Bando per le imprese genovesi alluvionate

La Giunta regionale ligure ha approvato un bando del valore di 20 milioni da destinare alle aziende alluvionate della Liguria.

L’iniziativa è stata presentata da Renzo Guccinelli, assessore allo sviluppo economico, ed è stata pensata per le aziende alluvionate che hanno subito danni inferiori ai 40.000 euro.

Fino al 14 novembre le aziende che hanno subito danni dall’ultimo alluvione abbattutosi sul capoluogo ligure potranno presentare alla Camera di Commercio di Genova la richiesta di rimborso allegata al bando scaricabile dai siti della Regione Liguria e di Filse insieme al modello E, da presentare improrogabilmente entro il 10 novembre, scaricabile all’indirizzo http://www.regione.liguria.it/argomenti/territorio-ambiente-e-infrastrutture/protezione-civile/post-emergenza-segnalazione-danni/attivita-produttive.html oppure all’indirizzo www.ge.camcom.it per certificare i danni subiti che saranno periziati gratuitamente dagli Ordini professionali aderenti all’invito della Regione Liguria.

Guccinelli ha dichiarato: “Le risorse verranno assegnate attraverso un meccanismo molto veloce, diverso dai precedenti, che prevede l’erogazione dei contributi secondo il concetto della partecipazione al danno, senza più dover presentare le fatture pagate e pertanto contiamo di liquidare tutto entro la prima metà del mese di dicembre”.

Il 75% dei soldi verranno ripartiti tra i richiedenti in parti uguali proporzionalmente al danno e il restante 25% suddiviso tra le aziende che hanno subito anche la precedente alluvione.
Da un primo censimento risulta che ad oggi sono già stati presentati 117 modelli E per una richiesta complessiva di danni di 5 milioni di euro.
Di questi, 24 domande relative a danni superiori ai 40.000 euro e le restanti per danni inferiori.

Ha poi aggiunto l’assessore: “Nelle prossime tre settimane verrà pubblicato un secondo bando per i danni superiori ai 40.000 euro che, oltre ad includere 20 milioni di euro derivanti dalla riprogrammazione dei fondi europei POR-Fesr 2007-2013, potrà beneficiare di ulteriori risorse del Governo”.

Le aziende che aderiranno al primo bando per danni inferiori ai 40.000 euro non potranno partecipare al bando previsto per i danni superiori.
L’assessore allo sviluppo economico ha chiesto la collaborazione delle imprese con assicurazioni che possono ugualmente partecipare ai bandi, affinché si impegnino a restituire la cifra che eccede la copertura del 100% del danno da parte dell’assicurazione.

Vera MORETTI

L’INT si arricchisce di due nuovi delegati provinciali

A seguito della nomina dei Delegati territoriali per le province di Gorizia e Nuoro con rispettivamente Gaetana Paolillo e Antioca Mula, le Delegazioni provinciali dell’Istituto Nazionale Tributaristi sono ora salite a quota 88.

Ma non è solo il numero ad essere aumentato, ma anche la capacità dell’INT di confrontarsi sul territorio con gli Enti e le Istituzioni pubbliche e con gli iscritti.

A livello regionale si è invece provveduto a nominare la Tributarista Tiziana Pucciarmati quale nuovo Delegato per la Regione Liguria, ed ora in ogni regione italiana è presente ed operativa una Delegazione INT.

A questo proposito, ha dichiarato Riccardo Alemanno, presidente INT: “Dopo avere istituito una Delegazione in ogni regione il nostro obiettivo è di istituire anche in ogni provincia una nostra sede territoriale. In 88 delle attuali 110 province italiane è presente una nostra Delegazione, l’obiettivo ovviamente è quello di riuscire a costituire le Delegazioni mancanti per una completa copertura del territorio, la nostra però è sempre stata una politica dei piccoli ma ben fermi passi con un incremento costante dal 1997 ad oggi, quindi anche per questi obiettivi adotteremo la stessa filosofia operativa. Colgo l’occasione per porgere un sentito ringraziamento personale ai dirigenti territoriali che costituiscono un importante patrimonio ed una importante risorsa per l’attività dell’INT”.

Vera MORETTI

A Savona è partito il Bando Energia 2014

E’ partito ieri il bando presentato dalla Camera di Commercio di Savona, ovvero il Bando Energia 2014, che prevede una serie di agevolazioni per le imprese liguri che vogliono investire in campo energetico, e in particolare nel fotovoltaico.

A presentare il progetto è stato Gianni Carbone, membro della giunta camerale, il quale ha dichiarato: “Con questo incontro la Camera di Commercio intende fornire alle imprese del territorio un aiuto e informazioni utili per l’adesione ai bandi che richiedono procedure precise e offrire un’opportunità alle imprese che puntano sulle energie alternative”.

