Il Tlc dice sì all’agenda digitale

I deputati firmatari delle proposte di legge Paolo Gentiloni (Pd), Antonio Palmieri (Pdl) e Roberto Rao (Udc) annunciano: ”La commissione Trasporti e telecomunicazioni della Camera ha approvato ad ampia maggioranza il testo unificato della proposta di legge sull’agenda digitale, relatrice l’onorevole Bergamini”.

E’ un grande passo in avanti per l’intero Paese, che intende dare un forte impulso alla modernizzazione della pubblica amministrazione e offrire nuove possibilità alle startup e alle imprese innovative italiane -aggiungono-. Di fronte a un segnale cosi chiaro, ad una cosi ampia condivisione politica su questo tema, siamo certi che il governo vorrà colmare al più presto lo ‘spread’ che lo separa dal Parlamento, valorizzando il lavoro della commissione su cui si è realizzata una significativa convergenza politica”.

”Ora attendiamo gli esiti del lavoro del governo, con il decreto Digitalia: in assenza di rapide determinazioni -concludono Gentiloni, Rao e Palmieri- siamo pronti anche a chiedere la sede ‘legislativa’, per imprimere un’accelerazione decisiva su questo tema, fondamentale per il presente e per il futuro del nostro Paese”.

Professioni non regolamentate, il plauso di Accredia

Accredia plaude alla proposta di legge in materia di professioni non regolamentate: “La proposta di legge in materia di professioni non regolamentate approvata dalla Camera in prima lettura il 17 aprile scorso risponde in maniera efficace alle crescenti e differenziate esigenze del mercato e riguarda oltre 3 milioni di lavoratori che esercitano la propria attività al di fuori di albi e collegi“, dice l’Ente unico nazionale di accreditamento in una nota.

Secondo Accredia, “la normativa prevede in particolare l’autoregolamentazione volontaria per la qualifica di tali professionisti, che si potrà conseguire sia attraverso l’attestazione delle associazioni professionali di riferimento, sia attraverso la certificazione rilasciata da Organismi, accreditati da Accredia, che valuteranno le competenze del professionista in conformità alle norme Uni definite per le singole professioni“.

Il modello alla base della nuova disciplina – continua Accrediainnesca dunque un meccanismo flessibile e virtuoso, assolutamente volontario, utile per i professionisti e i loro business partner e clienti, perché permette di riconoscerne e garantirne la competenza, la professionalità e il rispetto della deontologia in maniera oggettiva e continuativa nel tempo. Solo il sistema della valutazione della conformità fondato su accreditamento e certificazione, può soddisfare tre requisiti fondamentali per l’affidabilità del mercato delle professioni e per la salvaguardia del mercato dei consumatori: l’imparzialità di chi effettua la valutazione delle competenze, l’aggiornamento professionale continuo e l’accertamento della competenza stessa“.

Roma: proposta di legge a difesa dell’olivicoltura italiana

Il futuro dell’olivicoltura italiana è indissolubilmente legato al tema della qualità. Nel 2011 Coldiretti, Fondazione Symbola e Unaprol danno vita a “Geniusolei”, un’iniziativa finalizzata a costruire un’alleanza tra consumatori e produttori per difendere l’eccellenza del nostro patrimonio olivicolo nazionale e lanciare la sfida della qualità nel settore.

Da qui l’idea di avanzare una proposta di legge “Norme per la qualità e la trasparenza della filiera degli oli di oliva vergini”, finalizzata a favorire la crescita delle produzioni di qualità nel settore olivicolo e a contrasta­re pratiche commerciali scorrette nell’ambito della filiera degli oli di oliva vergine. Un sistema di norme pensate a tutela dei consumatori e della reale concorrenza tra le imprese, in grado di preservare l’autenticità del prodotto, la veridicità della pro­venienza territoriale e la trasparenza delle informazioni, sia in etichetta che nell’ambito delle pratiche commerciali.

La proposta di legge sarà presentata domani, mercoledì 21 Marzo 2011 alle 10,30 al Centro Congressi Rospigliosi di Roma in Via XXIV Maggio 43. Saranno presenti il presidente dell’Unaprol Massimo Gargano, il presidente di Symbola Ermete Realacci, il presidente di Federconsumatori Rosario Trefiletti e Maurizio Servili Ordinario dell’Università di Perugia, con le conclusioni affidate al presidente della Coldiretti Sergio Marini.

