In aumento le imprese del turismo

I dati resi noti da un’indagine condotta dall’Osservatorio Confesercenti relativi al settore turistico hanno portato buone nuove: nel secondo trimestre 2015, infatti, sono aumentate le imprese appartenenti al settore del turismo e della somministrazione.

Tra aprile e giugno di quest’anno, infatti, sono stati contati 8.684 alberghi, bar e ristoranti in più rispetto allo stesso periodo del 2014, per una variazione positiva del 2%.

La crescita più sostanziosa è stata rilevata a Sud e nelle Isole, dove l’aumento è stato del 2,5%, mentre nel Centro-Nord la crescita è dell’1,8%.
L’aumento di imprese riguarda in particolare le grandi città. Nei comuni capoluoghi di Regione le imprese aumentano del 3,1%, per un totale di 4.189 attività: più della metà della crescita registrata a livello nazionale.

Esmeralda Giampaoli, presidente Fiepet, Federazione italiana esercenti pubblici e turistici, ha dichiarato in proposito: “Il settore prova a ripartire, ma le difficoltà rimangono intatte. Serve stretta su irregolari e abusivi della ricettività turistica e della somministrazione”.

Vera MORETTI

Confesercenti: “Tra maggio e giugno oltre 7mila nuove aperture”

Uno spiraglio di luce nel buio pesto della crisi gli ultimi rilevamenti condotti dall’Osservatorio Confesercenti nel terzo bimestre 2013: sono 7mila le nuove aperture nel terzo bimestre di quest’anno tra i commercianti al dettaglio.

Il saldo è positivo sia per il piccolo e medio commercio al dettaglio alimentare (1.191 iscrizioni e 924 chiusure) sia per la distribuzione no-food (6.355 aperture contro 5.200 cessazioni). Mentre il settore moda, uno dei più colpiti dalla crisi dei consumi di questi ultimi anni, resta il più in difficoltà in questo periodo, con un saldo a maggio-giugno ancora negativo di 132 unità.

Dopo lungo tempo torna il saldo bimestrale positivo, ma per Confesercenti non si tratta ancora di un risultato soddisfacente, in quanto non si arrestano le cessazioni del commercio al dettaglio, nei primi sei mesi dell’anno le imprese che hanno chiuso senza essere sostituite sono state 11.328, la bellezza di 63 aziende al giorno.

Rimane comunque il saldo positivo di questi ultimi due mesi, con l’appello della Confesercenti alla cautela: “Un’esile speranza, non si rovini tutto con eccessi di burocrazia. Prioritario evitare la stangata d’autunno”.

d.S.