Polizza famiglia e polizza legge Bersani, le differenze e come funzionano

Dopo la legge Bersani, probabilmente il provvedimento più utile agli automobilisti dal punto di vista delle assicurazioni RC Auto, è stata la polizza famiglia. Una polizza che come meccanismo richiama alla legge Bersani, perché permette di assicurare delle auto in una classe di merito migliore. Naturalmente, migliore rispetto a quella che sarebbe spettata nel momento in cui si assicura per la prima volta un veicolo. Il risparmio in questi casi, sul premio della polizza, è evidente. Sulla misura fin da subito si sono aperte tutta una serie di discussioni, soprattutto perché le compagnie assicurative hanno iniziato a lamentarsi di una evidente anomalia. In un sistema assicurativo, quello delle polizze RC auto in Italia, basato su un particolare meccanismo, la polizza famiglia ha sparigliato le carte. Un meccanismo che di fatto non ha più senso e non dovrebbe più esistere almeno secondo gli addetti ai lavori, cioè secondo le compagnie di assicurazione.

Bonus Malus, cos’è?

Il meccanismo bonus malus è conosciuto da tutti. Le assicurazioni sull’auto, almeno quelle obbligatorie per poter circolare, prevedono un premio basato sulle classi di merito, che per le assicurazioni sono classi di rischio. Più alta è la classe, più si paga di premio e più bassa è la classe e meno sborsa il contraente. Dal punto di vista delle assicurazioni, la classe maggiore dovrebbe rappresentare il massimo rischio che una compagnia assicurativa ha nell’assicurare il veicolo. Per questo, un veicolo assicurato in classe 14, e quello che paga di più di assicurazione. Alla classe prima invece il contraente pagherà il premio inferiore. Ogni anno che passa senza sinistri si scende di una classe. Un sinistro causato con colpa invece fa salire di due classi. La classe 14 è la classe di ingresso nel sistema bonus malus, cioè quella che tocca a chi assicura un veicolo la prima volta. Dopo 14 anni senza sinistri finalmente si arriva in classe 1, quella che prevede il premio più basso da pagare.

Chi paga meno di polizza RC auto

Tutto questo perché evidentemente un neopatentato che assicura per la prima volta l’auto, produce più rischi per la compagnia rispetto ad un assicurato esperto. Lo stesso vale per una polizza appena aperta da parte di un automobilista. In questo caso viene meno la storia pregressa, dove si può evincere l’incidenza dei sinistri avuti, perlomeno negli ultimi cinque anni. Anche in questo caso una compagnia avrà più facilità ad assicurare un veicolo che negli ultimi cinque anni non ha fatto nessun incidente, rispetto ad un veicolo appena assicurato. Facilità per le assicurazioni che si trasforma per l’automobilista in differenze sostanziali di premi da versare.

Dalla Legge Bersani alla polizza famigliare

La legge Bersani ha iniziato ad introdurre delle agevolazioni per gli automobilisti che avevano più auto assicurate con la stessa compagnia. Infatti con la Legge Bersani attiva da più di un decennio, un automobilista poteva assicurare il suo secondo veicolo o il secondo veicolo presente nel suo nucleo familiare, alla medesima classe di merito della prima. Questo però solo per un veicolo della stessa natura e cioè automobile per automobile, moto per moto, furgone per furgone. Inoltre la legge Bersani poteva essere attivata una sola volta e per un solo veicolo.

Come funzionava la legge Bersani

Con la Legge Bersani la classe di merito del secondo veicolo diventava la medesima del primo ma solo in quella stessa compagnia dove era assicurato il primo veicolo. Infatti si parla di classe interna, cioè di una classe che vale solo nel circuito di quella compagnia e non nell’intero mondo assicurativo. Infatti, cambiare compagnia l’anno successivo su un veicolo con attivata l’agevolazione della legge Bersani, significava assicurare l’auto nella nuova compagnia non più alla classe 1 come il primo veicolo della famiglia, ma in classe 13, cioè la classe di merito maturata dopo il primo anno di assicurazione senza sinistri.

