Carburante: la situazione sta migliorando. Scende il prezzo

E’ in calo il prezzo dei carburanti dopo settimane di corse pazze all’aumento. La diminuzione dei prezzi di listino si attesta attorno ai 4 centesimi di euro sia per benzina che gasolio. L’Italia si posiziona per la settimana appena trascorsa a nono posto nella classifica decrescente dal prezzo più caro a quello meno caro a livello europeo. A presentare i dati è stato come sempre l’Osservatorio Figisc per il periodo 12-18 marzo incaricato di vigilare sull’andamento dei prezzi alla pompa.

Luca Squeri, presidente della Figisc sottolinea: “le quotazioni del greggio Brent sono risalite attorno ai 115 dollari al barile e la chiusura delle sessione del Platt’s di giovedì 17 ha fatto re-gistrare un rialzo di 1,9 centesimi al litro per la benzina e di 0,5 per il gasolio. L’industria petrolifera ha già trasferito in misura eccedentaria gli aumenti e quindi per gli immediati prossimi giorni ci si può attendere una diminuzione nell’ordine di un paio centesimi al litro per la benzina e di un centesimo per il gasolio“.

Per le prossime settimane dunque ci si aspetta che la situazione torni alla normalità per la gioia dei consumatori, costretti a sborsare per settimane più del dovuto per i propri trasferimenti.

Leggera tregua al costo dei carburanti, ma la situazione rimane allarmante

Nella settimana appena trascorsa, si registra ancora una forte tendenza all’aumento dei fattori internazionali e dei prezzi interni. Consistente è stato l’incremento della quotazione del greggio Brent spot (+2,53 euro/barile, +0,016 euro/litro), nonostante un lieve apprezzamento del cambio euro/dollaro, mentre il mercato ha registrato un marcato aumento dei prezzi internazionali dei prodotti ‘finiti’ Platt’s determinato in +0,020 euro/litro per la benzina ed in +0,040 per il gasolio. Rispetto a questo andamento, il prezzo Italia è cresciuto di +0,026 euro/litro per la benzina e di +0,028 per il gasolio. Lo scarto tra incrementi internazionali e decre- menti nazionali è, dunque, per questa settimana pari a +0,006 euro/litro per la benzina, importo, cioè, che è stato scaricato in più sul prezzo, e di – 0,012 euro/litro per il gasolio, importo, cioè, che non è stato ancora scaricato sul prezzo Italia del gasolio“. Questo il commento relativo all’andamento dei prezzi dei carburanti nella settimana da poco passata del presidente di FIGISC CONFCOMMERCIO Luca Squeri.

Nonostante la situazione sia preoccupante, si attende per la prossima settimana una tregua nella salita dei prezzi: “Le quotazioni del greggio Brent hanno superato i 115 dollari/barile, la chiusura delle sessione del Platt’s di giovedì 3 ha fatto registrare ancora diminuzioni nell’ordine di solo -0,001 euro/litro per la benzina e di -0,004 per il gasolio: per gli immediati prossimi giorni ci si può attendere un attimo di pausa per il prezzo dei carburanti“.

Le variazioni internazionali hanno apportato nella settimana scorsa un aumento pari addirittura a +0,033 (da 0,581 a 0,614 euro/litro): a tali variazioni (addizionate di IVA) sono corrisposti nel mercato interno aumenti dei prezzi nell’ordine di +0,026 euro/litro per la benzina e di +0,028 euro/litro per il gasolio. Il saldo finale tra aumenti del mercato internazionale ad aumenti del prezzo alla pompa nazionale – in questa settimana – è pari a +0,008 euro/litro per la benzina, ed è pari a circa 1,2 eurocent/litro per il gasolio.

Secondo i rilevamenti i prezzi medi sono stati (Prezzo medio rilevato dal Ministero 28/02/2011) di 1,508  per la benzina e 1,392 per il gasolio. Il prezzo medio nominale “servito” settimanale è stato rispettivamente di 1,544 1,435 per benzina e gasolio mentre il prezzo scontato mediamente reperibile è stato rispettivamente di 1,437 1,340.

Laura LESEVRE

Benzina € 1,51 e Gasolio € 1,40: il prezzo del carburante continua a salire

Secondo l’osservatorio nazionale dell’andamento dei prezzi del petrolio, i carburanti continueranno a salire nei prossimi giorni. Nelle scorse settimane è stato in particolare l’incremento della quotazione del greggio Brent spot (+4,66 euro/barile, +0,035 euro/litro) ad allarmare, accompagnato da una lievitazione dei prezzi dei prodotti finiti (“Platt’s”) pari a +0,026 euro/litro per la benzina ed in +0,017 per il gasolio. “Lo scarto tra incrementi internazionali e decrementi nazionali è, dunque, per questa settimana di -0,005 euro/litro solo per la benzina e di +0,009 euro/litro per il gasolio, importi, cioè, che sono stati scaricati in meno o in più a seconda del prodotto sul prezzo Italia tenendo più basso (benzina) o più alto (gasolio) il prezzo del carburante” afferma Luca Squeri, Presidente Nazionale Figisc Confcommercio, secondo il quale nei prossimi giorni le acque non si calmeranno e anzi i prezzi continueranno a salire (1,5 cent per il gasolio e 2 cent per la benzina)

La quotazione del prezzo del greggio al barile ha superato i 110 dollari al barile (+8,10 in dollari al barile nell’ultima settimana) con inevitabili ripercussioni sul prezzo alla pompa.
Nel panorama europeo dei prezzi, l’Italia, in una classifica decrescente dal prezzo più caro a quello meno caro, è posizionata al nono posto per il prezzo della benzina ed al sesto posto per il prezzo del gasolio. I dati completi dell’osservatorio sono consultabili qui.

Secondo il sito internet PrezziBenzina.it, su fonte Quotidiano Energia, i migliori prezzi in questo periodo sarebbero quelli dei distributori:

  • SHELL (benzina): € 1,538
  • IP (diesel): € 1,429

Sempre secondo la stessa fonte invece i prezzi più alti sono quelli dei distributori:

  • AGIP e Q8 (benzina): € 1,543
  • Q8 (diesel): € 1,435

Timida riduzione dei prezzi dei carburanti. Scende la benzina ed il gasolio.

Negli ultimi sette giorni, secondo le rilevazioni della Figisc (Federazione Italiana Gestori Impianti Stradali Carburanti), sarebbero scesi i prezzi dei carburanti alla pompa. Nulla di particolarmente entusiasmante, perché si tratta di piccolissime riduzioni, ma qualcosa sembra muoversi. La benzina infatti è scesa di 1 centesimo ed il gasolio di 2,7 centesimi al litro. Nel panorama europeo dei prezzi l’Italia conferma le proprie posizioni all’ottavo posto per la benzina ed al quinto posto per il gasolio, in una classifica decrescente dal prezzo più caro a quello meno caro. La concorrenza sul territorio consente all’automobilista di fare il pieno anche a otto centesimi in meno del prezzo convenzionale che comunemente viene indicato sui media quando si parla del costo dei carburanti.