Contributi a fondo perduto ristoranti, Horeca e wedding, domande entro il 23 giugno

Si può presentare a partire da oggi, 9 giugno 2022, la domanda per i contributi a fondo perduto per i settori del wedding e dei ristoranti. Si tratta di settori che hanno subito riflessi economici dannosi dalla pandemia di Covid. A disciplinare l’invio delle domande degli incentivi è l’Agenzia delle entrate che ha predisposto il relativo provvedimento che approva i modelli da utilizzare e le modalità con le quali possono essere trasmesse le istanze.

Settori wedding, intrattenimento e organizzazione di cerimonie: ecco il provvedimento dell’Agenzia delle entrate

Il provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate che disciplina l’invio delle domande dei contributi a fondo perduto dei settori di feste, cerimonie e Horeca è il numero 197396 emanato ieri, l’8 giugno 2022. Si tratta del provvedimento che contiene la “definizione, le modalità e i termini di presentazione delle domande per il riconoscimento del contributo a fondo perduto di cui all’articolo 1 ter, comma 1, del decreto-legge 25 maggio 2021, numero 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, numero 106 (settori del wedding, intrattenimento e organizzazione di cerimonie, Ho.re.ca.).

Risorse a disposizione del wedding e organizzazione feste e cerimonie per i contributi a fondo perduto del settore: quali sono?

I soggetti ammessi alla presentazione delle domande devono aver subito la riduzione dei ricavi e del risultato di esercizio nell’anno 2020 di almeno il 30% rispetto al precedente anno. La ripartizione delle risorse stanziate per i contributi a fondo perduto del settore del Wedding e dell’organizzazione di cerimonie, avverrà sulla base dei soggetti aventi diritto a presentare la domanda e nella capienza dei fondi stessi.

Come verranno ripartiti i contributi a fondo perduto del settore wedding e intrattenimento?

In particolare, le risorse stanziate per 40 milioni di euro per il wedding e di 10 milioni di euro per i settori dell’intrattenimento e dell’organizzazione delle cerimonie e delle feste, differente dal wedding, verranno ripartite nel seguente modo:

  • il 70% sarà assegnato a ciascun comparto in uguale misura a favore dei soggetti aventi diritto ai contributi a fondo perduto che presentino la domanda;
  • il 20% andrà a favore dei soggetti che presenteranno domanda e che posseggano un ammontare di ricavi riferito all’anno 2019 eccedente a 100 mila euro ma non oltre i 300 mila euro;
  • il restante 10% andrà a favore dovrà essere ripartito tra gli operatori dei comparti che presentino un volume di ricavi riferito all’anno 2019 eccedente i 300 mila euro.

Richiesta dei contributi a fondo perduto per i settori wedding e Horeca: come richiederli?

La richiesta dei contributi a fondo perduto per le perdite subite a causa del Covid è alternativa. Infatti, si possono richiedere gli incentivi:

  • per i settori wedding, organizzazione di cerimonie e di feste, intrattenimento;
  • o, in alternativa, del settore Ho.re.ca., anche di bar e ristoranti.

La richiesta dei contributi necessita della presentazione della domanda all’Agenzia delle entrate esclusivamente per via telematica.

Domanda contributi a fondo perduto all’Agenzia delle entrate: cosa indicare?

Nel modello di domanda dei contributi a fondo perduto dell’Agenzia delle entrate per i settori di wedding, ristoranti e organizzazione di cerimonie e feste devono essere indicati:

  • il codice fiscale del soggetto, persona fisica o persona non fisica, che presenta richiesta di contributo;
  • se il soggetto che richiede i contributi è un erede che prosegue l’attività di un soggetto deceduto, è necessario riportare il codice fiscale del de cuius;
  • nel caso in cui chi richiede il contributo abbia posto in essere operazioni aziendali di trasformazione, è necessario inserire la partita Iva del soggetto cessato;
  • il codice fiscale del legale rappresentante di chi richiede i contributi se si tratta di soggetto differente dalla persona fisica. Ad esempio,  se il richiedente è un minore o interdetto, è necessario il codice fiscale del rappresentante legale;
  • la dichiarazione di essere un soggetto differente da quelli elencati dal comma 3 dell’articolo 4 del decreto interministeriale (ministro per lo  Sviluppo Economico di concerto e ministro dell’Economia e delle Finanze) del 30 dicembre 2021 e del 19 febbraio 2021;
  • la dichiarazione di svolgere la propria attività nel settore del “wedding” o dell’intrattenimento o dell’organizzazione di cerimonie e feste o nel settore dell’Horeca;
  • la conferma di svolgere l’attività prevalente una di quelle individuate dai codici Ateco del 2007 elencati nelle tabelle A, B, e C dell’allegato 1 del decreto interministeriale.

