Assegnati in Toscana 925.000 euro ai produttori per i mercati

Ai 33 dei 52 Comuni che avevano presentato domanda nel marzo 2012 sul bando regionale a sostegno della filiera corta dei prodotti agroalimentari sono stati assegnati i seguenti progetti finanziari: sette mercati dei produttori con organizzazione di eventi mensili, quattordici spacci locali sull’esempio dei farmer’s market americani, dodici progetti speciali innovativi.

La graduatoria – che sarà pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana del 18 luglio prossimo (parte III Burt n.29) – vede assegnare 375 mila 400 euro per l’anno 2011, e ulteriori 550 mila euro provenienti dalle risorse 2012, per un totale di 925 mila euro.

”La scelta di sostenere la filiera corta e di valorizzare i prodotti locali della Toscana è per noi una scelta strategica – ha detto l’assessore all’agricoltura Gianni Salvadori. Pur in una annata difficile come questa, la Regione ha destinato una cifra importante del suo bilancio, quasi un milione di euro, con l’obiettivo di valorizzare qualità e tipicità dei prodotti, favorire lo sviluppo sostenibile del sistema rurale, recuperare il legame con la diversità territoriale, l’integrazione tra agricoltura e l’ambiente, la salvaguardia delle biodiversità e garantire il consumatore sulla tracciabilita’ e salubrità delle produzioni”.

Coldiretti: gli Italiani preferiscono il discount al negozio sotto casa

“Il 25 per cento degli italiani ha aumentato nel 2011 la frequenza dei discount mentre, all’opposto, ben il 38 per cento ha ridotto la propria presenza nei negozi alimentari tradizionali, che rischiano un vero crack mentre tengono sostanzialmente i supermercati”. E’ quanto emerge dalla presentazione dei risultati dall’Indagine Coldiretti-Swg divulgata in occasione della diffusione dei dati Istat sul commercio al dettaglio a settembre che evidenziano una sostanziale tenuta degli acquisti alimentari su base tendenziale (+0,7 per cento), ma con un ulteriore calo dei piccoli negozi (-1,9 per cento). “Si evidenzia la tendenza da parte di un crescente segmento della popolazione ad acquistare prodotti alimentari a basso prezzo nei discount, a cui però può corrispondere anche una bassa qualità con il rischio che il risparmio sia solo apparente”, ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini. Risparmiare oltre un certo limite sul cibo può significare nutrirsi di alimenti che possono avere contenuto scadente – ha precisato Marini – con effetti negativi sul piano nutrizionale, sulla salute e sul benessere delle persone. Il fenomeno di riduzione significativa dei negozi tradizionali determina anche evidenti effetti negativi legati alla riduzione dei servizi di prossimità ma anche un indebolimento del sistema relazionale, dell’intelaiatura sociale e spesso anche della stessa sicurezza sociale dei centri urbani. A contrastare lo spopolamento dei centri urbani va segnalata peraltro la crescente presenza di mercati degli agricoltori e di Botteghe di Campagna Amica. Una opportunità per i produttori e per i consumatori che – conclude Marini – va anche a sostegno della storia, della cultura e della vivibilità dei centri urbani.

Fonte: Agenparl.it