Concessa la proroga per lo spesometro

L’Istituto Nazionale Tributaristi (INT) accoglie con favore la richiesta di Rete Imprese circa la modifica dello spesometro o la sua sostituzione con gli elenchi clienti/fornitori. Lo scorso 20 dicembre il Presidente dell’INT, Riccardo Alemanno, aveva già inviato al Presidente Mario Monti, nella Sua veste di Ministro dell’Economia, al Vice Ministro Vittorio Grilli ed al Sottosegretario Vieri Ceriani, una motivata richiesta in tal senso oltre alla proroga per lo spesometro 2010, poi concessa dal Ministero (in allegato copia della lettera) .

Ho fiducia nell’ operato del Ministero dell’Economia e nella capacità dei Suoi vertici di recepire le necessità del mondo professionale e dell’impresa che in questo caso coincidono con una maggiore efficacia dei risultati anche per l’ Amministrazione Finanziaria” ” dichiara il Presidente Alemanno ” la richiesta inviata al Ministero lo scorso dicembre infatti oltre a semplificare gli adempimenti ottimizza anche il valore dei dati inoltrati all’Agenzia delle Entrate come spiegato nella nostra nota”. “Ora” conclude Alemanno ” è necessario che ci sia la più ampia convergenza possibile sulla richiesta di profonda modifica dello spesometro (o della sua sostituzione) da parte di tutte le rappresentanze professionali ed imprenditoriali.”

Piccole e medie imprese assieme in RETE IMPRESE.

Carlo Sangalli

Il 10 maggio 2010 è stata ufficialmente presentata a Roma ‘‘Rete Imprese Italia”. Un nuovo soggeto con la vocazione di ”tenere insieme e connettere le imprese; a tenere insieme ed a connettere le imprese ed il territorio; a tenere insieme ed a connettere le imprese, il territorio, il Paese”. Così il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha iniziato il suo intervento all’Auditorium Parco della Musica di Roma in occasione della presentazione di ”Rete Imprese Italia”, il nuovo soggetto di rappresentanza unitario del mondo delle pmi e dell’impresa diffusa promosso dalle cinque maggiori organizzazioni dell’artigianato, del commercio, dei servizi e del turismo (Confcommercio, Confartigianato, Cna, Confesercenti, Casartigiani).

”’Rete per dire – ha proseguito Sangalli citando dal Manifesto del nuovo soggetto- di imprese che agiscono in rete, si uniscono per competere, fanno squadra’ e che ‘significano modernità e sistema-Paese. Significano futuro. Ecco – ha affermato Sangalli – Rete Imprese Italia soprattutto questo, oggi, vuol dire: una rete lanciata verso il futuro. Rete Imprese Italia nasce per dare, al ‘popolo del fare impresa’, identità e voce comune e dunque più forte; capacità di rappresentanza e di rappresentazione comune e dunque più forte. Comune e dunque più forte, perchè il nostro obiettivo non è la sommatoria aritmetica dei tanti – imprese ed imprenditori – che pur siamo e rappresentiamo”.”Il nostro obiettivo, la nostra ambizione è piuttosto – ha detto Sangalli – quella di modernizzare,come conclude il Manifesto, la rappresentanza delle imprese per modernizzare l’economia e la società italiana. E’ una nostra responsabilità. È un’opportunità per il Paese”, ha concluso Sangalli.

Il vicepresidente della commissione Attività Produttive della Camera dei deputati, Raffaello Vignali (Pdl) ha parlato di “una giornata storica per le imprese italiane”.”La nascita di Rete Imprese Italia – ha aggiunto – dà più voce ai piccoli e agli invisibili, all’economia reale. Non solo dando più rappresentanza, ma anche più rappresentazione a un mondo straordinario fatto di creatività e impegno, responsabilità e sacrificio, intelligenza pratica e umana”. Approvazione anche da Pier Ferdinando Casini, leader dell’Udc che ha parlato di una iniziativa “molto importante” perché dimostra che “c’è una rete nella società che si muove indipendentemente dalla politica”.

“Un passo in avanti rilevante” anche per Pierluigi Bersani, segretario del Pd, che così ha definito la nascita della rete delle rappresentanze delle piccole e medie imprese. “C’è un dato di unificazione che, tra l’altro, aiuta una concertazione rinnovata. Per le imprese è un aiuto non indifferente”, ha detto il segretario del Pd sottolineando che le piccole e medie imprese sono quelle “nate su una dimensione regionale con un istinto federalista che è quello che unisce”.