Contributi a fondo perduto agli agricoltori per i pannelli fotovoltaici

In arrivo i contributi a fondo perduto a favore degli agricoltori per l’installazione di pannelli fotovoltaici. Lo prevede l’articolo 8 del decreto legge “Aiuti” che mette a disposizione aiuti degli agricoltori incentivi per produrre l’energia elettrica da fonti rinnovabili. I contributi derivano direttamente dal Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (Pnrr). Il Pnrr ha infatti previsto lo stanziamento di un miliardo e mezzo di euro per il “Parco agrisolare” e di un altro miliardo e 100 milioni di euro per l’Agrivoltaico.

Agricoltura, contributi a fondo perduto agli agricoltori per i pannelli fotovoltaici: di cosa si tratta?

I contributi a fondo perduto consistono in incentivi per realizzare gli impianti fotovoltaici sui tetti degli edifici strumentali allo svolgimento dell’attività agricola. Le imprese agricole per la produzione primaria ottengono i contributi a fondo perduto soltanto per realizzare gli impianti di capacità produttiva non superiore al consumo medio di energia elettrica durante l’anno dell’impresa stessa. Nel calcolo del consumo medio dell’energia elettrica rientrano anche i consumi familiari.

Quali imprese agricole possono richiedere i contributi a fondo perduto sui pannelli fotovoltaici?

Le imprese ammesse alla richiesta dei contributi a fondo perduto per l’installazione dei pannelli fotovoltaici sono quelle che svolgono la propria attività nei comparti:

  • dell’agricolo;
  • dello zootecnico;
  • dell’agroindustriale.

I contributi a fondo perduto rispecchiano gli orientamenti della Commissione europea sugli incentivi a favore dei settori agricoli e forestali e nelle zone rurali del settennato 2014-2020, per l’occasione prorogate fino al tutto il 2022 mediante autorizzazione sulle misure a valere sul Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (Pnrr).

Contributi a fondo perduto per il Parco agrisolare

In merito alla misura relativa al “Parco agrisolare“, le risorse disponibili sono pari a 1,5 milioni di euro. Si tratta degli incentivi di cui al decreto ministeriale attuativo dello scorso 25 marzo, firmato dal ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Stefano Patuanelli. Con i contributi a fondo perduto si possono finanziare progetti di investimento sui tetti degli edifici strumentali all’attività agricola, agroindustriale e agrituristica. Le imprese agricole di produzione primaria a possono richiedere i contributi solo per realizzare gli impianti a capacità produttiva non superiore al consumo di energia elettrica medio annuale dell’impresa stessa e per utilizzi familiari. Secondo l’articolo 2 del decreto ministeriale, inoltre, le imprese agricole possono vendere l’energia elettrica rispettando i medesimi limiti.

Quali imprese sono escluse dai contributi a fondo perduto?

In virtù delle modifiche operate dal decreto legge “Aiuti”, le imprese sono escluse dagli incentivi per le quote di potenza e di consumo di energia elettrica eccedenti la media annuale. Per la presentazione delle domande è necessario attendere l’emanazione di un nuovo decreto che disciplini le modalità e i termini di invio delle istanze.

Contributi a fondo perduto per lo ‘Sviluppo agrivoltaico’: quali sono gli incentivi a disposizione?

Per lo Sviluppo agrivoltaico, il governo ha messo a disposizione risorse per 1,1 miliardi di euro. Il decreto di riferimento è quello del ministero per la Transizione ecologica del 27 giugno 2022 nel quale sono riportate le linee guida della misura. Inoltre, è prevista per il 12 luglio prossimo la fine della fase delle consultazioni durante la quale verranno tracciate le modalità di presentazione delle domande e le relative osservazioni delle parti interessate.

Per cosa si possono richiedere i contributi a fondo perduto dello Sviluppo agrivoltaico?

I contributi a fondo perduto per lo sviluppo agrivoltaico potranno essere richiesti per sistemi e impianti fotovoltaici. Le imprese agricole dovranno rispettare determinati parametri tecnici, riguardanti soprattutto l’altezza degli impianti. I vincoli riguardano soprattutto la garanzia dello svogimento dell’attività agricola e di allevamento nelle aree sottostanti. I contributi a fondo perduto possono essere richiesti per un ammontare in conto capitale fino al 40% delle spese ammissibili riferite alla produzione di energia elettrica.

