“Reti amiche”: Stretta di mano tra Befera e Brunetta

Il 20 luglio scorso il ministro Brunetta, di concerto con il presidente dell’Equitalia Attilio Befera, hanno firmato un protocollo d’intesa volto a promuovere il processo di semplificazione attuato con “Reti amiche”.

Grazie a quest’ultimo accordo gli avvisi e le cartelle di pagamento emesse da Equitalia potranno essere pagate, attraverso la presentazione del bollettino inviato dall’esattore, presso i circuiti di pagamento “Reti amiche”, quali:

– Tabaccai;
– Coop;
– Poste italiane;
– Ricevitorie di Lottomatica;
– Sportelli Intesa San Paolo e Unicredit.

Una volta presentato il bollettino, munito di codice a barre, il circuito di pagamento rilascerà quietanza di pagamento attraverso lo scontrino.  Questo significa che i cittadini non solo non saranno più costretti a sopportare lunghe code agli sportelli, ma potranno altresì effettuare i pagamenti di sabato o di domenica, considerando gli orari no stop dei centri commerciali.

Si attende a breve la stipula dei singoli contratti attuativi tra l’Amministrazione e i privati interessati alla fornitura dei servizi di pagamento.

Entro la fine dell’anno, assicura Brunetta, la procedura dovrebbe essere completamente operativa.

“Reti amiche”: Il progetto

Fortemente voluto dal ministro per la Pubblica amministrazione e l’innovazione Renato Brunetta, il progetto “Reti Amiche”, avviato già nel 2008, viene incontro ai cittadini, ampliando i punti di accesso alla Pubblica Amministrazione e riducendo così i tempi di attesa agli sportelli.

Inizialmente attuato in via sperimentale con Poste e Tabacchi, si è successivamente esteso ad altri partner come l’Abi, le farmacie, i carabinieri, le ferrovie e la grande distribuzione.

Attualmente gli sportelli Reti amiche sono già 60.000, tra punti vendita e bancomat, a cui devono aggiungersi gli utenti raggiunti attraverso internet, la telefonia, la posta elettronica e la grande distribuzione.

Gli obiettivi del progetto sono:

– semplificare i rapporti tra la Pubblica Amministrazione e i privati;
– ridurre i tempi di attesa agli sportelli pubblici;
– permettere un accesso facilitato e rapido con Internet e le altre tecnologie ICT;
– rendere la Pubblica Amministrazione una presenza capillare nel territorio, in modo da abbattere i costi;
– ridurre la mobilità fisica in favore di quella virtuale.