Prezzi aumentati del 53% per gli italiani negli ultimi 10 anni

La penna a sfera, il tramezzino al bar e il cono gelato. Sono solo alcune delle 100 voci del paniere stilato da Casper, il Comitato contro le speculazioni e per il risparmio, che ha stimato un aumento dei prezzi per beni e servizi di largo consumo pari al 53,7% negli ultimi 10 anni.

Rincari a due cifre dall’entrata in vigore dell’euro che hanno determinato un progressivo impoverimento delle tasche degli italiani: la perdita del potere d’acquisto per le famiglie si aggira infatti attorno al 39,7%.

L’ondata di rincari non è però finita, sottolinea Casper, il Comitato di cui fanno parte anche Adoc, Codacons, Movimento difesa del cittadino e Unione nazionale consumatori – perché ‘il recente scatto dell’aliquota Iva dal 20 al 21% deciso dal governo produrrà un ulteriore incremento dei listini al dettaglio ’.

Tra i beni e i servizi che hanno registrato un raddoppio dei prezzi nell’ ultimo decennio troviamo l’italianissima pizza Margherita con un +93,5%, i jeans da uomo di marca con un + 95,2% e i pomodori pelati con un +96,9%. Ma l’aumento dei prezzi è triplicato si se guarda a beni come la penna a sfera (207,7%), il cono gelato (159,7%) e il tramezzino al bar (192,2%).

Alessia Casiraghi

I rincari dell’energia colpiscono la Pmi italiana

I dati emersi dall’analisi condotta dall’Ufficio studi di Confartigianato (su dati Eurostat) parlano chiaro: la bolletta elettrica costa il 30% in più alle imprese italiane rispetto alla media UE, toccando un divario per le Pmi del 134%:  la colpa è della pressione fiscale, di cui l’Italia è maglia nera. La nostra Penisola vanta il triste record negativo nell’ Eurozona di imposte sull’energia (31.750 mln di euro l’anno): +23% rispetto alla media europea.

Non vanno meglio le bollette delle aziende italiane, le più salassate in Europa per la fornitura di corrente elettrica: 7,9 miliardi in più ogni anno di costi fatturati, e ogni singola azienda sborsa 1.776 euro annui in più.
A pagare lo scotto maggiore sono le imprese del Nord: nel 2010 hanno pagato 4.615 mln di euro in più rispetto alle altre imprese della UE per l’energia elettrica. Seguono le aziende del Centro Italia, gap-UE pari a 1.392 mln di euro, e le aziende del Mezzogiorno con 1.932 mln di euro di divario.

E le condizioni per singola regione?
La maglia nera va alla Lombardia (1.808 milioni di euro in più rispetto alla media UE), seguita da Veneto (800 mln), Emilia Romagna (711 mln) e Piemonte (677 mln). E’ in Friuli Venezia Giulia il divario maggiore per azienda (3.151 euro), seguito da Sardegna (2.708 euro), Lombardia (2.208 euro), Valle d’Aosta (2.187 euro), Umbria (2.164 euro) e Trentino Alto Adige (2.036 euro).
Milano risulta tra le province più oppresse dai rincari dei costi energetici (448 mln), seguita da Roma (365 mln), Brescia (356 mln), Torino (276 mln), Bergamo (230 mln).

Marco Poggi

RC Auto, nuovi rincari: ecco come evitarli utilizzando il web e i comparatori di prezzi

Dall’ultima indagine diffusa da Quattroruote risulta che i prezzi delle polizze RC Auto hanno subito un nuovo aumento anche nel 2010: a livello nazionale si registrano aumenti pari al 25%, con livelli superiori nelle regioni del Sud, dove i rincari registrati sono stati del 50%. A confermare questo trend sono le  19mila tariffe riassunte nel Libretto Rosso delle assicurazioni pubblicato da Quattroruote. La realizzazione del Libretto è stata possibile grazie ai dati forniti da Assicurazione.it, comparatore leader del comparto RC Auto.

Il profilo dell’assicurato più colpito da questi aumenti è lo stesso ovunque: giovane fino a 28 anni, neopatentato o meno. I consumatori però possono trovare nel web soluzioni economiche, per esempio l’utilizzo di strumenti imparziali, quali appunto i comparatori di prezzi, che possono garantire un risparmio anche di 500 euro sull’assicurazione auto. Non è necessariamente vero, infatti, che l’unica soluzione sia una legge che elimini l’obbligo della RC Auto, come sostiene Carlo Rienzi, Presidente del CODACONS, e che i consumatori siano degli spettatori passivi di questa situazione.

Assicurazione.it si pone sempre più come osservatorio del mondo delle assicurazioni on line: i dati a disposizione del broker assicurativo mostrano come, in realtà, ogni mese siano oltre 200mila gli automobilisti italiani che confrontano i preventivi online di diverse compagnie assicurative prima di acquistare la propria polizza. Questo dato è incoraggiante perché significa che sempre più consumatori stanno modificando i propri comportamenti e adottano un approccio diretto al mondo delle assicurazioni e che oggi chiunque può esercitare forme di risparmio sull’RC Auto con pochi, semplici click.

In collaborazione con Assicurazione.it