La differenza, tra questo e i precedenti bandi riservati alle energie rinnovabili, è che il bando 2014 è rivolto non solo a piccole e medie imprese, ma anche ai soggetti no profit.

Si tratta di un plafond di quasi 1,7 milioni di euro, da utilizzare per investimenti relativi alla produzione di energia da fonte rinnovabile fotovoltaica, anche finalizzati a migliorare la tutela ambientale, purché attuati da soggetti impegnati nella produzione di beni e/o servizi, iscritti al registro delle imprese e/o al Repertorio economico amministrativo e attive al momento della presentazione della domanda.

Il costo ammissibile è di 2.500 euro per kW di potenza installato (in un range compreso tra i 20 ed i 200 kWp). Il contributo a fondo perduto può coprire il 40% o il 50% della spesa a seconda del tipo di intervento.

Sono ammessi i finanziamenti gli impianti di attività produttive esistenti da realizzare su edifici esistenti; da realizzare a terra nelle aree di pertinenza; in caso di sostituzione di una copertura esistente contenente amianto; impianti fotovoltaici a terra collocati in aree già degradate o da riqualificare.

Aperto ieri, il bando rimarrà aperto fino al 25 marzo.

Vera MORETTI

Antichi mestieri, la Liguria in prima fila

Per fortuna, in Italia, c’è chi si rende conto dell’importanza di preservare il tessuto di mestieri e professioni che costituisce da sempre la ricchezza della nostra economia e che è messo a rischio da crisi e globalizzazione. La Regione Liguria, per esempio, che nei mesi scorsi ha pubblicato un bando 2 milioni e 270mila euro per la valorizzazione degli antichi mestieri, che ha visto la partecipazione di 22 aggregazioni di imprese del settore artigiano che hanno presentato i propri progetti.

Secondo Luca Costi, segretario regionale di Confartigianato Liguria, “la presentazione di ben 22 progetti per il bando della Regione Liguria dedicato agli antichi mestieri è la dimostrazione della vivacità delle imprese artigiane liguri che credono con forza nella formazione dei giovani per dare continuità alla propria attività“.

Il buon risultato del bando – dice Costinon era affatto scontato. Già nel passato bandi simili che prevedevano l’aggregazione delle imprese avevano ottenuto scarsi effetti. La forte sinergia con la Regione e l’azione di contatto e assistenza delle imprese da parte delle associazioni hanno determinato una risposta massiccia. Crediamo che la scelta della Regione di creare occasioni concrete di incontro tra la domanda delle imprese e mercato del lavoro sia la strada giusta da percorrere per contrastare la disoccupazione giovanile che in Liguria, come nel resto d’Italia, ha raggiunto percentuali allarmanti, così come il fenomeno dei Neet, giovani che non lavorano né studiano. Ora auspichiamo che la Regione possa prevedere una seconda edizione del bando per rispondere a coloro che non hanno potuto partecipare a causa della complessità della procedura“.

Dei 22 progetti presentati, 13 hanno ottenuto un finanziamento per un totale di oltre 2 milioni di euro. “La rapida risposta della Regione Liguria alle domande presentate – dice ancora Costiconsentirà alle imprese dei progetti vincitori di creare immediatamente occasioni concrete di nuova occupazione, giovanile e non solo, in un momento particolarmente difficile. La dotazione finanziaria, che va da circa 100mila a oltre 230mila euro a progetto agevolerà l’avvicinarsi di giovani a professioni della tradizione artigiana ligure, anche attraverso l’accompagnamento alla nascita di nuove micro e piccole imprese“.

I progetti che hanno ottenuto l’ok ai finanziamenti vanno dal settore floreale a quello del cioccolato, dalla sartoria alla falegnameria, dalla lavorazione della filigrana alla costruzione di muretti all’artigianato della carta.

L’ultima elaborazione dell’Ufficio Studi di Confartigianato su dati Istat-ministero del Lavoro-Unioncamere ha analizzato il mercato del lavoro per gli under 30 e la formazione “sul campo” dei nuovi assunti; ebbene, stando ai risultati dell’elaborazione, gli artigiani liguri, nel 2011, hanno investito circa 47 milioni di euro in formazione di giovani nella propria azienda. Un risultato che sottolinea la sensibilità della regione per la salvaguardia dei mestieri tradizionali.

La Liguria finanzia la sicurezza nei cantieri

La sicurezza sul lavoro rappresenta uno degli argomenti purtroppo sempre all’ordine del giorno, a causa dei continui incidenti che popolano le pagine di cronaca sui quotidiani.

