L’intesa regionale con gli ordini professionali è stata rinnovata nelle Marche

E’ stato siglato  il protocollo di intesa siglato dal Direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate Marche, Giovanna Alessio, e i Presidenti degli Ordini professionali in rappresentanza delle cinque province della regione. Gli obiettivi sono la semplificazione del dialogo e l’agevolazione della comunicazione tra i contribuenti e l’Amministrazione finanziaria attraverso la realizzazione di una più ampia sinergia e collaborazione con gli Ordini dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili delle Marche.

L’accordo punta a sviluppare un sistema di relazioni più efficace con gli Ordini professionali allo scopo di migliorare il rapporto con i contribuenti da essi rappresentati. Esso prevede un impegno degli Ordini a sensibilizzare i propri iscritti ad utilizzare maggiormente i canali telematici messi a disposizione dall’Agenzia, che rendono più snelle e celeri le comunicazioni con gli Uffici fiscali.

Punto qualificante dell’intesa è rappresentato dall’impegno delle parti a organizzare convegni e incontri di studio per l’approfondimento delle tematiche fiscali più complesse e delle novità legislative al fine di assicurare il periodico aggiornamento professionale sia dei funzionari che degli iscritti agli Ordini.

Istituto della mediazione – al fine di deflazionare il contenzioso tributario, vengono rafforzate le azioni congiunte per una maggiore diffusione e conoscenza degli strumenti legislativi vigenti, tra i quali l’accertamento con adesione, la conciliazione e soprattutto la mediazione tributaria. Per questo nuovo istituto giuridico, di recente approvazione, viene stipulato un protocollo d’intesa ad hoc per promuoverne l’estensione in ambito provinciale nonché assicurare un più proficuo ed efficace svolgimento del procedimento.

“Il protocollo d’intesa – commenta Giovanna Alessio, Direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate Marche – ha l’obiettivo di incrementare l’assistenza fiscale e i servizi erogati e di migliorare la qualità del rapporto fisco-contribuente, al fine di incentivare l’adempimento fiscale spontaneo. E questo obiettivo lo possiamo agevolmente centrare anche attraverso una più estesa collaborazione con gli Ordini professionali che istituzionalmente svolgono la loro attività per conto dei contribuenti”.

“I Dottori Commercialisti da tempo sono impegnati a instaurare un ottimo clima con l’Agenzia che favorisca il dialogo e la trasparenza nei rapporti con gli Uffici finanziari – sono le considerazioni espresse dal Presidente dell’ODCEC di Ancona, Corrado Mariotti, in rappresentanza anche degli altri Ordini – e l’intesa sottoscritta con la Direzione regionale delle Marche va in questa direzione. Velocizzare e rendere più efficiente la fruizione dei servizi è fondamentale per ridurre i costi della mediazione, i cui effetti si riverberano positivamente a favore dei cittadini e delle imprese”.

Accordo banche-imprese sugli impieghi scaduti

Firmato tra i rappresentanti delle banche e delle imprese il protocollo di intesa sugli impieghi scaduti per attenuare l’effetto delle nuove norme sulla classificazione del credito, classificato dal 2012 come deteriorato dopo tre mesi invece degli attuali sei. Abi, Alleanza delle cooperative, Assoconfidi, Confagricoltura, Confedilizia, Cia, Coldiretti, Confapi, Confindustria e Rete Imprese Italia hanno aderito all’accordo “Comunicazione alle imprese sull’entrata in vigore dei nuovi termini per la segnalazione degli sconfinamenti bancari (Past 2)”.

Con la sigla del protocollo vengono adottati strumenti informativi e di supporto alle imprese, perché siano preparate alle nuove regole. Le banche che aderiranno “si impegnano a esaminare tempestivamente le posizioni delle imprese“. L’accordo prevede anche che “ferma restando la piena autonomia della banca nella valutazione del merito creditizio dell’impresa, l’esame mirerà a valutare le effettive necessità finanziarie delle imprese e il rapporto tra le linee accordate e gli utilizzi“.

Il protocollo stabilisce la possibilità di interventi ad hoc e di “valutare insieme al cliente eventuali soluzioni personalizzate per il rientro degli sconfinamenti“. L’impegno di tutti i soggetti “è diretto ad evitare che l’applicazione delle disposizioni previste da Basilea provochi penalizzazioni per le banche e le imprese, già messe a dura prova dalla crisi“.