Agricoltura, contributi in conto capitale e finanziamenti agevolati: domande dal 23 maggio

Si potranno presentare a partire dal 23 maggio 2022 le domande per i contributi in conto capitale e i finanziamenti agevolati dei contratti di filiera. Le agevolazioni riguardano, in particolare, le imprese agricole e quelle agroalimentari. È quanto specifica l’avviso numero 182458 emanato dal Mipaaf il 22 aprile scorso che specifica la percentuale degli incentivi variabile dal 10% al 100% in base alla dimensione dell’azienda che fa richiesta dei contributi e degli interventi programmati.

Bando contributi e finanziamenti Mipaf per l’agricoltura: di cosa si tratta?

Si tratta del quinto bando del Mipaaf pubblicato il 22 aprile 2022 relativo ai contratti di filiera del settore agroalimentare. L’avviso reca le caratteristiche, le modalità e le forme per la presentazione delle domande di accesso ai contratti di filiera e le modalità di erogazione delle agevolazioni di cui al decreto ministeriale numero 0673777 del 22 dicembre 2021, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 14 marzo 2022. Il Mipaaf avvisa, inoltre, che nelle prossime settimane verrano pubblicati gli avvisi inerenti i distretti del cibo e gli altri settori, in particolare di pesca e acquacoltura.

Contributi in conto capitale e finanziamenti agevolati del contratto di filiera: quali imprese agricole e agroalimentari possono richiederli?

Sono ammessi ai contributi in conto capitale e ai finanziamenti agevolati dei contratti di filiera:

  • imprese, anche in forma consortile;
  • società cooperative, i loro consorzi e le imprese organizzate in regi di impresa del settore agricolo e agroalimentare;
  • gli organismi di ricerca e di diffusione della conoscenza;
  • le organizzazioni di produttori agricoli e le associazioni di organizzazioni di produttori agricoli;
  • le società costituite tra soggetti che esercitano l’attività agricola e le imprese commerciali, industriali e addette alla distribuzione. In questo caso, almeno il 51% del capitale sociale debba essere posseduta da imprenditori agricoli, dalle cooperative agricole e dai loro consorzi.

Contratti di filiera, quali sono gli importi degli incentivi richiedibili?

Sono ammessi ai contributi in conto capitale e ai finanziamenti agevolati i soggetti per un importo complessivo degli investimenti tra i 4 e i 50 milioni di euro. L’importo del progetto per ogni singolo beneficiario è determinato in un minimo di spesa pari a 400 mila euro. Fanno eccezione gli investimenti nella produzione agricola primaria fatti dalle piccole e medie imprese. In questo caso, il minimo di spesa è pari a 100 mila euro. Non sono ammissibili spese relative a beni acquistati con la locazione finanziaria. Gli interventi devono essere completati nel termine di 4 anni dal giorno in cui si è sottoscritto il contratto di filiera.

Quali sono le spese ammissibili per il contratto di filiera?

I soggetti ammessi ai contributi e ai finanziamenti possono utilizzare gli incentivi per le seguenti spese:

  • investimenti in beni materiali e immateriali, purché connessi alle produzioni agricole primarie;
  • acquisti per la trasformazione di prodotti agricoli e per la commercializzazione degli stessi;
  • costi per partecipare ai regimi di qualità e alle misure promozionali dei produttori di prodotti agricoli;
  • spese per partecipare a fiere, mostre e concorsi;
  • costi sostenuti per i progetti di ricerca e di sviluppo del settore;
  • partecipazioni a fieri per investimenti volti a incentivare la produzione di fonti di energia rinnovabili.

Mix contributi in conto capitale e finanziamenti agevolati per il settore agricolo: cosa si può richiedere?

Le agevolazioni alle imprese agricole consistono in un mix di contributi in conto capitale e di finanziamenti agevolati. In particolare:

  • le due formule si possono richiedere con l’integrazione del finanziamento bancario. In tal caso, per la concessine degli aiuti, i soggetti beneficiari devono richiedere e ottenere un finanziamento bancario a copertura del 50% dell’ammontare del progetto;
  • solo in alternativa si può richiedere l’integrazione contributi in conto capitale e finanziamenti agevolati.