Per questo motivo, la Regione Liguria ha deciso di finanziare una serie di contributi rivolti alle imprese edili, con l’obiettivo di favorire l’adozione di nuovi sistemi volti a migliorare e garantire la sicurezza nei cantieri.

Il bando, pubblicato sul sito della Filse, è destinato alle piccole imprese del territorio, che fanno parte del settore delle costruzioni.

In particolare, i contributi sono finalizzati a promuovere percorsi socialmente responsabili e/o sostenibili e l’acquisto di software gestionali e servizi on-line necessari per monitorare e potenziare il livello di sicurezza all’interno dei cantieri.

Per questo, gli incentivi arrivano a coprire le spese relative alla formazione del personale interno effettuata esclusivamente da parte di enti di formazione accreditati, alle consulenze esterne qualificate, al rilascio delle certificazioni del sistema di gestione della responsabilità sociale, all’acquisto di specifico software gestionale.

Si tratta di contributi in conto capitale pari al 70% degli importi complessivi ammissibili, e comunque non superiori al valore di 7mila euro per ciascuna impresa.
Le richieste dei contributi vanno inviate alla Finanziaria Ligure per lo Sviluppo Economico fino al completo esaurimento delle risorse disponibili.

Vera MORETTI

Liguria: 25 milioni di euro per l’innovazione

Parola d’ordine: innovazione. La Regione Liguria ha aperto un bando destinato alle imprese della Regione per finanziare gli investimenti effettuati nel settore dell’innovazione.

Si tratta di un plafond pari a 25 milioni di euro, realizzato grazie al contributo dei fondi europei (Asse 1 Innovazione e competitività del Por Fesr 2007-2013, Azione 1.2.3 – Innovazione) destinati alle Pmi che hanno sostenuto o hanno in progetti di sostenere investimenti per l’innovazione tecnologica, gestionale, organizzativa o commerciale.

C’è tempo fino al 31 luglio 2012 per inviare la domanda di adesione. Il bando stanziato dalla Liguria prevede contributi a fondo perduto che potranno coprire fino al 30% delle spese sostenute dall’impresa, e comunque la somma non potrà superare i 200 mila euro per azienda. In particolare, un terzo della somma complessiva pari a 25 milioni di euro sarà destinata alle micro e piccole imprese.
I contributi dovranno essere utilizzati per coprire i costi degli investimenti effettuati tassativamente a partire dal 4 giugno 2009.

È un bando molto atteso – ha commentato Luciano Pasquale, Presidente di Unioncamere Liguria. – Queste risorse sono molto importanti per la crescita economica del territorio, che in questo modo può giocare una carta vincente sul fronte della concorrenza su un mercato non facile”.

Contributi destinati quindi a promuovere la competitività in una Regione da sempre impegnata nella ricerca e nell’innovazione industriale e tecnologica.

Per inviare le domande di adesione al bando è possibile consultare il sito della Regione Liguria. Le adesioni potranno essere inviate infatti solo per via telematica sia sul sito Web della Regione Liguria che del Filse.

I vigili liguri sono i più severi

 

Quando contestare una multa non serve a niente e litigare con i vigili vi fa solo innervosire ulteriormente. Cosa fare? Nulla, ovviamente. Ma sapete una cosa, se non abitate in Liguria probabilmente siete ancora fortunati.

I vigili liguri sono i più severi del nostro Paese. A rivelarlo non proprio le lamentele degli abitanti della Regione, bensì le statistiche della Commissione sul federalismo fiscale che hanno inserito i comuni della Liguria al primo posto per numero di sanzioni effettuate, tra sequestri, rimozioni di veicoli e attività investigative svolte dalla Polizia locale.

Se in media in Italia vengono fatte 274 euro di multa ogni mille abitanti, in Liguria si arriva addirittura a 618,7 euro, vale a dire tre volte tanto la media nazionale, il doppio della Toscana, seconda nella classifica con 354 euro ogni mille abitanti, mentre la Lombardia è terza con 312 euro. Ultima la Basilicata con un record negativo: solo 100 euro ogni mille abitanti.

I 166 Comuni liguri figurano tra i maggiori utilizzatori dei “b” per la rilevazione delle infrazioni stradali, battuti solo dai municipi di Lazio, Lombardia e Toscana. Altro record della Regione ligure è quello della rimozione forzata dei veicoli che rendono 12,1 euro per ogni mille abitanti, più del doppio rispetto ai 5,7 euro della media nazionale, più del Lazio e della Lombardia, dove pesano moltissimo i dati delle grandi città di Roma e Milano, che superano di poco i 10 euro. Grande differenza rispetto alle altre Regioni dove in alcuni casi sembra addirittura che i carri attrezzi per la rimozione non esistano, vedasi il Molise con 1,4 euro per mille abitanti. Giusto il prezzo di cappuccio e brioche. Se siete fortunati.

