle vendite, del marketing e della distribuzione commerciale per 13.750 nuove offerte di lavoro;
  • operai nelle attività metalmeccaniche richiesti in altri settori per 13.130 nuove opportunità di lavoro.

Quali sono gli altri profili più ricercati nelle offerte di lavoro?

Altre professioni risultano, inoltre, maggiormente richieste dalle imprese. Tra queste:

  • personale non qualificato nella logistica, facchini e corrieri con 12.950 nuovi posti di lavoro;
  • gli addetti all’accoglienza, alle informazioni e all’assistenza della clientela con 11.530 nuove offerte di lavoro;
  • gli operatori dell’assistenza sociale, in istituzioni o domiciliari con 10.820 nuove opportunità di lavoro;
  • tecnici amministrativi, finanziari e della gestione della produzione con 7.540 nuove offerte di lavoro;
  • commessi e altro personale qualificato nella grande distribuzione con 6.910 nuovi posti;
  • operai specializzati e conduttori di impianti nell’industria alimentare con 6.620 nuove offerte di lavoro;
  • conduttori di macchinari mobili con 6.510 offerte di lavoro;
  • operai specializzati e conduttori di impianti nelle industrie tessili, nell’abbigliamento e nelle calzature con 6.170 offerte di impiego;
  • progettisti, ingegneri e professioni assimilate con 5.800 nuove offerte di lavoro;
  • personale non qualificato nelle attività industriali e assimilati con 5.530 nuove opportunità di lavoro.

Offerte di lavoro, quali sono i profili che le imprese hanno più difficoltà a trovare?

Accanto ai posti di lavoro e alle offerte di impiego, le imprese lamentano le difficoltà nel trovare i profili ricercati. Ragione per la quale, in molti settori, quattro, cinque o sei nuovi posti di lavoro rimarranno vacanti sia per mancanza di candidati che per la preparazione inadeguata degli stessi. Nel dettaglio, ecco le professioni per le quali le imprese hanno le maggiori difficoltà a trovare gli skill ricercati:

  • dirigenti e direttori con il 70,3% dei posti vacanti;
  • farmacisti, biologi e altri specialisti delle scienze della vita con il 68,10% dei posti che rimarranno vacanti;
  • operai elle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche con il 60,1% di difficoltà;
  • medici e altri specialisti della salute con il 58,7% di difficoltà nel reperire i profili adeguati;
  • conduttori di mezzi di trasporto con il 58,5% di difficoltà;
  • specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche con il 55,7% di difficoltà;
  • operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici con il 54,6% di difficoltà;
  • tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione con il 54,1% di difficoltà;
  • operai specializzati nelle industrie del legno e della carta con il 54,1% di difficoltà;
  • tecnici della sanità, dei servizi sociali e dell’istruzione con il 54% di difficoltà.
  • operai nelle attività metalmeccaniche richiesti in altri settori con il 52,9% di difficoltà.

Offerte di lavoro, in quali parti d’Italia ci sono più possibilità?

L’indagine di Unioncamere e Anpal offre anche informazioni relative alle parti d’Italia dove è presente il maggior numero delle offerte di lavoro. Nel dettaglio, dei 367.720 nuovi posti di lavoro calcolati nel mese di aprile 2022:

  • 108.770 sono offerte di lavoro provenienti dalle regioni del Nord Ovest;
  • 94.360 provengono dalle regioni del Sud e dalle Isole;
  • 91.820 offerte di lavoro sono situate nelle regioni del Nord Est;
  • 72.770 dal Centro Italia.

Quali sono le città italiane con più offerte e posti di lavoro?

Milano si conferma la provincia con le maggiori opportunità di lavoro (31.070), seguita da:

  • Roma con 25.960 nuove offerte di lavoro;
  • Napoli con 16.550 nuove opportunità di lavoro;
  • Torino con 12.080 nuovi posti di lavoro;
  • Brescia con 10.460 nuove opportunità di lavoro;
  • Venezia con 10.580 nuovi posti di lavoro.
  • Verona con 9.070 nuove offerte di lavoro;
  • Firenze con 7.430 nuove opportunità di lavoro;
  • Bari con 7.380 nuovi posti di lavoro.

I 10 settore dove ci sono più offerte di lavoro

Quali saranno i settori nei quali ci saranno maggiori offerte di lavoro a marzo, aprile e maggio 2022? Alla domanda ha risposto l’indagine Excelsior di Anpal e Unioncamere che prevede l’ingresso nel mercato del lavoro in questi tre mesi di 1.133.600 nuovi profili, dei quali 359 mila nel solo mese di marzo. La quota più elevata delle nuove assunzioni andrà a vantaggio dei servizi. Infatti 809.880 offerte di lavoro riguarderanno il commercio, i servizi di alloggio e di ristorazione e quelli turistici, i servizi alle imprese e i servizi alle persone. A seguire, 323.730 nuove offerte di lavoro riguarderanno l’industria.