Come presentare domanda per i contributi in conto capitale e finanziamenti agevolati in agricoltura?

I soggetti ammissibili ai contributi e finanziamenti potranno presentare domanda all’apertura della piattaforma dedicata. L’apertura è prevista per il 23 maggio 2022. Il termine dell’invio delle istanza è fissato in 90 giorni a partire dall’apertura della piattaforma. La scadenza è fissata sempre in 90 giorni dall’apertura della piattaforma. Dunque se il 23 maggio prossimo non dovesse essere ancora attiva, il termine decorrerà dall’effettiva data di messa a disposizione della piattaforma. Le imprese interessate possono avere maggiori informazioni sull’invio della domanda dal decreto ministeriale numero 0673777 del 22 dicembre 2021.

Contributi a fondo perduto e mutui agricoltura, agevolazioni fino al 100% delle spese

Per le imprese agricole e per quelle di trasformazione e di commercializzazione dei prodotti agricoli arrivano i contributi a fondo perduto e i finanziamenti fino al 100% delle spese ammissibili. È stato infatti pubblicato nella Gazzetta Ufficiale numero 61 del 14 marzo 2022 il decreto del ministero delle Politiche Agricole del 22 dicembre 2021 che prevede i nuovi incentivi per i contratti di filiera. Sono previsti contributi in conto capitale e finanziamenti agevolati per le imprese del settore con sostegni in investimenti tra i 4 e i 50 milioni di euro.

Contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati alle imprese agricole: ecco le agevolazioni

In totale, i fondi messi a disposizione per i contributi a fondo perduto e i finanziamenti agevolati alle imprese agricole e a quelle che svolgono attività di trasformazione e di commercializzazione delle materie prime ricavate dai campi ammontano a 1,2 miliardi di euro. I finanziamenti andranno ai settori agricoli e alimentari, agricoli ed energetici, dell’acquacoltura e della pesca.

Contratti di filiera, da dove derivano le risorse messe a disposizione delle imprese agricole?

Le risorse messe a disposizione rientrano negli investimenti del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (Pnrr). Inoltre, ulteriori investimenti per 900 milioni di euro arrivano dal Fondo rotativo per il sostegno alle imprese agli investimenti in ricerca (Fri). Tali risorse sono gestiti dalla Cassa depositi e prestiti per i finanziamenti bancari concessi alle imprese del settore con tassi agevolati.

Imprese agricole, quali contributi a fondo perduto sono previsti per le spese ammissibili?

In merito alle imprese agricole, i contributi a fondo perduto e i finanziamenti agevolati previsti sono ammissibili per:

  • le spese di costruzione, di acquisizione o di miglioramento dei beni immobili;
  • l’acquisto di macchine e attrezzature;
  • per acquistare software e beni immateriali;
  • i costi generali;
  • l’acquisto di animali da riproduzione;
  • la partecipazione ai regimi di qualità e misure promozionali fino al 100%.

Imprese agricole, costruzioni beni immobili e acquisto di macchine, attrezzature e software con i contributi a fondo perduto

In rapporto ai contributi a fondo perduto ottenibili per le spese di costruzione, di acquisizione e di miglioramento dei beni immobili, le imprese agricole possono ottenere le seguenti agevolazioni:

  • il 50% se l’imprese è situata nelle regioni meno sviluppate e in transizione ecologica e digitale, il 40% nelle altre regioni;
  • la maggiorazione del 20% per imprese gestite da giovani o per progetti collettivi e con impatto ambientale.

Per acquistare le macchine e le attrezzature, per i software e i beni immateriali e per i costi generali le imprese agricole hanno la medesima intensità delle agevolazioni dei contributi a fondo perduto delle spese sostenute per la costruzione, l’acquisizione e il miglioramento dei beni immobili.

Acquisto di animali da riproduzione, quali contributi a fondo perduto sono previsti per le imprese agricole?

Tra le spese ammissibili ai finanziamenti a fondo perduto delle imprese agricole figura l’acquisto di animale da riproduzione. L’intensità massima dell’incentivo è del 30%. Si possono ottenere agevolazioni fino al 20% per le imprese gestite da giovani o per progetti collettivi e ad impatto ambientale.