Quali altri requisiti devono essere posseduti da chi richiede i contributi e inseriti nella domanda?

Tra gli altri requisiti da inserire nella domanda per la richiesta dei contributi a fondo perduto dei settori wedding, ristoranti e Horeca, figurano:

  • la dichiarazione di riduzione dei cui ricavi del 2020 per almeno il 30% rispetto al 2019;
  • le dichiarazioni di essere iscritti al Registro delle imprese e di essere attivi alla data di invio dell’istanza; di essere in possesso degli altri requisiti previsti al comma 2 dell’articolo 4 del decreto interministeriale;
  • l’indicazione dell’ammontare dei ricavi e compensi del 2019. In particolare, si dovrà indicare se sono inferiori o uguali a 100 mila euro; di oltre i 100 mila euro e fino a 300 mila euro; o eccedenti i 300 mila euro;
  • l’Iban del conto corrente intestato a chi presenta domanda dei contributi. L’accredito dei contributi avviene, infatti, direttamente sul conto corrente;
  • il codice fiscale di chi eventualmente è incaricato di procedere con la trasmissione della domanda (e relativa dichiarazione sostitutiva con specifica delega);
  • la data nella quale la domanda è sottoscritta e la firma.

Contributi a fondo perduto wedding, ristoranti e Horeca: quali sono i termini di scadenza?

La domanda per i contributi a fondo perduto nei settori del wedding, ristoranti, Horeca, organizzazione di feste e cerimonie può essere presentata a partire da oggi, 9 giugno 2022. La scadenza è fissata al giorno 23 giugno 2022. Per l’invio dell’istanza è necessario andare sul portale dell’Agenzia delle entrate, accedere all’area riservata ed entrare nella sezione “Fatture e Corrispettivi”. La domanda deve contenere anche l’attestazione del non superamento dei limiti degli aiuti di Stato.

Ristori delle Feste, aiuti per i settori più colpiti dalle restrizioni di Natale

Ristori delle Feste potrebbero arrivare aiuti per tutte le aziende che hanno subito delle perdere a causa delle restrizioni di Natale.

Ristori delle feste, chi sono i beneficiari?

Finite le feste di Natale si torna alla realtà e alla conta dei danni dovuti alle restrizioni imposte durante le festività. A causa anche dei continui aumenti dei contagi da Covid-19, sembra che molti italiani abbiano preferito rimane a casa. Così il Governo è a lavoro per l’erogazione di ristori ai settori dell’economia che più di tutti hanno risentito di queste disdette, anche di prenotazione effettuate da mesi.

I maggiori destinatari dei ristori dovrebbero essere le agenzie di viaggio e i tour operator. Ma seguono a ruota anche i ristoratori, catering, hotel, wedding planner, moda e specialisti nella creazione di eventi. Uno scostamento di bilancio che potrebbe arrivare fino a 20 miliardi di euro,  circa 1% del PIL.

Crisi anche per le città d’arte e catering

Durante le feste molti italiani hanno sempre approfittato delle feste per visitare le città d’arte o fare dei giri fuori porta. Quest’anno complice il buon tempo, ma in realtà le città hanno fatto registrare crisi di turismo, per il secondo anno consecutivo. Anni neri, il 2020 e 2021 per il settore turistico. Basti pensare che nella città eterna la capitale Roma, sono ben 350 gli hotel chiusi. Difficoltà che si ribaltano inevitabilmente anche sulle agenzie viaggio e tour operator e suoi lavoratori anche stagionali.

Anche il settore legato al catering fa registrare perdite sostanziali per gli operatori. Secondo la FIPE, nel mese di dicembre sono stati persi circa 300 milioni di euro, tra Natale e Capodanno. Tuttavia oltre che ristori potrebbe essere erogati contributi a fondo perduto e cassa covid per 13 settimane. E neanche a dirlo a rischio ci sono molti posti di lavoro.

Ristori delle Feste e non solo

In questi giorni il Governo sta lavorando ad altri tempi di interesse collettivo. Uno tra tutti è il dossier energia, che fa riferimento all’uso e alla gestione anche di fonti alternative e gli aiuti alle implementazioni. Ed ancora sul tavolo delle trattative anche le moratorie bancarie, rifinanziamento della quarantena equiparata alla malattia e fondi per i comuni in difficoltà.

Si punta a chiudere la faccenda a metà febbraio, sempre che il Parlamento approvi lo scostamento di bilancio. Inoltre qualora la misura venisse approvata, si aspetteranno il decreto attuativo e le linee guida per l’eventuale formulazione delle domande di partecipazione. Nel frattempo ci si augura che presto la situazione possa sempre più tornare alla normalità.