Confcommercio Verona contro il turismo abusivo

L’abusivismo sembra destinato a proliferare indisturbato in tutti i settori.
In questo caso, arriva la protesta di Confcommercio Verona, che chiede provvedimenti seri contro l’abusivismo nel settore turistico.

A scagliarsi contro coloro che, lavorando illegalmente, mettono a repentaglio le tante imprese che, invece, svolgono il loro lavoro con onestà e professionalità, è Paolo Arena, presidente di Confcommercio Verona: “In questo momento di grave crisi è fondamentale assicurare il pieno rispetto delle regole da parte delle imprese che operano sul territorio: per questo Confcommercio Verona sta studiando, insieme alla Polizia Municipale, la possibilità di attivare congiuntamente sistemi di prevenzione e di denuncia immediata per debellare le tante, troppe realtà che ancora agiscono fuori dal campo della liceità“.

Nonostante il pieno appoggio della Polizia Municipale, che effettua controlli a tappeto per arginare questa piaga, le evasioni nel comparto sono ancora molte e, per questo, si richiedono indagini ancora più capillari, per smascherare chi aggira le normative regionali e locali operando in parallelo e sfuggendo all’imposta di soggiorno e ai tributi locali.

Molto importante, per Arena, è che la legge regionale preveda l’obbligo della partita Iva per tutte le attività complementari agli hotel e aggiunge: “Per debellare il fenomeno delle attività ricettive che non rispettano le regole o che sono abusive è necessario uno sforzo congiunto di tutte le Forze di Polizia, dell’Assessorato al turismo della Provincia, dei Vigili del fuoco, dei Settori igiene degli alimenti e dell’ambiente delle U.L.S.S. e degli stessi cittadini costretti a convivere, nei loro immobili, con attività ricettive che generano un via vai di persone non conosciute e che non sottostanno ad alcun controllo. L’abusivismo sta assestando colpi pesanti all’imprenditoria regolare, già fiaccata da una crisi senza precedenti: bisogna agire in fretta“.

Vera MORETTI

Lettera ai sindaci veronesi da Confcommercio Verona

Non è ancora entrata in vigore ma già fa paura e spinge a prendere immediati provvedimenti.
Si tratta della Tares, la nuova tassa sui rifiuti che i cittadini dovranno pagare nell’anno appena iniziato.
Per salvaguardare le tasche dei cittadini veronesi, Confcommercio Verona ha inviato una lettera a tutti i sindaci dei 98 Comuni della provincia di Verona chiedendo loro di applicare l’aliquota minima per il costo del servizio applicato alle imprese.

La lettera, firmata dal presidente Paolo Arena e dal direttore generale Giorgio Sartori, recita così: “Com’è accaduto per l’Imu, anche il debutto del nuovo prelievo porterà alle imprese rappresentate un salasso. Da ottobre Confcommercio, a livello nazionale, sta tentando di ottenere un rinvio al 2014 ma il Governo, sinora, non ha ascoltato le istanze confermando l’avvio nei tempi previsti. Auspichiamo che la vostra amministrazione nella definizione del nuovo tributo non vada ad appesantire ulteriormente i bilanci delle imprese, cercando di contenere il più possibile il costo del servizio di raccolta e dello smaltimento dei rifiuti; in particolare chiediamo che, nel definire il costo per la componente dei servizi cosiddetti indivisibili (illuminazione pubblica, manutenzione delle strade, verde pubblico), si applichi l’aliquota minima di trenta centesimi per metro quadrato“.

Vera MORETTI

Bpvi e Confcommercio Verona insieme per l’accesso al credito

Per favorire l’accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese veronesi, Banca Popolare di Vicenza e Confcommercio Verona hanno siglato un accordo che prevede, per le 8mila imprese associate a Confcommercio Verona, un plafond di 5 milioni di euro a condizioni dedicate per finanziamenti che contribuiscano a sostenere investimenti, capitalizzazioni aziendali e immissione di liquidità.

Paolo Arena, presidente di Confcommercio Verona, ha dichiarato: “Si tratta di un’intesa molto concreta e di larga scala che va sempre nella direzione di agevolare e sostenere le imprese del terziario di mercato nostre, associate in questo momento di grave crisi economica”.
Le aziende associate a Confcommercio, infatti, possono accedere alla vasta gamma di conti correnti SemprePiù a condizioni loro riservate.

Continua Arena: “L’iniziativa si concentra soprattutto sui pagamenti con moneta elettronica, sempre più diffusi nelle transazioni commerciali, anche per importi modesti. Le operazioni eseguite con Pagobancomat, infatti, saranno completamente gratuite, senza spese fisse mensili, mentre per chi sceglie la carta di credito la commissione sarà di 0,99% sul traslato“.
Banca Popolare di Vicenza non è nuova a queste iniziative, poiché, nel solo 2012, ha erogato finanziamenti alle imprese per un importo totale di 100 milioni di euro e il 54% delle aziende beneficiarie sono pmi.

Emanuele Giustini, vicepresidente di Banca Popolare di Vicenza, ha confermato: “L’accordo che abbiamo firmato con Confcommercio rafforza il rapporto di collaborazione che da anni abbiamo con l’associazione. La nostra banca, che ha sempre prestato molta attenzione all’economia del territorio, ha voluto mettere a disposizione strumenti concreti per il rilancio, l’innovazione e la crescita delle imprese. Nei primi 6 mesi 2012 il gruppo Banca Popolare di Vicenza ha erogato 1,3 miliardi di euro, di cui metà al sostegno delle pmi, che rappresentano uno dei segmenti più importanti per l’attività di finanziamento della banca“.

Vera MORETTI