Contributi a fondo perduto e finanziamenti per le imprese che trasformano e commercializzano i prodotti agricoli: quali sono?

Nell’ambito dei contratti di filiera, sono previsti contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolate per le imprese che trasformano e commercializzano prodotti agricoli. Anche in questo caso, per le spese ammissibili relative alla costruzione, all’acquisizione e al miglioramento dei beni immobili si può ottenere una percentuale massima di contributo pari al:

  • 50% per le imprese situate nelle regioni meno sviluppate e in transizione ecologica e digitale;
  • 40% per imprese situate in altre regioni.

Sono altresì previste coperture per le altre spese, ovvero per l’acquisto di macchine e attrezzature con le medesime percentuali di copertura e per l’acquisto o lo sviluppo e di software o di beni immateriali.

Contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolate alle imprese agricole: caratteristiche delle agevolazioni

I progetti di spesa delle imprese agricole e di quelle di filiera per la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli possono avere importi di spesa compresi tra i 4 e i 50 milioni di euro. Per poter richiedere una delle due formule di agevolazione (contributi o mutui agevolati), i progetti di spesa devono coinvolgere imprese del settore appartenenti a differenti stadi della filiera.

Contributi a fondo perduto agricoltura, come si può presentare la domanda di finanziamento?

Per la presentazione dei progetti di spesa e delle domande di contributi e finanziamenti, le imprese agricole devono attendere il decreto ministeriale. Nel provvedimento, di prossima uscita, verranno indicate le tempistiche per presentare la pratica e le modalità che le imprese agricole interessate dovranno seguire per formalizzare la richiesta. Nel decreto verranno indicati, inoltre:

  • i requisiti per poter presentare domanda;
  • le condizioni di ammissibilità dei progetti di spesa;
  • il dettaglio delle spese ammissibili;
  • le modalità di ripartizione delle agevolazioni;
  • i parametri di valutazione dei progetti di spesa;
  • le modalità con le quali verranno concessi i contributi e i finanziamenti.

Agricoltura, per le imprese in arrivo il fondo di garanzia Pmi dal 16 marzo 2022

Sono in arrivo le garanzie sui finanziamenti per le piccole e medie imprese dell’agricoltura grazie alla possibilità di nuovo accesso al relativo fondo. Infatti, a decorrere dal 16 marzo 2022 le Pmi del settore agricolo potranno contare nuovamente sul Fondo centrale di garanzia delle piccole e medie imprese. La misura applica quanto prevede il comma 2, dell’articolo 8, del decreto numero 17 del 2022, cosiddetto “Energia”. Maggiori vantaggi sono riservati alle imprese che presenteranno domanda di garanzia tra il 1° aprile e il 30 giugno 2022.

Adesione al Fondo centrale di garanzia per le piccole e medie imprese agricole: convenienza per il caro energia

La misura prevista dal decreto legge “Energia” permette alle piccole e medie imprese del settore dell’agricoltura di ottenere le garanzie dello Stato. È necessario che le Pmi si trovino nella situazione di comprovata esigenza di liquidità. Inoltre, l’intervento di garanzia tra il 1° aprile e il 30 giugno prossimi sarà del tutto gratuito. L’obiettivo è quello di sostenere le imprese agricole dall’aumento generalizzato dei costi, in primo luogo di quelli energetici. Per le imprese del settore dell’acquacoltura e della pesca, la richiesta di ammissione al Fondo centrale di garanzia potrà avvenire a decorrere dalla data che verrà comunicata con successiva circolare.

Agricoltura, come si presenta la domanda per l’ammissione al Fondo centrale di garanzia?

Per la presentazione delle domande di ammissione al Fondo centrale di garanzia, le imprese agricole dovranno servirsi degli appositi moduli presenti sul portale internet. Sul sito del Fondo centrale di garanzia, infatti, è presente la versione del nuovo Allegato 4, da compilarsi per le richieste che arriveranno a partire dal prossimo 16 marzo. Sull’Allegato 4, inoltre, si possono inserire le seguenti indicazioni:

  • si può selezionare il regime di esenzione nel settore agricolo, della pesca o dell’acquacoltura;
  • è possibile effettuare la dichiarazione per l’accesso gratuito al Fondo centrale di garanzia secondo quanto dispone il comma 2, dell’articolo 8 del decreto legge numero 17 del 2022.

