Retrofit elettrico: contributi per chi sostituisce motore endotermico con elettrico

Hai installato il motore elettrico sulla tua auto per sostituire il vecchio motore endotermico? In questo caso puoi avere fino a 3.500 euro grazie ai contributi statali per il retrofit elettrico.

Cos’è il retrofit elettrico

Con un comunicato il Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili ha reso nota la firma del decreto che riconosce un contributo fino al 60% delle spese sostenute per il retrofit elettrico. Si tratta delle modifiche necessarie per installare un motore elettrico sulla propria auto in sostituzione del vecchio motore endotermico. In questo modo è possibile alimentare la propria auto con l’elettrico riducendo le emissioni di CO2.

La domanda potrà essere presentata fino al 31 dicembre 2022 e comprende gli interventi effettuati a partire da novembre 2021. Attualmente la piattaforma è in fase di sviluppo e di conseguenza il bonus ancora non può essere richiesto, ma a breve dovrebbero esserci novità. Già ora è noto che la piattaforma sarà gestita da Consap Spa.

Chi può beneficiare dei contributi per installazione del motore elettrico?

Il decreto, in attuazione della legge 156 del 2021, rientra nell’ambito dei progetti per la decarbonizzazione e mira a incentivare la mobilità sostenibile favorendo la transizione ecologica. Il contributo può essere richiesto per le trasformazioni effettuate su veicoli adibiti al trasporto di persone e di merci dal mese di novembre 2021. Si deve quindi trattare di veicoli immessi in commercio con il motore endotermico e successivamente trasformati. Possono accedere al beneficio i veicoli così classificati ( con sigla internazionale):

  • M1, veicoli per il trasporto di persone, con massimo 8 posti a sedere oltre al conducente;
  • M1G, M1 fuoristrada;
  • M2, veicoli per il trasporto di persone, con massimo 8 posti a sedere oltre al conducente e peso massimo 5 tonnellate;
  • M2G, M2 fuoristrada;
  • M3, veicoli per il trasporto di persone, con massimo 8 posti a sedere oltre al sedile del conducente, peso massimo oltre 5 tonnellate;
  • M3G, M3 fuoristrada;
  • N1, veicoli per il trasporto di merci, peso massimo non superiore a 3,5 tonnellate
  • N1G, N1 fuoristrada.

Il contributo avrà un valore massimo di 3.500 euro, nel limite del 60% delle spese sostenute, a cui però si aggiunge un ulteriore contributo fino al 60% a copertura delle imposte di bollo, iscrizione al PRA (Pubblico Registro Automobilistico) e imposta provinciale di trascrizione. Il fondo messo a disposizione per questa misura è di 14 milioni di euro.

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