Immobili, dove comprano gli stranieri

L’incertezza economica che ha caratterizzato gli ultimi anni ha avuto anche ricadute sul mercato immobiliare; in particolare gli stranieri trovano molto conveniente comprare casa in Italia.
Sono principalmente francesi, tedeschi e inglesi che storicamente arrivano nel nostro Paese per investire nel mattone, anche se con mete estremamente diverse: i tedeschi preferiscono zone in cui le loro seconde case possono essere molto sfruttate, come i laghi del nord Italia e la riviera romagnola, anche se ora a queste località si sono affiancate la costa del Veneto, quella della Liguria, il Conero Marchigiano e il Salento. Nel 47% dei casi l’investimento tedesco nel mercato immobiliare italiano si orienta nella fascia di spesa compresa fra i 200.000 e i 300.000 euro.

Stesso budget per i francesi, che però continuano a non volersi allontanare troppo da casa scegliendo la Liguria: fra Ponente e Levante si concentra il 21% delle richieste provenienti da questa nazione. Al secondo posto delle preferenze la Toscana, seguita da Roma: la capitale è il luogo in cui il 5% degli investitori francesi vorrebbe comprare casa.
Gli inglesi in Italia sono ormai numerosissimi e si concentrano in Toscana e nel centro Italia, nella zona collinare tra Siena e Firenze. La regione raccoglie il 29% delle richieste inglesi, staccando nettamente Venezia (19%) e Roma (18%), mentre Roma raccoglie il 16% delle preferenze. Il budget che stanziano gli inglesi per comprare casa in Italia è compreso fra i 300.000 e i 500.000 euro.

Un’analisi di Immobiliare.it ha però evidenziato altri due profili di acquirenti che recentemente si stanno interessando agli immobili nel nostro Paese: russi e austriaci. A disporre del budget più alto sono i primi, che nel 77% dei casi sono disposti a spendere non meno di 500.000 euro per la loro casa italiana, ma che in genere non ne spendono meno di 900.000.
Le loro ricerche si focalizzano su Roma e Sardegna, dove, neanche a dirlo, cercano ville di lusso. Anche gli austriaci sembrano sempre più interessati al mattone italiano: la ricerca più frequente è quella di un trilocale a Lignano Sabbiadoro, ma non disdegnano Veneto e Umbria.

Francesca SCARABELLI

Casa in Italia? Da sogno a incubo burocratico

Sugli stranieri, l’Italia esercita un fascino notevole che spinge chi se lo può permettere ad investire in immobili nel nostro Paese.

Se, da una parte, si tratta di uffici, centri commerciali o parchi di logistica, sono i residenziali gli immobili che rappresentano l’oggetto del desiderio, soprattutto quando si tratta di location famose in tutto il mondo. Non solo Costa Smeralda, Toscana e lago di Como, ma anche Umbria e Salento, le cui quotazioni ultimamente si sono alzate, fermo restando l’interesse per le città d’arte, Venezia in testa.

Ma, se da un lato potrebbe trattarsi di uno scenario incantevole e irrinunciabile, il rovescio della medaglia si presenta infausto o, come scritto sul Wall Street Journal, un incubo burocratico. Dall’acquisizione del codice fiscale, indispensabile per acquistare ma difficile da ottenere se stranieri, fino ad un interminabile elenco di tasse da pagare, le formalità alle quali occorre sottoporsi rischierebbero di scoraggiare anche i più fervidi ammiratori dell’italian style.

Nonostante ciò, però, qualcuno disposto ad affrontare cavilli e spese elevate c’è, e sono soprattutto gli americani, aumentati negli ultimi mesi, e i russi che, dopo un colpo di fulmine per le coste italiane, si stanno ora spingendo anche nell’entroterra.

Ma anche gli scandinavi stanno diventando una discreta quantità a dimostrazione che, forse, spendere tempo, oltre che denaro, per diventare proprietari di una dimora made in Italy vale la pena.

Vera Moretti