Finanziamenti per le pmi piemontesi

Grazie all’accordo Regione Piemonte Loan for SMEs, la Banca Eruopea degli investimenti ha potuto mettere a disposizione delle pmi un plafond di 25 milioni di euro che la Regione Piemonte, attraverso Finpiemonte, sta utilizzando per finanziare le imprese locali.
Tali imprese riceveranno contributi a partire da 50mila euro fino ad un massimo di 1,5 milioni di euro.

Parte di queste risorse verranno impiegate per promuovere la misura Più Sviluppo, ideata per sostenere le realtà imprenditoriali con finanziamenti per gli investimenti produttivi a tassi agevolati, prestiti mirati a far crescere l’occupazione.
Entro la fine del 2014, poi, saranno erogati anche i rimanenti 75 milioni di euro.

Il presidente della Regione Piemonte Roberto Cota ha voluto commentare l’iniziativa, sottolineando l’importanza di supportare le pmi per uscire dalla grave crisi economica: “Grazie all’operazione conclusa con BEI assicuriamo alle imprese piemontesi, già gravate dal perdurare della crisi, di poter disporre di risorse finanziarie aggiuntive, in un momento in cui sia la parte pubblica, sia il sistema creditizio faticano a sostenere le legittime esigenze di liquidità del mondo imprenditoriale per gli investimenti. Ora, più che mai, dobbiamo guardare a nuovi mezzi di reperimento, che sappiano sfruttare le leve finanziarie di cui disponiamo e quindi cercare di replicare questo meccanismo virtuoso messo in atto con BEI“.

Vera MORETTI

Alle imprese il conto di una giustizia sempre troppo lenta

Il costo della giustizia ricade sulle imprese, questo è quanto si legge sul sito di Confartigianato Piemonte. A pochi giorni dal protocollo d’intesa firmato in Regione dal presidente Roberto Cota e dai ministri Renato Brunetta (Pubblica amministrazione) e Angelino Alfano (Giustizia) grazie al quale nasceranno due nuovi strumenti (la Conferenza per la giustizia e l’associazione “Torino giustizia”) per garantire efficienza e celerità ai tribunali, “non ci si può dimenticare – ha dichiarato Giorgio Felici, presidente regionale Confartigianato – che la giustizia in Italia rimane lenta e che a pagare le nefaste conseguenze di tale lentezza sono soprattutto le imprese”. “La celerità dei procedimenti civili – ha continuato Felici – è uno strumento di competitività del sistema produttivo, un tassello fondamentale per contribuire ad attrarre imprese in Piemonte. La notizia buona è che per i ritardi della giustizia il Piemonte va meglio della media nazionale, quella cattiva è che comunque questi ritardi costano in media 225 euro (371 la media nazionale) per ciascuna azienda piemontese”. I dati sono dell’Istat, rielaborati dall’Ufficio studi di Confartigianato e ne scaturisce un quadro davvero scoraggiante. Gli imprenditori italiani, per avere giustizia in una causa civile, devono attendere in media 1.695 giorni (1.088 in Piemonte) tra primo e secondo grado di giudizio. Per una procedura fallimentare l’attesa arriva in media a 3.035 giorni (2.663 in Piemonte). Tali ritardi costano alle imprese italiane ben 2.269 milioni di euro, 106 dei quali a quelle piemontesi. Volgendo lo sguardo ai dati provinciali, la durata procedimenti civili di primo grado registra: Biella (996 giorni), Asti (834 giorni), Alessandria (818 giorni), Cuneo (485 giorni), Novara (471 giorni), Verbania (469 giorni), Torino (448 giorni) e Vercelli (205 giorni).