Cosa è cambiato con le polizze famigliari

Con l’ingresso della polizza famiglia, le regole sulle classi interne e su quelle universali sono le medesime della legge Bersani. Ma si sono estesi i benefici dell’agevolazione prevista dalla legge Bersani. I benefici infatti sono estesi a più veicoli dello stesso nucleo familiare ed anche a veicoli di diversa natura rispetto al principale. In sostanza la stessa classe di merito del primo veicolo poteva essere attivata anche su tutti gli altri veicoli di ogni componente il nucleo familiare, a prescindere che il primo veicolo era un’auto mentre gli altri sono moto, minicar e così via.

Altre agevolazioni delle polizze familiari

Una agevolazione ulteriore, è l’apertura del beneficio anche ai rinnovi di contratto. Infatti mentre la polizza Bersani si poteva sfruttare soltanto in sede di prima immatricolazione del veicolo o di prima assicurazione di un veicolo usato, con la polizza famiglia questi vincoli vengono meno. In buona sostanza un veicolo già assicurato negli anni precedenti, magari in una classe 8, 9 o 10, in sede di rinnovo del contratto di assicurazione poteva passare ad una classe di merito più vantaggiosa, che è quella del primo veicolo e nucleo familiare. Lo stesso valeva per moto, furgoni e ciclomotori. Una vastità di possibilità che la polizza famiglia offre e che per questo ha trovato le critiche da parte degli addetti ai lavori, con le compagnie assicurative in prima linea.

Perché la polizza famiglia è attaccata dalle compagnie di assicurazione

Evidente infatti che stando così le cose, il meccanismo bonus malus è superato. Con le classi di merito che condizionavano anche il rischio assicurativo da parte delle compagnie, che adesso è un fattore venuto meno. Ormai le auto in classe 14 effettivamente diventano sempre meno frequenti. Questo perché di fatto la classe 14 oggi come oggi può essere utilizzata dalle compagnie di assicurazioni per assicurare un automobilista che è davvero per la prima volta che si assicura. E che in buona sostanza non ha nel proprio nucleo familiare altri parenti o altri familiari con una polizza auto già attiva.

Compagnie di assicurazione, meno soldi stessi rischi

Evidente che le compagnie di assicurazione in questo caso si accollano un rischio pari a quello precedente, perché un neopatentato è sempre un neopatentato ed una auto appena assicurata è sempre una auto appena assicurata. Ma allo stesso tempo ricevono meno soldi, perché i contraenti pagano premi inferiori. Per questo da più parti viene chiesto al governo di mettere le mani al meccanismo delle assicurazioni auto. Viene chiesto di correggere la norma è il meccanismo bonus malus, rendendolo più idoneo al cambio delle norme è proprio alla legge sulla polizza famigliare oggi come sulla legge Bersani ieri.

Assicurazione auto, i consigli per risparmiare e come scegliere quella più conveniente

Cosa si può fare per risparmiare sull’assicurazione dell’auto? Con l’inizio dell’anno, non solo il prezzo della benzina e dei carburanti è aumentato, oltre a quello della manutenzione dell’auto, ma anche quello delle polizze assicurative sull’auto. L’aumento è stato contenuto e i prezzi dei premi sono ancora inferiori rispetto a quelli di un anno fa (di febbraio 2021). Tuttavia, non sapendo ancora se l’aumento dei prezzi delle polizze assicurative auto è un fattore momentaneo o destinato a incrementarsi, esistono dei consigli sul tipo di assicurazione e su cosa assicurare che fanno risparmiare sulla Rca. Leggiamo quindi come fare.

