I tre temi caldi del Cni per il nuovo Parlamento

Il Consiglio nazionale forense, nell’ambito di un talk evento avvenuto presso il Tempio di Adriano di Roma, ha redatto la propria agenda con le proposte da presentare a quello che sarà il futuro parlamento e a chi, in particolare, formerà il prossimo esecutivo.

Titolo dell’assise è “Al governo che verrà. Sicurezza, ambiente, open data: gli ingegneri per il futuro dell’Italia” e le tematiche trattate sono essenzialmente tre, considerate “sinonimi di altrettanti programmi generali che possono risollevare l’Italia dalle secche della recessione ed essere quel volano utile per far ripartire la crescita economica”.

Primo tema “caldo” è quello della sicurezza, ovvero il “riassetto del territorio flagellato dal dissesto idrogeologico, sicurezza per la non più rinviabile ristrutturazione antisismica del nostro patrimonio abitativo, privato e pubblico”.
Si fa anche riferimento all’adozione di una politica ambientale che si basi sull’efficienza energetica, che vede nelle energie rinnovabili “la risorsa di qualità per la modernizzazione del Paese”.

Altrettanto importante è considerata “una politica dei rifiuti virtuosa, incentrata su scelte moderne e all’avanguardia, anche come strumento fondamentale per sottrarre, soprattutto al Sud, ma non solo, il business alle mafie”.

Un passo fondamentale rimane, per gli ingegneri, l’accesso sempre più esteso alla tecnologia e agli open data da parte della pubblica amministrazione.
Senza questo, è considerato impossibile progredire, a livello nazionale ma anche mondiale.

Vera MORETTI

In Lazio un bando per una PA più scorrevole e semplice

Nell’ambito del progetto inerente l’attuazione degli Open Data, Regione Lazio ha dato il via ai primi bandi rivolti alle imprese e agli enti locali.

Si tratta di un’iniziativa che, attraverso un finanziamento di 12 milioni di euro, ha come obiettivo quello di creare un comparto della pubblica amministrazione che sia innovativo, ma anche garante di trasparenza e semplificazione.
I contributi per i quali beneficeranno le imprese partecipanti riguardano la creazione di prodotti, software, servizi e applicazioni finalizzate alla gestione digitale delle banche dati in possesso degli enti pubblici locali.

I bandi destinati alle pmi saranno contributi erogati fino al 70% dell’investimento, per importi non superiori ai 150mila euro per le imprese singole, e fino al 75%, con tetto massimo di 200mila euro, per le aggregazioni di imprese.

Ci sarà un ulteriore bando che riguarderà la concessione di incentivi per realizzare il portale dati.lazio.it, una banca dati pubblica regionale.

Vera MORETTI

Pubblica Amministrazione 2.0

La Pubblica Amministrazione sbarca on line. E’ stato inaugurato il portale dati.gov.it, il nuovo sito che punta a rendere più trasparente la Pubblica Amministrazione attraverso l‘Open Data. Grazie al nuovo sistema, i dati della Pubblica Amministrazione saranno fruibili e consultabili on line sia dalle imprese che sai singoli cittadini, in modo da creare un rapporto più efficiente e di rispetto dei canoni di trasparenza tra Imprese e PA. ‘Open government‘ è uno strumento in grado di rendere i “dati pubblici disponibili su supporti leggibili, modificabili e informato aperto”.

A promuovere e inaugurare il nuovo servizio online i ministri Brambilla e Brunetta, che durante la conferenza stampa di presentazione ha spiegato come il portale dati.gov.it è un progetta che aspira a diventare “hub degli open data della PA italiana. I dati saranno messi a disposizione di chiunque li voglia utilizzare per sviluppare applicazioni dedicate o per fini di analisi, in modo completo, libero da licenze e accessibile”.

E saranno proprio i cittadini e le imprese a diventare i protagonisti della rivoluzione 2.0 della Pubblica Amministrazione. Il Ministro Brunetta ha infatti lanciato “Apps4italy“, un contest che premierà le migliori app sviluppate da cittadini, associazioni, comunità di sviluppatori e aziende concernenti l’utilizzo dei dati pubblici. Lo scopo è di stimolare la partecipazione attiva delle piccole e medie imprese nello sviluppo di applicazioni basate sui dati messi in rete.

Ma dati.gov.it non è certo il primo portale italiano del settore pubblico a entrare nel mondo delle app. Già tre anni fa l’Inail aveva dato vita a una piattaforma tecnologica per la condivisione di dati online, impegnandosi nello sviluppo di “servizi web e applicazioni per smartphone, molti destinati anche ad aziende e consulenti del lavoro”.

Alessia Casiraghi