Aumento dei massimali di contributi e di aiuti a favore delle imprese: quanti finanziamenti si possono ottenere?

Inoltre, la Commissione Europea ha rivisto in aumento le nuove soglie di aiuti di Stato da destinare alle imprese. Per l’agricoltura, i massimali applicati sono riportati di seguito:

  • 225 mila euro (rispetto ai 100 mila euro precedenti) per le aziende che operano nella produzione di prodotti agricoli;
  • 270 mila euro (rispetto ai 120 mila euro precedenti) per le aziende che operano nei settori dell’acquacoltura e della pesca;
  • otto milioni di euro per le aziende che operano in tutti gli altri settori produttivi.

Gli aumenti dei massimali nel settore dell’agricoltura permettono, alle imprese agricole, di poter ottenere finanziamenti fino a sei anni con garanzie fino a 5 milioni di euro.

Dalla Regione Lazio, un bando dedicato alle pmi agricole

L’agricoltura rimane ancora una delle nostre principali risorse, favorita dal clima ma, anche, dalla tecnologia, che negli ultimi decenni ha saputo farsi strada anche in questo campo, facilitando la vita degli agricoltori e permettendo loro produzioni più massicce.

Nonostante ciò, comunque, nel settore agricolo è consistente il pericolo della mancanza di cambio generazionale, poiché le nuove leve non sembrano particolarmente interessate ad intraprendere l’attività dei campi, considerata troppo pesante ed obsoleta.

Per questo motivo, per incentivare dunque la costituzione di associazioni del settore agricolo, ma anche l’organizzazione di produttori agricoli, la Regione Lazio ha deciso di promuovere un bando per favorire la commercializzazione dei prodotti, che devono necessariamente essere legati alla vendita diretta e alla filiera corta.

Possono beneficiare di questo bando le piccole e medie imprese agricole nate dal 2015 in poi, che dovranno presentare un piano di sviluppo aziendale.

I contributi che verranno messi a disposizione varieranno a seconda del valore della produzione da commercializzare. SI tratterà comunque di incentivi quinquennali relativi a richieste che non devono superare un massimo di 100mila euro all’anno.

Le domande possono essere presentate entro il 31 maggio 2017, collegandosi al sito della Regione Lazio.

Vera MORETTI

Brescia: nuovi bandi di concorso per il 2012

La Camera di Commercio di Brescia ha ufficializzato la pubblicazione di nuovi bandi di concorso per il 2012 per l’erogazione di contributi riservati alle piccole e medie imprese agricole.

Si tratta di contributi alle imprese del settore olivicolo (1202): fondo stanziato 20.000 euro (validità dal giorno 1/2/2012 al 31/10/2012); contributi  per l’acquisto di sistemi informatici e l’attivazione di siti internet (1203): fondo stanziato 30.000 euro (validità dal giorno 1/2/2012 al 31/10/2012).

I regolamenti sono disponibili sul sito camerale, seguendo il percorso Patrocini e contributi / Bandi camerali / Settore Agricoltura. Alla pagina Bandi camerali, inoltre, è possibile verificare in tempo reale la disponibilità dei fondi di ogni bando di concorso.

Fonte: quibrescia.it

Brescia: contributi alle pmi agricole

La Camera di Commercio comunica che sono stati approvati, per l’anno 2012, nuovi bandi di concorso per l’erogazione di contributi riservati alle piccole e medie imprese agricole: contributi alle imprese del settore olivicolo (1202): fondo stanziato € 20.000,00; validità dal giorno 1/2/2012 al 31/10/2012; contributi  per l’acquisto di sistemi informatici e l’attivazione di siti internet (1203): fondo stanziato € 30.000,00; validità dal giorno 1/2/2012 al 31/10/2012.

I regolamenti sono disponibili sul sito camerale, seguendo il percorso Patrocini e contributi / Bandi camerali / Settore Agricoltura.

Alla pagina Bandi camerali, inoltre, è possibile verificare in tempo reale la disponibilità dei fondi di ogni bando di concorso.

Fonte: quibrescia.it