Come risparmiare sull’assicurazione auto: confrontare le proposte disponibili sul mercato con dei comparatori

Il primo consiglio per risparmiare sull’assicurazione dell’auto è quello di assicurare, presso compagni differenti, le proprie auto se ve ne sono più di una nel nucleo familiare. Per diversificare la stipula di polizze assicurative auto, si possono utilizzare i siti internet per ottenere un preventivo. O anche dei comparatori, ovvero siti che fanno in automatico un confronto dei prezzi, delle tariffe e delle offerte tra varie compagnie assicurative per decretare quale sia la più conveniente. Sui preventivi è importante controllare i massimali per gli eventuali risarcimenti dei danni. È inoltre buona regola controllare la franchigia, cioè l’importo minimo di ogni danno che resta a carico del cliente assicurato.

Protezioni aggiuntive per l’assicurazione Rca: quali sono e come fanno aumentare il prezzo della polizza

Il risultato dei comparatori tiene conto dei vari parametri sui quali si basano i prezzi delle compagnie assicurative. Proprio sui parametri si possono fare opportune valutazioni e scelte,  soprattutto sulle coperture aggiuntive. Ad esempio:

  • la protezione contro il furto;
  • la tutela legale;
  • la garanzia cristalli;
  • la protezione per gli atti vandalici;
  • protezione per gli eventi atmosferici.

Scegliere l’assicurazione auto più conveniente: quanto sono utili le protezioni aggiuntive?

Tutte le coperture assicurative aggiuntive possono far lievitare il prezzo finale della polizza, senza tuttavia dimenticare che molte di queste possono risultare utili. Non avere una copertura sul furto o sulla protezione dagli eventi atmosferici, ad esempio, potrebbe significare un esborso molto più oneroso nel caso del verificarsi dell’evento. Il consiglio, in questo caso, è quello di valutare attentamente le proprie esigenze e le caratteristiche dell’auto. L’assicurazione contro il furto di una vettura vecchia potrebbe non avere una grande utilità, perché il rimborso (al netto del valore affettivo e della perfetta tenuta dell’auto) nel caso del verificarsi dell’evento (il furto) potrebbe essere molto al di sotto delle attese.

Risparmiare sulla polizza assicurativa auto: la guida esclusiva

Un’altra scelta sulla quale prestare attenzione quando si sottoscrive una polizza per assicurare l’auto è quella della formula di guida. Si tratta di un’opzione che viene richiesta dalle assicurazioni per venire a conoscenza di chi guida la vettura e per procedere con il calcolo della polizza in base al rischio ipotizzato. Le soluzioni proposte dalle assicurazioni sul guidatore possono abbassare il prezzo della polizza ma è necessario considerare il rischio che intercorre in base alle necessità e alle abitudini della famiglia. In altre parole, se la vettura viene guidata da più persone non si dovrebbe sottoscrivere un’assicurazione che preveda la guida esclusiva. Quest’ultima formula farebbe risparmiare ma dovrebbe essere scelta solo se effettivamente l’auto viene guidata da un’unica persona. Diversamente, in caso di incidente si rischia di dover partecipare al pagamento del danno alla controparte.

Assicurazione auto, come trasferire la classe di merito da un componente a un altro della famiglia per risparmiare?

Inoltre, sulla guida esclusiva è da precisare che se vi sono componenti della famiglia con meno di 26 anni, questa opzione non si può sottoscrivere. Il risparmio si può ottenere se tutti i componenti della famiglia hanno superato i 26 anni di età. Proprio per i nuclei familiari, la scelta della polizza assicurativa deve considerare anche la possibilità di ereditare la classe di merito da un familiare convivente oppure da una vettura all’altra o da una vettura a una moto. Questo meccanismo si traduce in un notevole risparmio sulla polizza assicurativa, anche e soprattutto per i neopatentati.

Risparmiare sull’assicurazione dell’auto facendo installare la scatola nera

Da ultimo, un notevole risparmio sulla polizza dell’assicurazione auto si può ottenere se si sottoscrive un contratto che preveda l’installazione della scatola nera all’interno della vettura. L’apparecchio registra i dati della guida e inoltre consente alla compagnia assicurativa di poter offrire una vasta gamma di servizi aggiuntivi. Questi servizi sono legati soprattutto alla localizzazione della vettura. Ad esempio, si può essere localizzati velocemente in caso di incidente o guasto dell’auto. A fronte dello strumento tecnologico, per il cliente dell’assicurazione si prospetta un risparmio sul prezzo della polizza interessante.

