The Apprentice, il posto fisso si vince in tv

Ah, la crisi… Che cosa non si farebbe in un momento come questo per un posto di lavoro? Se poi questo posto garantisce anche uno stipendio a 6 cifre, abbiamo fatto tombola. Che cosa non si farebbe? Per esempio, si andrebbe in televisione.

Arriva infatti in Italia The Apprentice, il talent show portato al successo negli Usa da Donald Trump e che ha spopolato in Gran Bretagna e in più di 30 Paesi.

The Apprentice Italia andrà in onda su Cielo e vedrà 12 candidati, in cerca di una vera opportunità professionale, sfidarsi ogni settimana in sempre nuove prove di resistenza, intraprendenza e talento. Saranno guidati da uno spietato super Boss del business (ancora top secret…) che li consiglierà, li giudicherà, li premierà o li licenzierà finché ne rimarrà uno solo. Non sarà una gara, ma una vera e propria impresa, per dimostrare di meritarsi un favoloso stipendio a 6 cifre e un ruolo al top dell’azienda del Boss. Dedicato ai nuovi talenti del business.

Cielo sta selezionando i candidati in questi giorni: basta inviare il proprio CV, una foto e una lettera motivazionale a theapprentice.selezioni@fmproduzione.net.

Perché per battere la crisi, ci vuole anche talento…

Microimprese: se il posto fisso non è più un miraggio

di Alessia CASIRAGHI

Il miraggio del posto fisso non sembra più così lontano. Almeno se si guarda alle microimprese. Sono loro infatti, dati alla mano, le aziende ad aver garantito nel 2011 ai propri dipendenti più sicurezze economiche e contrattuali. Termini ormai desueti come contratto a tempo indeterminato, posto fisso, stabilità economica tornano in auge se si guarda alle microimprese.

“Nel 2011 le imprese con meno di 10 dipendenti hanno offerto un lavoro a 4 persone su 10” si legge nella ricerca condotta da Fondazione Impresa, contro le grandi imprese, quelle con oltre i 250 dipendenti, che hanno garantito il posto a solo 2 italiani su 10.

Non solo: sono proprio le microimprese a garantire più stabilità con il 47% delle assunzioni non stagionali a tempo indeterminato, un dato superiore di 2 punti percentuali rispetto al dato complessivo (44,9%).

Dati alla mano, quello che sorprende è che sono proprio le piccole imprese del Mezzogiorno ad avere una propensione maggiore ad offrire il posto fisso: al primo posto troviamo la Sicilia (66,3%), seguita da Campania (63,5%) e Molise (61,9%). Nel Nord Italia capofila è il Veneto, con il 41,4% di assunzioni a tempo indeterminato per le microimprese.

Un dato in controtendenza se si pensa che nel terzo trimestre 2011 il tasso di disoccupazione registrato nel Mezzogiorno era pari al 12,4%, con picchi riguardanti la disoccupazione giovanile al 36,7%, e un tasso di inattività con punte del 49,6%.

Le microimprese non hanno paura di investire e appaiono il vero traino dell’economia in un momento di profonda crisi. “Le microimprese hanno già dimostrato di sostenere l’occupazione nel medio periodo e anche durante la crisi – confermano i ricercatori di Fondazione Impresa. – Nell’anno più buio, il 2009, hanno perso appena l’1% dell’occupazione mentre l’intero sistema delle imprese ha evidenziato una contrazione occupazionale doppia (-2%). E con le prospettive economiche di recessione per il 2012 la piccola impresa potrebbe continuare a rappresentare il vero ammortizzatore sociale dell’economia italiana”.