Giulia DONDONI

Italia-Brasile: le pmi si giocano la partita più importante

 

Santa Caterina pensaci tu.

No, non è un ex voto verso qualche martire italiana, ma uno dei 27 Stati Confederati del Brasile con cui Regione Liguria, Liguria International e il Ministero dello Sviluppo Economico Italiano hanno firmato un importante accordo, un impegno che rappresenta un decisivo passo in avanti per le imprese italiane impegnate nel settore nautico.

“Il settore ha dei dazi doganali molto forti ma anche una grande volontà di collaborazione. Grazie all’intesa a Santa Caterina sarà possibile anche per le piccole e medie imprese italiane accedere ad agevolazioni e partnership con quelle locali, mentre a livello nazionale brasiliano si creeranno dei tavoli di lavoro che dovrebbero sfociare in nuovi accordi futuri” – ha commentato Emanuele Spadaro, export manager di Ucina (la Confindustria del settore) subito dopo la sigla.

L’intesa è stata promossa da Regione Liguria, che guida la delegazione italiana per il settore nautico, e Liguria International: “Tramite la Liguria si promuove tutta la capacità nazionale, attraverso decine di imprese che abbiamo portato qui a caccia di affari e questo tipo di avvenimenti può dare risultati concreti rilevanti” – è stato il parere di Franco Aprile, presidente di Liguria International.

Con questo passo, infatti, Italia e Brasile hanno intrapreso la costituzione di un polo nella regione di Santa Caterina (uno dei 27 stati federati brasiliani collocato nella porzione meridionale del Paese) e di un tavolo di lavoro permanente per lo sviluppo che agevolerà i cantieri e i mercati nautici della Penisola del Belpaese in uno dei mercati emergenti più interessanti del momento.

Vento in poppa!

 

Paola PERFETTI

Liguria: la Regione cancella la tassa sulle nuove imprese e vira dalla parte di Confartigianato

Con un sì bipartisan è arrivato il via libera alla cancellazione della tassa regionale di concessione per la creazione di nuove imprese.

Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria  ha commentato così: “Con il passaggio all’unanimità in consiglio dei due disegni di la Regione ha fatto due importanti passi avanti nella direzione della semplificazione. La sburocratizzazione e l’omogeneità dell’iter delle pratiche normative sul territorio regionale render pi semplice la vita delle centinaia di micro e piccole imprese liguri”.

Inoltre, la Direttiva servizi, secondo Confartigianato Liguria, introduce elementi migliorativi al testo unico sull’artigianato. Per effetto del ddl 42, la Regione Liguria introduce un principio sul quale Confartigianato Liguria si batte da anni: il passaggio da una visione repressivo-punitiva nei confronti delle imprese allo sviluppo dei concetti di autocontrollo e di prevenzione, con il coinvolgimento delle associazioni di categoria. Tra le novità introdotte in Liguria dal ddl 142 ci sono l’analisi tecnico normativa (Atn), l’analisi di impatto della regolamentazione (Air) e la verifica di impatto della regolamentazione (Vir). Ma cosa cambierà di fatto per le imprese? “Per esempio – spiega Grasso – nei provvedimenti in fase di approvazione non potranno essere introdotti nuovi oneri senza che ne siano contestualmente soppressi altri di importo almeno equivalente. In questo modo si determina una clausola di salvaguardia a tutela delle imprese”.

fonte: Ansa

Una Moratoria per L’Irap in Liguria per aiutare le imprese vittime dell’alluvione

La Regione Liguria, lo scorso 9 novembre, ha approvato un ordine del giorno che impegna il Presidente della Giunta Claudio Burlando “a prevedere, per i contribuenti che facciano richiesta delle agevolazioni di cui alla legge regionale 3 febbraio 2010 n. 1, la sospensione dei versamenti concernenti entrate derivanti da tributi propri della regione, dal gettito di tributi erariali o di quote di esso devolute alla regione”. Il documento inoltre fissa, come termine per regolare il versamento delle imposte arretrate il 1 gennaio 2012, senza applicazioni di sanzioni, interessi e oneri accessori, attraverso il pagamento in 60 rate mensile di pari importo. Il provvedimento era stato presentato durante la scorsa seduta del Consiglio, ma era stato rinviato per dare modo agli uffici regionali di compiere accertamenti sulla sua fattibilità concreta. “La verifica ha dato esito positivo – ha affermato il presidente della Giunta Claudio Burlando -. L’Agenzia delle Entrate è disponibile a lavorare su una moratoria per l’Irap. A questo punto l’ordine del giorno può essere accolto. L’accordo consente un po’ di respiro alle imprese danneggiate”.