Servizi, industria e costruzioni, quante nuove assunzioni ci saranno nei prossimi mesi del 2022?

La ripresa dall’emergenza sanitaria passerà dunque per un piano di assunzioni di oltre 1.1 milioni di nuove unità. Nello specifico dei macro-settori delle offerte di lavoro, i servizi alle imprese richiederanno il maggior numero di assunzioni (295 mila); a seguire i servizi di alloggio e di ristorazione, più i servizi turistici occuperanno 242.310 nuove unità; l’industria manifatturiera e le Pubblic utilities 221.270 assunzioni; i servizi alle persone 136.530 nuovi assunti, poco più di quelli del commercio (136.010) ingressi nel mondo del lavoro; infine il settore delle costruzioni avrà 102.460 nuovi assunti.

Ripartizione territoriale, dove si assumerà di più tra marzo e maggio 2022?

In ambito territoriale, il maggior numero di assunzioni si avrà nel Nord-Ovest (336.950 unità); a seguire il Sud e le Isole con 300.270 nuove assunzioni; il Nord Est con 286.730 nuovi ingressi nel mondo del lavoro; infine il Centro con 209.660 nuove assunzioni. Il maggior numero delle offerte di lavoro riguarderà le imprese da 1 a 49 dipendenti (749.510 assunzioni previste); quelle da 50 a 249 dipendenti vedranno l’ingresso di 200.210 nuovi ingressi e quelle di oltre 250 dipendenti 183.880 nuove unità lavorative.

In quali province ci saranno più assunzioni da marzo a maggio 2022?

Tra le province dove ci saranno maggiori opportunità di lavoro si ritrovano:

  • Milano con 33.180 nuove assunzioni;
  • Roma con 23.560 assunzioni;
  • Napoli con 17.120 opportunità di lavoro;
  • Torino con 12.350 assunzioni;
  • Brescia con 9.990 assunzioni;
  • Verona con 8.400 assunzioni;
  • Bari con 8.370 offerte di lavoro;
  • Bologna con 8.180 nuovi posti di lavoro;
  • Venezia con 7.820 assunzioni;
  • Firenze con 7.350 assunzioni.

In quale province ci saranno maggiori opportunità di lavoro per i giovani rispetto al totale delle opportunità?

Tra le province che offriranno maggiori opportunità di lavoro per i giovani, in percentuale rispetto alle opportunità che si presenteranno, si ritrovano:

  • La Spezia con il 35,4%;
  • Cuneo con il 35%;
  • Rieti con il 34,9%;
  • Asti con il 33,9%;
  • Fermo con il 33,6%;
  • Vicenza con il 33,4%:
  • Trento con il 33,3%;
  • Trieste con il 33%;
  • Modena con il 32,9%;
  • Udine con il 32,6%.

Offerte di lavoro, quali sono i 10 settori dove si assumerà di più da marzo a maggio 2022?

Nel dettaglio dei settori che avranno maggiormente bisogno di assumere, sul totale di oltre 1,1 milioni di nuovi ingressi nel mondo del lavoro, ecco quali saranno i 10 ambiti sui quali puntare:

  • i servizi di alloggio e di ristorazione e i servizi turistici avranno bisogno di assumere 242.310 nuove unità;
  • servizi alle persone vedranno l’assunzione nei tre mesi di 135.530 nuove unità;
  • il commercio con 136.010 nuove opportunità di lavoro;
  • le costruzioni con 102.460 nuove assunzioni;
  • i servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone con 100.850 nuovi ingressi nel mondo del lavoro;
  • servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio con 85.980 nuove assunzioni;
  • le industrie meccaniche ed elettroniche con 57.080 nuove offerte di lavoro;
  • i servizi avanzati di supporto alle imprese con 50.660 nuove opportunità di impiego;
  • l’industria metallurgica e dei prodotti in metallo con 49.730 nuove offerte di lavoro;
  • i servizi informatici e delle telecomunicazioni con 33.540 opportunità di lavoro.

Atri settori dove si assumerà molto nel periodo tra marzo e maggio 2022

Tra gli altri settori dove ci saranno

  • le industrie alimentari, delle bevande e del tabacco con 27.380 nuove assunzioni;
  • le industrie chimiche e farmaceutiche, della plastica e della gomma con 22.840 nuove opportunità di lavoro;
  • industrie tessili, dell’abbigliamento e delle calzature con 21.630 nuove offerte di lavoro;
  • i servizi finanziari e assicurativi con 13.920 offerte di lavoro;
  • le industrie del legno e del mobile con 11.790 nuove assunzioni;
  • i servizi dei media e della comunicazione con 10.090 assunzioni;
  • le industrie della lavorazione dei minerali non metalliferi e le industrie estrattive con 8.600 nuove offerte di lavoro;
  • industrie della carta, della cartotecnica e della stampa con 6.540 nuove assunzioni;
  • le altre industrie con 15.690 assunzioni.

 

 

 

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