Decontribuzione Sud: nuova proroga per imprese fino al 31 dicembre 2023

Continua anche per il 2023 la misura denominata Decontribuzione Sud che prevede una riduzione del 30% del costo dei contributi in favore delle aziende che assumono al Sud. Ecco i dettagli.

Arriva la proroga di Decontribuzione Sud per tutto il 2023

Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha annunciato che la Commissione europea ha autorizzato anche per il 2023 l’applicazione della misura denominata Decontribuzione Sud e che mira ad agevolare le imprese del Meridione che decidono di assumere. L’obiettivo è rendere la misura strutturale. Deve sottolinearsi che la misura ha visto la luce per la prima volta nella legge di bilancio 2021 e prevede l’applicazione fino al 2029, ma l’Unione Europea provvede ad autorizzazioni solo temporanee, l’ultima in scadenza al 31 dicembre 2022.

La buona notizia è che la misura, non solo è stata prorogata al 30% fino al 31 dicembre 2023, ma non è stata considerata dall’Unione Europea un Aiuto di Stato, questo vuol dire che non rientra tra le misure da indicare nell’Autodichiarazione Aiuti di Stato e non contribuisce al raggiungimento delle soglie previste dalla relativa disciplina. Inoltre la decontribuizione non incide negativamente sulla maturazione del requisito pensionistico.

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Particolare soddisfazione è stata espressa non solo da Giorgia Meloni, ma anche dal Ministro per gli Affari Europei Raffaele Fitto che ha sottolineato come questa possa essere considerata un’importante misura per le imprese del Sud che soffrono più delle altre la particolare congiuntura economica del periodo.

Cosa prevede Decontribuzione Sud

A questo punto è bene delimitare il campo di applicazione. Decontribuzione Sud è una misura in favore delle Regioni: Abruzzo, Molise, Campania, Sicilia, Sardegna, Basilicata, Puglia, Calabria. Spetta per le assunzioni in tutti i settori, esclusi il settore agricolo e il lavoro domestico. Lo sgravio contributivo è del 30%, ma non si applica ai premi Inail e ai versamenti in favore dei vari fondi. Inoltre non possono usufruirne consorzi, enti ecclesiastici, IACP, fondazioni.

Con la Circolare 90 del mese di luglio 2022 l’Inps aveva invece provveduto a chiarire ulteriormente i requisiti necessari per poter ottenere l’agevolazione. La stessa infatti è riservata ad imprese che:

  • siano in regola con gli obblighi di contribuzione previdenziale secondo la normativa del Durc ( Documento Unico regolarità contributiva);
  • rispettino le norme fondamentali sulla sicurezza sul luogo di lavoro;
  • rispettino accordi e contratti collettivi.

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Resta infine da sottolineare che decontribuzione Sud è compatibile con altre forme di incentivo o aiuto, tranne nel caso in cui sia proprio la disciplina specifica a vietare il cumulo.

Un testo unico per regolamentare il settore balneare

L’Assemblea del Senato ha deciso di unificare in un unico testo le quattro mozioni presentate dalle varie forze politiche sui problemi che interessano le imprese balneari. Il presidente del Sindacato italiano balneari Riccardo Borgo ha affermato: “Si tratta di un passaggio politico fondamentale in quanto dimostra che i senatori hanno preso atto, finalmente, dell’importanza svolta dalla categoria nell’ambito del fenomeno turistico del Paese“.

Tra le ultime manovre per tutelare il settore si trova la proroga delle concessioni demaniali turistico-ricreative oltre il 2015 e la possibile deroga dalla direttiva servizi avanzata dal ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto. Anche il ministro dell’economia Giulio Tremonti in occasione della presentazione del Piano nazionale delle riforme,ha espresso la volontà di risolvere la querelle europea sulle concessioni istituendo il progetto dei distretti turistico-balneari attraverso la ridefinizione del demanio marittimo.

Il sindacato prosegue: “il Governo, approvando la proposta del ministro Tremonti  ha ritenuto che le imprese balneari italiane costituiscono il settore più importante e decisivo del turismo e che le stesse possono dare un impulso significativo alla crescita economica del nostro Paese. Le imprese balneari sono pronte a raccogliere la sfida e a impegnarsi, nel solco dell’eccellenza che contraddistingue la balneazione italiana da quasi due secoli, per conseguire obiettivi ambiziosi nell’interesse dello sviluppo e della crescita dell’Italia“.

Mirko Zago

A Roma riflettori sull’imprenditoria femminile. Domani al via la due giorni di Confartigianato sull’imprenditoria in rosa

Domani a Roma inizierà la due giorni di Confartigianato sull’imprenditoria in rosa nel corso della quale sarà diffuso un rapporto sull’imprenditorialità femminile realizzato dall’Ufficio studi.

Alla luce del gap italiano rispetto agli standard europei per quello che concerne le condizioni di accesso al mercato del lavoro per le donne ed i servizi di sostegno alle lavoratrici e alle imprenditrici, Confartigianato ha messo al centro della dodicesima Convention nazionale del Movimento Donne Impresa il tema “Donne e Crescita – Welfare to Work: dall’idea all’impresa”. All’iniziativa, che si svolgerà presso il Centro Congressi Capranica, interverranno rappresentanti del Parlamento e del Governo. I lavori saranno aperti dal presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini e dalla presidente di Donne Impresa Rosa Gentile. Nel pomeriggio di mercoledì parteciperanno, tra gli altri, alla tavola rotonda su Lisbona 2010 e Europa 2020,il presidente Commissione Finanze Senato Mario Baldassarri, il vicesegretario del Pd Enrico Letta e il presidente dell’Api Francesco Rutelli. Ai lavori interverranno anche il ministro per i rapporti con le regioni Raffaele Fitto e Renata Polverini, presidente Regione Lazio. Nella mattinata di giovedì 21 ottobre, parteciperà alla Convention Don Luigi Ciotti, presidente dell’Associazione Libera, che verrà premiato da Donne Impresa per il suo impegno civile.

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