Presenze negli stabilimenti balneari in calo a luglio

Secondo il Sindacato Italiano Balneari (Sib) l’andamento delle presenze negli stabilimenti marittimi italiani non sarebbe stato positivo per il mese di luglio. La situazione peggiore si sarebbe registrata in Liguria. Riccardo Borgo, Presidente del Sindacato sottolinea: “Continua a luglio il segno negativo negli stabilimenti balneari, in Liguria abbiamo registrato meno 25% di presenze sulle spiagge e nei consumi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, solo la Sicilia e la Sardegna riescono a contenere le perdite“.

Parte della colpa è da dare alle avverse condizioni meteo, ma serve comunque  “avviare un monitoraggio dettagliato su
tutti i circa 8.000 chilometri di costa della nostra Penisola individuando quei tratti di litorale su cui intervenire al più presto con opere di ripascimento e/o di consolidamento“.

Questo l’andamento per regione:

Abruzzo, Basilicata, Marche e Molise invariato; Calabria ed Emilia Romagna -10%; Campania -15% idem per il Friulia V.G.; Lazio -20%, Liguria -25%; Puglia -8%, Sardegna e Sicilia -5%; Toscana -20%; Veneto -12%.

Un testo unico per regolamentare il settore balneare

L’Assemblea del Senato ha deciso di unificare in un unico testo le quattro mozioni presentate dalle varie forze politiche sui problemi che interessano le imprese balneari. Il presidente del Sindacato italiano balneari Riccardo Borgo ha affermato: “Si tratta di un passaggio politico fondamentale in quanto dimostra che i senatori hanno preso atto, finalmente, dell’importanza svolta dalla categoria nell’ambito del fenomeno turistico del Paese“.

Tra le ultime manovre per tutelare il settore si trova la proroga delle concessioni demaniali turistico-ricreative oltre il 2015 e la possibile deroga dalla direttiva servizi avanzata dal ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto. Anche il ministro dell’economia Giulio Tremonti in occasione della presentazione del Piano nazionale delle riforme,ha espresso la volontà di risolvere la querelle europea sulle concessioni istituendo il progetto dei distretti turistico-balneari attraverso la ridefinizione del demanio marittimo.

Il sindacato prosegue: “il Governo, approvando la proposta del ministro Tremonti  ha ritenuto che le imprese balneari italiane costituiscono il settore più importante e decisivo del turismo e che le stesse possono dare un impulso significativo alla crescita economica del nostro Paese. Le imprese balneari sono pronte a raccogliere la sfida e a impegnarsi, nel solco dell’eccellenza che contraddistingue la balneazione italiana da quasi due secoli, per conseguire obiettivi ambiziosi nell’interesse dello sviluppo e della crescita dell’Italia“.

Mirko Zago