Rapina 160.000 euro in gioielli, arrestato

Un uomo di 30 anni di Roma è stato arrestato dai carabinieri di Orte, in provincia di Viterbo, perché sospettato di essere un membro della banda che poche ore prima, a Terni, aveva rapinato un rappresentate di gioielli. L’uomo era stato avvicinato da due malviventi che, armati di pistola, gli avevano intimato di consegnare la valigetta con i campioni di gioielli. Poi i due rapinatori sono fuggiti su una macchina, dove ad attenderli c’era un terzo complice, con il bottino del valore stimato di 160.000 euro.

Ma il rappresentante di preziosi era riuscito a memorizzare la targa della vettura e dopo circa mezz’ora una pattuglia dell’Arma ha intercettato e bloccato l’auto guidata dal romano che, dopo l’identificazione, è stato sottoposto a fermo come indiziato di rapina a mano armata in concorso.

Banditi rapinano un furgone di medicinali per 15.000 euro

Rapina del valore di 15.000 euro messa a segno da due malviventi a Sant’Anastasia, in provincia di Napoli. I due hanno prima aggredito e poi costretto con minacce verbali un autotrasportatore di 24 anni a farli salire sul furgone aziendale dopo aver effettuato una consegna alla farmacia di Pollena Trocchia. Una volta giunti a Volla, i due banditi hanno fatto scendere il ragazzo e sono fuggiti in direzione Casoria a bordo del furgone pieno di medicinali. Sulla rapina stanno indagando i carabinieri.

Benzinaio rapinato mentre porta i soldi in banca

Antonio Braconi, 63enne titolare del distributore Eni sull’Aurelia a Montignoso assieme ad altri due soci, è stato rapinato dell’incasso dell’intero weekend mentre stava andando a versarlo in una banca situata nel centro del paese in provincia di Massa Carrara. L’uomo, che stava viaggiando sul suo scarabeo, è stato fermato da due malviventi in scooter, col volto coperto dal casco, occhiali scuri e foulard sopra la bocca.

Ne è nata una colluttazione e l’imprenditore, nonostante un tentativo di reazione, è finito per terra dopo essere stato preso a schiaffi e i due ragazzi sono fuggiti con il bottino, che ammonta a 13.000 euro in contanti. All’interno del plico c’erano anche tre assegni, che però sono stati immediatamente bloccati e dunque non potranno essere incassati. L’uomo, visibilmente sotto shock, ha raccontato tutto ai carabinieri di Massa Carrara che hanno aperto un’indagine per risalire ai due rapinatori.