E la benzina si impenna

Il presidente della Figisc, Luca Squeri, ha commentato i i dati del consueto osservatorio settimanale sull’andamento del costo della benzina.

Come sappiamo le cose non stanno andando nel migliore dei modi per i consumatori di greggio.

Ecco il commento di Squeri: “nella settimana corrente la quotazione del greggio Brent spot è lievemente aumentata (+1,64 euro/barile, +0,012 euro/litro), in presenza di un modesto arre-tramento del cambio euro/dollaro, con analoghe movimentazioni del prezzo dei prodotti ‘finiti’ Platt’s: per la benzina in misura pari a +0,014 euro/litro, per il ga-solio pari a +0,012 euro/litro. I prezzi medi Italia sono aumentati da venerdì 1° luglio di +0,015 euro/litro per la benzina e di +0,009 per il gasolio”.

“Il saldo tra variazioni internazionali e variazioni nazionali è, dunque, per questa settimana pari a +0,001 euro/litro per la benzina ed a -0,003 per il gasolio, importi, cioè, che, a seconda del prodotto, sono stati scaricati in più (ben-zina) o non sono stati scaricati (gasolio) sui prezzi interni.”

E per i prossimi giorni? Squeri prevede una tendenza all‘aumento dei prezzi dei carburanti: “Mentre le quotazioni del greggio Brent sono balzate sui 118 dollari/barile, le chiusure del Platt’s di giovedì 6 giugno hanno marcato un incremento di circa 2,5-2,6 eurocent/litro per ambedue i prodotti, IVA compresa. Per i prossimi giorni ci si può attendere un ulteriore incremento medio dei prezzi nell’ordine di 2,0 eurocent/litro.

Carburante: la situazione sta migliorando. Scende il prezzo

E’ in calo il prezzo dei carburanti dopo settimane di corse pazze all’aumento. La diminuzione dei prezzi di listino si attesta attorno ai 4 centesimi di euro sia per benzina che gasolio. L’Italia si posiziona per la settimana appena trascorsa a nono posto nella classifica decrescente dal prezzo più caro a quello meno caro a livello europeo. A presentare i dati è stato come sempre l’Osservatorio Figisc per il periodo 12-18 marzo incaricato di vigilare sull’andamento dei prezzi alla pompa.

Luca Squeri, presidente della Figisc sottolinea: “le quotazioni del greggio Brent sono risalite attorno ai 115 dollari al barile e la chiusura delle sessione del Platt’s di giovedì 17 ha fatto re-gistrare un rialzo di 1,9 centesimi al litro per la benzina e di 0,5 per il gasolio. L’industria petrolifera ha già trasferito in misura eccedentaria gli aumenti e quindi per gli immediati prossimi giorni ci si può attendere una diminuzione nell’ordine di un paio centesimi al litro per la benzina e di un centesimo per il gasolio“.

Per le prossime settimane dunque ci si aspetta che la situazione torni alla normalità per la gioia dei consumatori, costretti a sborsare per settimane più del dovuto per i propri trasferimenti.