Contributi INPS: aggiornato il tasso di interesse legale

A seguito della decisione della BCE di aumentare il costo del denaro di ulteriori 0.50 punti percentuali, L’Inps rende noti i nuovi tassi di interesse da versare sui contributi previdenziale, ecco cosa cambia per imprese, lavoratori autonomi e professionisti.

Contributi Inps: nuovi tassi in caso di ritardo pagamento

La politica monetaria della BCE continua prevedere aumenti del costo del denaro periodici e costanti al fine di contenere la spinta inflazionistica. Con l’ultimo aumento del 16 marzo 2023, il costo del denaro ha raggiunto il livello del 3,50%. Questa sta già influenzando i tassi di interesse per mutui e prestiti e si riversa ora anche sugli interessi da versare sui contributi previdenziali.

L’Inps con la circolare 31 del 20 marzo 2023 ha reso noti i nuovi tassi di interesse e sanzioni applicate. Le stesse si applicano a partire dal 22 marzo 2023.

L’interesse di dilazione per la regolarizzazione rateale dei contributi e delle sanzioni dal 22 marzo 2023 vede l’applicazione di un tasso del 9,50%. I piani di ammortamento emessi e notificati prima di tale data non subiranno variazioni.

Per quanto riguarda le sanzioni civili per il mancato o ritardato pagamento di contributi e premi, si applica la sanzione pari al 9% ( tasso del 3,5% maggiorato del 5,5%).

Resta fermo che in caso di evasione, la sanzione civile è pari al 30% nel limite del 60% dell’importo dei contributi e premi non versati alla scadenza.

In caso di procedure concorsuali continuano a trovare applicazione le sanzioni ridotte con riduzione massima del tasso di interesse del 5%.

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