Confesercenti: “Flop saldi? colpa del caldo che non arriva”

Secondo la solita indagine condotta da Confesercenti con Swg dopo un paio di settimane di saldi, descrive alla perfezione il clamoroso flop di questa prima parte di saldi estivi: il 67% degli italiani ha detto di voler partecipare alle vendite di fine stagione di quest’anno, ma solo il 29% lo ha già fatto nelle prime due settimane, mentre il 38% ha detto di voler sfruttare l’occasione nei prossimi giorni.

«Francamente il maltempo ha inciso in modo determinante – spiega Benny Campobasso, presidente Confesercenti della provincia di Bari – ma sono fiducioso. Quest’anno la partenza dei saldi corrisponde con l’inizio della stagione. Ci sarà un afflusso significativo nei prossimi giorni feriali».

«Dall’indagine – sottolinea Roberto Manzoni, presidente di Fismo Confesercenti – emerge che i negozi hanno ancora un’ampia gamma di offerta disponibile, con un buon assortimento, che garantisce la possibilità per i consumatori di fare buoni affari. La partenza dei saldi è stata finora deludente: gli italiani appaiono ancora prudenti, e l’avvio dell’estate, segnato dal maltempo, ha frenato la voglia di rinnovare il guardaroba»

Jacopo MARCHESANO

Saldi estivi: al via con scetticismo

Nonostante le previsioni non siano particolarmente ottimistiche, la settimana prossima partirà la sessione estiva dei saldi. I primi a partire saranno il Lazio, il Piemonte, la Toscana ed il Veneto che daranno il via il prossimo 5 luglio. Il 6 luglio sarà la volta della Lombardia, il Friuli Venezia Giulia e la Sardegna, mentre il 7 luglio i saldi prenderanno il via in Abruzzo, Basilicata, Campania (con l’eccezione di Napoli che sarà la prima città ad anticiparli il 2), Calabria, Emilia Romagna, Liguria, Marche, Puglia, Sicilia, Umbria e Valle d’Aosta. A Milano, Bologna, Firenze, Perugia, Cagliari e Napoli dureranno un massimo di 60 giorni, a Torino terminano dopo 8 settimane e a Roma dopo 6. Genova riduce la durata a 45 giorni, a Venezia, Ancona e Reggio Calabria finiscono il 31 agosto. Bari e Palermo invece fissano lo stop al 15 settembre.

Nel 2008, spiegano dal Codacons, la spesa complessiva delle famiglie durante gli sconti estivi di fine stagione era stata di circa 4 miliardi di euro, mentre quest’anno si attesterà attorno a 1,8 miliardi, con uno scontrino medio che non supererà i 65 euro: 2,2 miliardi di euro in meno in soli sei anni.

«Meno di una famiglia su due (il 45% circa) approfitterà dei saldi per fare qualche acquisto – prosegue il rapporto del Codacons – prestando molta più attenzione degli anni passati al fattore prezzo e confrontando i listini dei vari negozi prima di effettuare compere».

Jacopo MARCHESANO