Da Intesa Sanpaolo 2 miliardi alle imprese Ance per combattere la crisi

E’ stato siglato un accordo tra il Presidente dell’Ance (Associazione nazionale costruttori edili) Paolo Buzzetti e dal ceo di Intesa Sanpaolo, Enrico Tommaso Cucchiani. L’accordo mette a disposizione delle imprese Ance un plafond di due miliardi di euro “per lo sviluppo di iniziative immobiliari con particolare attenzione alla valorizzazione/riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente”, con l’obiettivo di contrastare la crisi del settore edilizio e facilitarne la ripresa in sintonia con i provvedimenti inseriti nel Decreto Sviluppo.

I punti focali dell’accordo riguardano l’agevolazione delle imprese di costruzioni nella gestione delle unità abitative invendute, nella gestione dell’indebitamento a breve termine, nel finanziamento di nuovi cantieri, nell’anticipo del circolante su opere eseguite per conto di terzi l’accordo. Inoltre, l’accordo si propone di sostenere il settore su aspetti fondamentali come l’efficienza energetica, le reti d’impresa, la formazione, l’internazionalizzazione e l’innovazione.

L’intesa raggiunta “assume anche un particolare rilievo sul fronte della relazione tra la banca e l’impresa edile, determinante per un rapido rilancio del settore”. A tale scopo verra’ costituito un tavolo di lavoro congiunto per stimolare il dialogo Imprese-Banca-Territorio, oltre a una valorizzazione delle specificità dei singoli territori tramite l’organizzazione congiunta di convegni e incontri, il coinvolgimento delle strutture locali e l’individuazione di ‘referenti territoriali per l’attuazione’ dell’accordo.

In arrivo per le pmi un platfond da 300 milioni per gli investimenti all’estero

Soldi freschi sono in arrivo per le piccole e medie imprese italiane che investono in progetti di sviluppo delle proprie attività all’estero. Unicredit e Sace infatti hanno firmato un accordo per il sostegno di tali investimenti. L’intesa prevede lo stanziamento di un platfond da 300 milioni di euro per linee di credito a medio e lungo termine.

I finanziamenti, per importi compresi tra 100 mila e 5 milioni di euro e con durate tra 3 e 5 anni, beneficeranno della garanzia di Sace fino al 70% e saranno erogati da Unicredit in forma di mutuo chirografario. Le imprese che potranno accedere ai finanziamenti saranno per metà pmi e per la parte rimanente aziende con fatturato annuo inferiore a 250 milioni. Tutte dovranno avere significative attività estere e realizzare almeno il 10 per cento del fatturato al di fuori del nostro Paese pur mantenendo sede, direzione, ricerca e parte preponderante della produzione in Italia.

“L’insufficienza del credito è tra i nodi più pressanti da sciogliere per consentire alle imprese di tornare su un percorso di crescita e richiede azioni di risposta concertate tra più soggetti -ha spiegato Raoul Ascari, chief operating officer di Sace-. L’accordo di oggi rafforza la collaborazione di Sace con il sistema bancario italiano, un’esperienza positiva che ci permette di sostenere progetti di sviluppo di un bacino sempre più ampio di pmi”. Soddisfatto anche Gabriele Piccini, country chairman Italia di Unicredit. “Grazie a questo accordo con Sace possiamo incrementare ulteriormente il nostro supporto finanziario al necessario processo di irrobustimento della presenza delle imprese italiane all’estero”.