Scatola nera obbligatoria: da luglio 2022 le prime novità

Oggi, in media, il 20% delle auto ha installata una scatola nera o black box. Tale percentuale sale addirittura al 50%- 60% in alcune Regioni del Sud Italia dove l’esigenza di ridurre il costo della polizza assicurativa è particolarmente sentita.  Naturalmente oggi l’installazione della black box è una scelta volontaria in quanto permette di avere sconti sulle polizze assicurative, ma a breve tutto cambierà infatti ci avviamo ad un graduale passaggio verso la scatola nera obbligatoria e le prime a doversi adeguare sono le case costruttrici. Dal 6 luglio 2022 scatta la prima fase verso l’obbligo di scatola nera sull’auto.

Come funziona la scatola nera obbligatoria?

Il nome tecnico della scatola nera è Event Data Recorder (EDR) che significa registratore di dati di eventi. Si tratta di un dispositivo che consente di verificare cosa è successo al veicolo in un determinato lasso di tempo, quindi velocità, frenate brusche, urti e di conseguenza permette di determinare in caso di sinistro la responsabilità, consente di rendere la guida più sicura ed evitare incidenti, oltre che truffe alle compagnie di assicurazione.

L’obbligo di installare scatole nere sui veicoli deriva dal Regolamento UE 2019/2144 in materia di sicurezza e protezione ambientale. La prima tappa verso l’obbligo di scatola nera sui veicoli è il 6 luglio 2022, da questo momento le case costruttrici per ottenere l’omologazione di nuovi modelli dovranno prevedere l’installazione della scatola nera, ad esempio Stellantis (FCA), Ferrari, Toyota se vorranno omologare il modello di vettura XY310 (nome di fantasia) dovranno prevedere l’installazione della scatola nera. Naturalmente poi produzione e commercializzazione dovranno essere adeguate.

La seconda tappa importante sarà il 7 luglio 2024, da questa data potranno essere immatricolate nuove vetture solo se dispongono di scatola nera. Questo vuol dire che un modello di “panda” già omologato potrà continuare ad essere immatricolato senza scatola nera fino al 7 luglio 2024.

In questo modo si va verso una graduale sostituzione di tutti i veicoli che non installano una scatola nera con l’obiettivo di avere strade più sicure.

Dati registrati dalla scatola nera obbligatoria e privacy

La scatola nera per essere a norma dovrà registrare e conservare una serie di dati:

  • velocità del veicolo;
  • frenata;
  • posizione e inclinazione rispetto al piano strada;
  • stato e frequenza di attivazione dei dispositivi di protezione attiva presenti sul veicolo (ad esempio airbag).

La maggior parte delle black box oggi in circolazione e messe a disposizione delle compagnie di assicurazione registrano comunque anche altri dati, ad esempio la marcia inserita. La scatola nera naturalmente non è disattivabile dal conducente/proprietario dell’auto e non deve consentire manipolazioni o abusi sui dati.

Naturalmente la normativa europea tiene in considerazione anche i problemi legati alla privacy. Ecco perché prevede che la scatola nera sia dotata di un sistema chiuso, quindi solo istituti accreditati possono accedere ai dati registrati. L’accesso sarà effettuato attraverso un’interfaccia stardardizzata.

Altre novità sulle auto del futuro

Non è questa l’unica novità, infatti le auto del futuro dovranno essere dotate di frenata automatica, adattamento intelligente della velocità, avviso anti colpo di sonno, sensori per il mantenimento della corsia, infine le nuove auto dovranno essere dotate di alcool lock, cioè un sistema che impedisce di mettersi alla guida in stato di ebrezza.