Da disoccupato a “imprenditore dell’amore”

La qualità che tutto il mondo ci invidia, e ci riconosce, è la creatività, che spesso ha permesso a noi italiani di cavarcela anche nelle situazioni più difficili.
E anche in questo grave e lungo periodo di crisi, c’è chi, trovandosi da un giorno all’altro senza lavoro, ha aguzzato l’ingegno creandosi una nuova professione.

Le storie di chi, da disoccupato, si è reinventato imprenditore, sono tante, ma ce n’è una che, ultimamente, sta impazzando sui media e sul web.

Daniele Calasetta, operaio cassintegrato e residente a Napoli, ha deciso, insieme al fratello Riccardo, di mettersi in proprio e ritornare, quindi, a lavorare, dopo un’inattività forzata di ben otto mesi.

I due fratelli, rispettivamente di 31 e 36 anni, hanno inaugurato La Parada del Amor, ovvero un grande parcheggio allestito in un’area verde di Pozzuoli e destinato alle coppie in cerca di intimità.
Invece di “consumare” la loro passione in un vicolo buio, e possibilmente lontano da sguardi indiscreti, ma potenzialmente pericoloso, gli innamorati di qualunque età, alla modica cifra di 2,50 euro per due ore, con “scatto” di 1,50 per una mezz’ora aggiuntiva per chi volesse andare anche ai supplementari, potranno sostare all’interno del parco con la certezza di non essere disturbati, o spiati.

All’ingresso del parcheggio, ad attenderli, troveranno i due fratelli napoletani, i nuovi “imprenditori dell’amore“, che, a pagamento del pedaggio, regaleranno a ciascuna coppia un profilattico ed un volantino che allerta sui rischi dell’Aids.

L’idea, Daniele, ce l’aveva da un po’, dopo l’ennesima rapina ai danni di una coppia che si era appartata in auto e sembra che l’esordio sia stato più che positivo: dopo l’inaugurazione da parte di una decina di coppie di amici, hanno cominciato ad arrivare i primi clienti, anche se una coppia non ha potuto usufruire del “servizio”.
Spiega Daniele: “L’ ultima coppia si e’ presentata alle 2.05 ma non abbiamo potuto farli entrare. Fino al venerdì chiudiamo alle 2, solo il sabato e la domenica teniamo aperto fino alle 4“.

Ma, se da un lato i frequentatori del parco hanno accolto l’iniziativa con entusiasmo, c’è anche chi cercherà di osteggiare il Parco dell’Amore.
Il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, ha dichiarato: “Nessuno ha mai autorizzato la realizzazione sul territorio comunale di un”parco dell’amore” o strutture simili. In ogni caso ho disposto immediati accertamenti con gli uffici comunali competenti in modo da fare luce su tutti gli eventuali passaggi burocratici che sarebbero stati fatti e siamo pronti anche ad intervenire in forma di autotutela“.

Nel frattempo, gli affari dei fratelli Calasetta vanno avanti.

Vera MORETTI

Da Napoli, una sentenza contro il Redditometro

Nonostante tutte le garanzie fatte agli italiani, il Redditometro fa storcere il naso, non solo per paura di ricorrere a pesanti sanzioni, ma anche per il timore che la propria privacy non venga rispettata.

Ora esiste una sentenza che sembra avvalorare questa tesi, che proviene dal Tribunale di Napoli, sezione di Pozzuoli, dove il redditometro è stato addirittura vietato, perché colpevole di determinare “la soppressione del diritto del contribuente e della sua famiglia ad avere una vita privata, a poter gestire il proprio denaro“, come ha dichiarato il giudice Antonio Lepre, che difende la libertà del cittadino a sentirsi libero “su aspetti delicatissimi della propria vita privata quali la spesa farmaceutica, l’educazione e il mantenimento della prole, la vita sessuale“.

La sentenza ordina all’Agenzia delle Entrate di non “intraprendere alcuna ricognizione, archiviazione o comunque attività di conoscenza o di utilizzo dei dati“ e, qualora fosse già iniziata, di cessarla immediatamente e distruggere gli archivi.

La sentenza riguardava il ricorso di un pensionato napoletano, il quale si è rivolto all’avvocato Roberto Buonanno, lamentandosi del fatto che, attraverso un’analisi delle spese di ogni contribuente, è possibile risalite alle abitudini della vita privata, spese mediche incluse.

Il cittadino non sarebbe più libero di decidere della propria vita e, anzi, essere sottoposto all’invadenza “del potere esecutivo e senza dover dare spiegazioni dell’utilizzo della propria autonomia e senza dover subire intrusioni anche su aspetti delicatissimi della vita privata“.

Inoltre, il giudice Lepre ha dubbi anche a proposito dell’individuazione di chi davvero cerca di evadere il Fisco perché, secondo lui, all’interno “della medesima Regione e, anzi, della medesima Provincia vi sono fortissime oscillazioni del costo concreto della vita, così come altrettanto forti oscillazioni vi possono essere all’interno di un’area metropolitana. Contribuenti delle zone più disagiate perderanno anche, per così dire, il vantaggio di poter usufruire di un costo della vita inferiore in quanto gli sarà imputato in ogni caso il valore medio Istat delle spese“.

Vera MORETTI