Disparità uomo-donna: le imprese che possono assumere risparmiando

Ci sono casi in cui le aziende possono assumere risparmiando sui contributi, tra questi vi sono le assunzioni in settori in cui le donne sono sottorappresentate, vi è quindi una disparità uomo-donna.

Disparità uomo-donna: le assunzioni incentivate

Il comma 11 dell’articolo 4 della legge n. 92/2012 prevede una riduzione del 50% dei contributi a carico del datore di lavoro che assume donne di ogni età con professione o di un settore economico caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna che supera almeno del 25% la disparità media uomo-donna e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi.

Proprio per questo motivo ogni anno con decreto interministeriale si provvede ad elencare i settori e le professioni dove le donne sono sotto rappresentate e per le quali si può quindi ricevere lo sgravio contributivo ora visto. Il decreto interministeriale 327 per il 2023 è stato pubblicato il giorno 16 novembre 2022. Di seguito andiamo quindi a vedere le imprese di quali settori possono avere lo sgravio contributivo assumendo donne nel 2023. Si tratta dei settori:

  • agricoltura;
  • industria (costruzioni, Industria estrattiva, acqua e gestione rifiuti, industria manifatturiera ed energetica);

  • servizi (Trasporto e magazzinaggio, Informazione e comunicazione, Servizi generali della PA).

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Le professioni con disparità uomo-donna con assunzioni incentivate

Naturalmente questi settori comprendono diverse specializzazioni, risulta quindi necessario integrare i settori con le specifiche professioni richieste. Si tratta di:

  • ufficiali delle forze armate, in questo caso solo l’1,7% è rappresentato da donne;
  • conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento;

  • artigiani ed operai metalmeccanici specializzati e installatori e manutentori di attrezzature elettriche ed elettroniche;

  • conduttori di impianti industriali;

  • sergenti, sovrintendenti e marescialli delle forze armate rappresentati solo per il 2,5% da donne;

  • artigiani ed operai metalmeccanici specializzati e installatori e manutentori di attrezzature elettriche ed elettroniche;

  • operai specializzati in agricoltura, zootecnia, pesca e caccia;

  • conduttori di impianti industriali;

  • membri dei corpi legislativi e di governo, dirigenti ed equiparati dell’amministrazione pubblica, nella magistratura, nei servizi di sanità, istruzione e ricerca e nelle organizzazioni di interesse nazionale e sovranazionale;

  • professioni tecniche in campo scientifico, ingegneristico e della produzione;

  • ingegneri, architetti e professioni assimilate;

  • amministratori di grandi aziende;

  • specialisti in scienze matematiche, informatiche, chimiche, fisiche e naturali;

  • artigiani e operai specializzati della meccanica di precisione, dell’artigianato artistico, della stampa ed assimilati;

  • professioni non qualificate nell’agricoltura nella manutenzione del verde, nell’allevamento, nella silvicoltura e nella pesca;

  • operai semiqualificati di macchinari fissi per la lavorazione in serie e operai addetti al montaggio;

  • responsabili di piccole aziende;

  • operatori di macchinari fissi in agricoltura e nella industria alimentare.