Milano: CdC lancia il blog della città

In Camera di Commercio è nato il primo “blog” (un diario su internet) dedicato al futuro di Milano, alla sostenibilità ambientale e alle sue prospettive di miglioramento da qui al 2030. Il blog, creato e gestito da un gruppo di giovani collaboratori dell’ente, vuole raccogliere idee e aprire il dibattito alla cittadinanza su 5 temi: infrastrutture, casa ed abitare, ambiente, reti digitali, modi di vivere la città. 

Ogni settimana vengono pubblicati post (editoriali) legati all’attualità, relativi alle 5 aree tematiche, sui quali chiunque può lasciare commenti o fare proposte: le migliori potranno diventare linee di azione dell’istituzione.

Il blog ha anche 3 rubriche: le “Previsioni” meteo-politiche, i “Desideri per Milano 2030” e “Shop scout” dedicato alle più accattivanti “tendenze” imprenditoriali. 


Per accedere al blog basta cliccare su questo sito

“Un blog sul futuro di Milano, è questa la sfida digitale che ha raccolto la Camera di Commercio di Milano – ha dichiarato Carlo Sangalli, Presidente della Camera di Commercio di Milano – per ragionare sulle opportunità della città e sulla sua evoluzione. E per farlo “pubblicamente” – ovvero con mente “pubblica” – alcuni giovani collaboratori della Camera di commercio hanno aperto il blog, un blog corale, aperto ai contributi esterni e all’arena virtuale che riflette sul futuro della città secondo la logica del partecipare per cambiare”. 

Multietnica, meno inquinata, turistica, internazionale: ecco come appare la Milano del 2030 nell’immaginario dei suoi cittadini. La coesistenza di una pluralità di popoli e culture diverse sarà il connotato distintivo della metropoli del futuro per circa un milanese su tre (30,2%) mentre uno su 10 teme una città conflittuale e socialmente frammentata (9,4%). Per circa la stessa quota di intervistati, invece, tra vent’anni Milano primeggerà nel mondo come città globale (9%), mentre un milanese su 7 ha una percezione meno positiva (14%). Riduzione dell’inquinamento (23,1%), rafforzamento della rete di trasporto pubblico (22,1%) e incremento del verde urbano (12%) costituiscono la ricetta per una Milano migliore. E più della metà dei milanesi si dimostra fiduciosa anche riguardo la previsione della propria condizione economica futura tra vent’anni, considerata perlomeno stabile (21,1%) quando non addirittura in crescita (per il 33,3% degli intervistati, un milanese su tre). Un cittadino su due, infine, ritiene mediamente adeguata la propria situazione finanziaria attuale mentre il 17,2% si reputa benestante, ma uno su cinque fa fatica. Emerge da un’indagine della Camera di Commercio di Milano su circa 2.050 persone realizzata nel 2011.

Fonte: Camcom.gov.it

L’Italia dei consumi: Nord-Est batte Sud recuperando i livelli pre-crisi

Uno studio di Confcommercio rivela come le dinamiche dei consumi nell’Italia della crisi globale muti profondamente da Nord a Sud: se nel periodo che va dal 2007 al 2011 è calato significativamente il contributo in termini di consumo delle regioni del Sud Italia, il Nord, ed in particolare il Nord-Est, ha registrato al contrario una ripresa positiva della spesa sul totale nazionale, in costante aumento.

Lo studio condotto da Confcommercio, nell’ambito dell’ “Aggiornamento delle analisi e delle previsioni dei consumi delle famiglie nelle regioni italiane”, mette in luce come nello zoccolo dello stivale i consumi si siano contratti passando dal 27,2% del 2007 al 26,6% del 2011. A livello di singole regioni, i picchi sono stati registrati in Calabria (-4,2%), Puglia (-3,6%), Sicilia (-3,2%) e Campania (-3%). Segue invece un andamento completamente opposto la curva della spesa a livello nazionale se si guarda alle regioni del Settentrione: le quote sono in costante aumento sia nel Nord-Est (dal 21,8% al 22,2%) che nel Nord-Ovest (dal 30,1% al 30,6%), al punto che il Nord-Est ha recuperato nel 2010 i livelli di consumo pre-crisi.

Difficili le previsioni per il futuro: la debolezza dei consumi a livello pro capite, complice il biennio di crisi 2008-2009, lascia intravedere un rallentamento generalizzato dell’uscita dalla crisi. Confcommercio ha stimato infatti che, a fine 2011, saranno ben 17 regioni italiane su 20 a rischiare di registrare un livello di consumi inferiore a quello del 2000. Ancora meno rosee appaiono le prospettive a lungo termine: nel 2017 si prevede infatti che il Mezzogiorno avrà acuito il suo ritardo con una continua riduzione della spesa per consumi rispetto al totale nazionale.

Modesta la previsione per il 2011 con una ripresa sull’intero territorio nazionale stimata attorno al + 0,8%, anche se le famiglie italiane stanno cercando di recuperare i livelli di consumo pre-crisi.

Alessia Casiraghi