Dal 9 luglio gli aumenti sono stati di +0,023 euro/litro per la benzina e di +0,027 per il gasolio. Per questa settimana invece dovrebbero esserci fluttuazioni pari a -0,024 euro/litro per la benzina ed a -0,021 per il gasolio. Per i prossimi giorni, secondo Squeri, ci sarà una tendenza alla stabilità dei prezzi dei carburanti: “Mentre le quotazioni del greggio Brent sono ancora sui 117 dollari/barile, le chiusure del Platt’s di giovedì 14 luglio hanno fatto registrare un decremento di circa 1,2 eurocent /litro per ambedue i prodotti, IVA compresa. Per i prossimi giorni ci si può at-tendere mediamente una momentanea stabilità dei prezzi“.
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Carburanti in discesa di almeno 1,5 centesimi
Nel dettaglio in presenza anche di un apprezzamento del cambio euro/dollaro (1%), mentre il mercato internazionale ha registrato decrementi del prezzo dei prodotti ‘finiti’ Platt’s disomogenei tra i prodotti: per la benzina in misura pari a -0,017 euro/litro, per il gasolio pari a -0,038 euro/litro. Rispetto a questo andamento, il prezzo Italia è diminuito per la benzina di -0,022 euro/litro e di -0,014 euro/litro per il gasolio.
Nel panorama europeo dei prezzi, l’Italia in una classifica decrescente dal prezzo più caro a quello meno caro è posizionata al decimo posto per il prezzo della benzina ed al settimo posto per il prezzo del gasolio.
Carburanti al ribasso, ci si aspetta un calo di almeno 3 centesimi
In una classifica decrescente dal prezzo più caro a quello meno caro, l’Italia è situata al nono posto per il prezzo della benzina e al quinto per il gasolio. Luca Squeri, presidente nazionale Figisc Confcommercio afferma: “Mentre le quotazioni del greggio Brent sono scese sui 110 dollari al barile, le chiusure del Platt’s di questi ultimi giorni hanno segnato un tonfo di 4 centesimi al litro per la benzina e di 5,1 per il gasolio, solo in parte ancora trasferite sul prezzo interno. Per i prossimi giorni ci si deve attendere che i prezzi diminuiscano nell’ordine di 3 centesimi al litro”
Prezzi dei carburanti in salita: Diesel a soglia € 1,50
I prezzi di listino di Q8 per citare un esempio arrivano per il diesel a soglia 1,50 € (un aumento di quasi 1 centesimo in un solo giorno). Naturalmente anche tutte le altre compagnie petrolifere hanno ritoccato in aumento i loro prezzi (in particolare Total, Erg e IP). Le associazioni dei consumatori in coro supplicano un immediato intervento del ministero dello Sviluppo economico per placare questa corsa furibonda e assolutamentre fuori controllo.
Secondo Adiconsum “il raggiungimento di quota 1,60 euro, in particolare nelle Regioni del Mezzogiorno, è diventato insostenibile per il reddito delle famiglie e per lo stesso Sistema Paese. Aumenti che rischiano di innescare una pericolosa spirale, visti il perdurare della crisi economica e l’inflazione galoppante“. E’ per questa che l’associazione dei consumatori propone una sterilizzazione dell’Iva sui prezzi dei carburanti e la promozione di una maggiore concorrenza così da permettere alle famiglie di risparmiare fino a 400 euro l’anno.
M.Z.