Fonte: agenparl.it

Due nuove leggi per il settore orafo

La scorsa settimana sono state portate all’attenzione della X Commissione permanente della Camera due importanti proposte di legge per il settore orafo, entrambe finalizzate a normare strettamente i materiali gemmologici in Italia. Obiettivi delle proposte sono: tutelare maggiormente il consumatore, che sarà informato in maniera chiara sulle caratteristiche del prodotto che vuole acquistare; responsabilizzare l’operatore sulla denominazione corretta e sulla qualità delle merci che propone al cliente; contrastare la concorrenza sleale di operatori italiani o stranieri; tutelare ed esaltare la professionalità degli operatori di settore. Durante la giornata sono state avanzate ulteriori proposte, tra le quali la definizione della figura del gemmologo.

Tutte le componenti del settore orafo hanno partecipato all’incontro, con un unico documento condiviso dalle associazioni rappresentative di un comparto che, come ha ricordato Licia Mattioli, presidente di Confindustria Federorafi, conta circa 11mila imprese e oltre 20mila dettaglianti, per un fatturato annuo di 6,5 miliardi di euro.

Licia Mattioli ha anche commentato: “Abbiamo fatto un passo importante verso l’approvazione di una proposta di legge intesa a regolamentare il mercato dei materiali gemmologici, responsabilizzando gli operatori e tutelando meglio di quanto non accada al presente i consumatori“.

Saranno imprenditori: allo studio una legge per agevolare le nuove imprese di cassintegrati e precari

Una proposta di legge approdata alla Camera proprio negli scorsi giorni si propone di incentivare i cassintegrati ad intraprendere un propria attività imprenditoriale. Il testo infatti prevede una tassazione ridotta, credito d’imposta e un sostegno finanziario diretto per quei lavoratori che entro la fine del 2011 avviano un’azienda. La proposta stabilisce, inoltre, l’esenzione dalle imposte nel caso in cui il neo-imprenditore decida di assumere dipendenti che sono soggetti ad ammortizzatori sociali ed inserirli in organico per un periodo di almeno 2 anni. Possono diventare imprenditori i cassaintegrati ma anche i lavoratori in mobilità, i destinatari di contratti di solidarietà e di indennità ordinaria di disoccupazione non agricola. Fino a dicembre 2011 la nuova attività è sperimentale. A lavorare alla proposta di legge sono stati 13 parlamentari campani.

Secondo la proposta di legge, i cassintegrati che andranno ad intraprendere un’attività imprenditoriale potranno contare su un sostegno per ottenere credito a condizioni vantaggiose dalle banche mediante l’utilizzo delle garanzie concesse dai fondi antiusura attivati presso i Confidi. Inoltre il neo-imprenditore potrà conservare per tutta la durata della fase sperimentale il 50% dell’indennità prevista per l’ammortizzatore sociale di cui beneficia. Se l’imprenditore assumerà personale nelle sue stesse condizioni( cassintegrati, lavoratori in mobilità, destinatari di contratti di solidarietà) non pagherà i contributi previsti dalla legge fino al termine del 2011. Inoltre per l’acquisto di attrezzature informatiche da impiegare all’interno dell’azienda otterrà un credito d’imposta del 40%. La normativa prevede anche un bonus fiscale di cinquemila euro al massimo per le attività di formazione professionale svolte dall’imprenditore o dai suoi dipendenti durante la fase sperimentale e attiva una linea agevolata di finanziamento presso la Cassa Depositi e Prestiti.

Con questa proposta di legge ai cassintegrati si offre l’opportunità di uscire dal precariato ed intraprendere un’attività produttiva in proprio senza però perdere, nella fase sperimentale, il sostentamento offerto dall’ammortizzatore sociale. Ma i vantaggi sono evidenti anche per le imprese che abbattono il costo del lavoro durante il biennio di sperimentazione e hanno a disposizione la concreta possibilità di ridurre l’organico in esubero senza impatto qualora i cassintegrati imprenditori dovessero decidere di intraprendere in via definitiva la nuova attività.